San Paolo – Comunicazione, marketing, global strategies, design : queste alcune delle attività del Grupo Casapar, impero italo-brasiliano della comunicazione pubblica e aziendale di San Paolo partner brasiliano dell’italiana Fiera Milano

e della compagnia statunitense di marketing e organizzazione d’eventi George P. Johnson,  guidato e fondato nel 1987 dalla giornalista di origini italiane Sandra Sinicco Giuliani. Un maggiore collegamento tra Italia e Brasile che con il 2004 punta a diventate ancora più stretto, grazie alla presentazione in Fiera Milano di nuovi progetti commerciali della Casapar. 

Un’impresa creata nel 1987 da un piccolo ufficio stampa della capitale, che oggi vanta numerosi collegamenti commerciali internazionali e un organico formato da sei compagnie specializzate in differenti settori della comunicazione pubblica. L’impresa fondata dall’editrice italo-brasiliana lavora attivamente tra l’Italia e il Brasile per favorire scambi e collegamenti commerciali tra i due paesi. E’ membro di Eurocom e Imprex, reti internazionali che raggruppano i marchi di agenzie di comunicazione provenienti da tutti il mondo.

“Ho iniziato a lavorare come giornalista a San Paolo, gestendo un ufficio stampa locale – racconta Sandra Sinicco – dopo aver conseguito una laurea in giornalismo, mi sono specializzata in Marketing, approfondento il mio interesse per le pubbliche relazioni e la comunicazione in genere. Ho lavorato come giornalista per alcune testate brasiliane, ma ritengo che quello della comunicazione pubblica sia un settore più stimolante. Per questo motivo, dopo aver fondato Casabrasil nel 1987, qualche anno dopo, inaugurai la 2D Design, la compagnia del gruppo che si dedica soprattutto alla comunicazione pubblica e alla realizzazione di prodotti editoriali. Successivamente ho fondato altre 5 compagnie che fanno capo al gruppo Casapar“.

Casabrasil, 2D Design, dunque, ma anche ICL Brasil, ufficio stampa membro della rete internazionale di comunicazione IMPREX, Global Strategies, dedito all’account commerciale e alla comunicazione d’impresa, Inventus, per la promozione di eventi e l’organizzazione di convegni internazional ed Ecopress, agenzie stampa no-profit della comunicazione ambientale in Brasile.

“Compito della Casapar non è solo promuovere l’immagine, la cultura e le aziende brasiliane in Italia, ma anche quello di portare un po’ d’Italia in Brasile – spiega la giornalista di origini italiane – in tal senso siamo partner di Fiera Milano in Brasile e rappresentanti del gruppo statunitense George P. Johnson in America Latina. In particolare, grazie al collegamento con l’Italia cerchiamo di portare grandi marche della moda e del design italiano in questo paese, promuovendo però anche le imprese locali sul mercato italiano. Questo paese ha molto da imparare dall’Italia, siamo in presenza di due culture e di know how differenti, ma non bisogna dimenticare che il Brasile ha potenzialità commerciali enormi se sfruttate adeguatamente“.

“Il prossimo mese sarò in Italia per collaborare alla pianificazione 2004 delle attività di Fiera Milano – racconta la Sinicco –  cercherò di proporre progetti di scambio e cooperazione tra Italia e Brasile legati soprattutto ai settori della moda, del design e della gioielleria, veri e propri punti di forza del nuovo mercato brasiliano rivolto all’export . Al momento però sto cercando anche di ottenere i finanziamenti per realizzare la versione inglese del sito dedicato all’informazione ambientale in Brasile www.ecopress.org.br/eco, gestito dal nostro gruppo. L’agenzia Ecopress, senza scopo di lucro, è nata nel 1981 in risposta ai disastri naturali che in quel periodo stavano avvenendo in Guatemala e in Amazzonia, per diffondere più informazione in merito, ma anche per dare la possibilità a giovani giornalisti di pubblicare notizie legate all’ambiente, specializzandosi in questo settore“.

Sandra Sinicco attualmente presidente unico della Casapar brasiliana, in passato ha collaborato con le testate italiane La Gazzetta del Mezzogiorno e Panorama: “Anni fa ho iniziato a scrivere per alcune pubblicazioni in Brasile e avuto anche la possibilità di provare a lavorare per circa un anno e mezzo per alcune pubblicazioni italiane. Nonostante ciò ritengo che il mio lavoro sia più creativo rispetto a quello giornalistico. Impone ogni giorno sfide nuove, in settori differenti, mettendomi in stretto contatto con paesi stranieri e con la loro cultura“.