Castell’Alfero — Lombardi nel Mondo

Castell’Alfero

Due manifestazioni a Castell’Alfero all’insegna della storia dell’emigrazione piemontese possono essere d’esempio per gli studiosi del settore in Italia.

Castell’Alfero  è un interessante paese di poco meno di tremila abitanti  ubicato nel Basso Monferrato a pochi chilometri da Asti. Il centro  delle attività è attorno al complesso del castello dei conti Amico e la vicina chiesa parrocchiale S.S. Pietro e Paolo, da cui si domina il paesaggio dolce delle colline.

Castell’Alfero, sempre fedele ad Asti, fa parte delle contrade che si affrontano nell’annuale Palio settembrino, che si svolge proprio ad Asti e che rivaleggia senza tema con quello di Siena. Basti pensare alla magnificenza della sfilata, che coinvolge almeno una cinquantina di figuranti per ciascuna delle 21 contrade partecipanti.

Appena fuori paese c’è la supposta casa natale della maschera Gianduja, ma è soprattutto il castello  a fornire gli spunti per una visita. Recuperato dall’amministrazione comunale, è sede municipale, ma anche e soprattutto  centro di manifestazioni varie nelle preziose sale riccamente decorate e ben conservate. Di grande valore il celebrato Salone Verde con i suoi affreschi e le ricche decorazioni settecentesche.  Il castello  è pure sede dell’ufficio del turismo, di un bar, di un ristorante e del teatro comunale. Nei suoi sotterranei si può visitare il Museo ‘L Ciar che raccoglie migliaia di oggetti originali raccolti da geniali ricercatori locali,  che hanno così contribuito a preservare la civiltà contadina locale. La ricostruzione di una classe elementare di primo Novecento con libri, quaderni e calamai dell’epoca è soltanto un esempio delle sue attrattive. www.museolciar.com

Castell’Alfero ha dato i natali a Giovanni Battista de Rolandis, primo martire del Risorgimento italiano ed ideatore con Luigi Zamboni della coccarda con il tricolore divenuta poi la bandiera italiana.

Dal 3 agosto  2006 Alan Silvestri è diventato cittadino onorario di Castell’Alfero, paese di cui era originaria la nonna, Eugenia Martinetto, emigrata negli USA nel 1908. Il famoso direttore d’orchestra e compositore di musiche da film ( Forrest Gump – Una notte al museo – Ritorno al futuro,  per citarne alcuni) visita spesso il paese degli avi che gli ha pure dedicato una mostra antologica con tutte le sue opere, grazie alla meticolosa opera di ricerca e classificazione di Tiziano Toniolo. 

Questa premessa doverosa spiega il motivo che lega Castell’Alfero al  mondo esterno e soprattutto a quello dell’emigrazione.  Proprio nella cornice della Sala Verde sono stati presentati il 12  novembre 2007 il CD  Rèis Monfrin, una raccolta di poesie e canzoni piemontesi curata dallo scrittore di Milwaukee Bobby Tanzìlo, mentre il volume di Giancarlo Libert “Piemontesi nel Mondo”- una storia millenaria” è stato  illustrato lì 11 luglio 2009 accompagnato da una mostra sugli Astigiani nella Pampa curata sempre dallo stesso Libert.

Non stupisce quindi che Castell’Alfero sia stata la degna sede di due eventi, che continuano a rilanciare la storia dell’emigrazione piemontese nel mondo attraverso diversi mezzi di comunicazione.  Il 25 settembre è stata la volta di Bobby Tanzilo, che gestisce tra l’altro il famoso sito www.monferrini.com. ed è diventato il punto di riferimento di molti percorsi degli studi sull’emigrazione piemontese negli Stati Uniti. Il libro analizza la storia dell’emigrazione piemontese in Nordamerica attraverso la voce dei diretti protagonisti e soprattutto  quella dei discendenti degli emigrati che a partire dalla fine dell’Ottocento varcarono l’oceano.  Con un richiamo alla minima, ma particolare migrazione dei giorni nostri. La regione Piemonte ha sostenuto l’opera attraverso l’Assessorato al Welfare, Immigrazione ed Emigrazione diretto dalla dott. Teresa Angela Migliasso che ha ampiamente descritto le varie attività nel settore. Intervento che, vista la sua importanza generale, viene pubblicato in un altro articolo. Per migliorare la comunicazione e la fruibilità dell’opera di Tanzilo, il volume è uscito  in italiano ed inglese con la traduzione e la collaborazione di Ernesto R Milani, ricercatore di storia dell’emigrazione dell’associazione dei mantovani nel mondo. Alla serata  ha partecipato anche Bill Montiglio, un discendente di emigrati piemontesi che ha riscoperto la terra dei suoi antenati  ed ha letto un suo racconto pubblicato nel libro. Grande soddisfazione per il neo-sindaco Fernando Tognin e per l’organizzatore degli eventi comunali Tiziano Toniolo. Il gruppo folkloristico Ariondassa ha fatto dimenticare i sacrifici degli antenati con le canzoni e le musiche della tradizione, che riscuotono sempre tanto successo sia in Piemonte sia all’estero.

Sembrava finita e invece il 26 settembre 2009, ovvero la sera dopo il Salone  Verde,, sempre quello delle grandi manifestazioni, ha ospitato la presentazione in anteprima del dvd dal titolo “Emigrazione Piemontese negli USA” realizzato da Gian Franco Bianco e Paolo Girola di Rai Tre Piemonte in collaborazione con l’associazione Piemontesi nel mondo e il sostegno della regione Piemonte, assessorato al Welfare, Immigrazione ed Emigrazione.  Il dvd ripercorre soprattutto le destinazioni di New York e California, dove i piemontesi sono più numerosi, con le interviste ad Alan Silvestri nella sua casa di Carmel in California, a Laura Maioglio del  mitico ristorante Barbetta di New York e a Bobby Tanzìlo, newyorkese trapiantato a Milwaukee. Questo dvd è il quarto di una serie che è cominciata con due  dvd sull’Argentina ed uno sul Brasile. Serie che continuerà, vista la bravura degli autori e le possibilità che la storia grande migrazione piemontese nel mondo continui ad essere parte della vita e dell’interesse di tutti i piemontesi e dei loro discendenti.

La presenza di Bobby Tanzilo con il figlio Luca ha simbolicamente suggellato il passaggio del testimone ad un’altra generazione di americani con la prevalente radice piemontese.

 

Ernesto R Milani

Ernesto.milani@gmail.com

4 ottobre 2009

 

 

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