Il presidente del Parlamento Catalano in Consiglio regionale — Lombardi nel Mondo

Il presidente del Parlamento Catalano in Consiglio regionale

“Stati centralizzati inefficaci, più spazio per le Regioni”, ha detto Ernst Benach. Il Presidente De Capitani: “Guardare all’esempio della Catalunya”.

Non c’è un modello che va bene a tutti, ogni realtà ne richiede uno proprio. Tuttavia, c’è  un elemento che è assoluto, indispensabile: qualsiasi progetto deve avere la garanzia dell’autonomia fiscale e finanziaria e gli strumenti necessari per esercitare l’autogoverno”.

Nell’Aula del Consiglio regionale, riecheggia quella che è ritenuta una fra le voci più autorevoli sul federalismo fiscale in Europa. E’ quella di Ernest Benach i Pascual (a sin. nella foto con De Capitani. Dietro loro Lucchini e Cipriano, a des.), Presidente del Parlamento della Catalunya, ospite in Lombardia su invito del Presidente del Consiglio Regionale Giulio De Capitani. L’occasione è una conferenza sul federalismo fiscale (“Federalismo fiscale: Stati più vicini alla realtà”). Benach spiega ai consiglieri regionali il modello Barcellona, ovvero l’applicazione di un’autonomia molto spinta che prevede per la Catalunya, che nel 2006 ha approvato un nuovo Statuto di Autonomia, di trattenere il 50% dell’Irpef, il 50% dell’Iva e il 58% delle imposte speciali (alcool, tabacco e idrocarburi).

 

I rapporti Lombardia-Catalunya

 

La visita di Benach suggella una collaborazione tra parlamento catalano e Consiglio regionale della Lombardia iniziata proprio all’inizio di questa legislatura, l’VIII. Per dirla come ha sottolineato il Presidente De Capitani, che ha ricordato che anche in Catalunya l’VIII legislatura ha contrassegnato un periodo di riforme e di rafforzamento dell’autonomia, i modelli catalano e lombardo sembra che “camminino sulla stessa strada”. Per De Capitani  il processo catalano è stato ed è “preziosa fonte di studio e ispirazione per la Lombardia”. Ha ricordato la prima missione della Commissione Bilancio della Lombardia nel 2006, allora guidata dalla Presidente Rosi Mauro, grazie alla quale è stato steso il primo progetto di legge al parlamento nazionale per l’applicazione del federalismo fiscale; e quella del recente ottobre 2009 guidata dal Presidente Fabrizio Cecchetti, che ha avuto modo di studiare da vicino come è cambiato il modello catalano in seguito al nuovo modello di finanziamento delle Comunità autonome spagnole entrato in vigore il 19 luglio di quest’anno. “Guardare all’esempio della Catalunya ha detto De Capitani rivolgendosi a Benach – sarà per la Lombardia importante incoraggiamento a proseguire nel cammino finora intrapreso”.

Davanti alle telecamere, Benach dirà poi che grazie al nuovo accordo oggi la Catalunya può contare su un bilancio di 38 miliardi di euro e di avere “portato a casa” per i prossimi sette anni 3,8 miliardi in più rispetto ai precedenti stanziamenti. “Lombardia e Catalunya – ha detto De Capitani – sono due realtà simili,  entrambe producono circa il 22 % del Pil dei rispettivi Paesi e hanno un tessuto economico produttivo formato da una straordinaria rete di piccole medie imprese. Rispetto a loro, la Lombardia oggi ha invece un bilancio di 23 miliardi di euro. Se però applicassimo il principio sacrosanto che la ricchezza deve rimanere soprattutto dove la si produce – ha evidenziato De Capitani   la Lombardia potrebbe contare su 50 miliardi. Non diciamo di trattenerle tutti, ma se si applicasse la nostra proposta di legge oggi potremmo avere 15 miliardi aggiuntivi in bilancio. E a continuare a garantire, come sempre, solidarietà e aiuti alle regioni più svantaggiate”.

 

In Aula per la Giunta Regionale era presente il Vicepresidente Gianni Rossoni, che ha evidenziato come la visita di Benach sia “un’occasione speciale per approfondire questioni che vedono Lombardia e Catalunya uniti nella ricerca di comuni obiettivi come la difesa delle piccole e medie imprese, l’accesso al credito, gli sforzi per l’innovazione sostenibile e il sostegno al capitale umano e alla formazione” .

Prima della Conferenza, Benach aveva incontrato in Capigruppo. Con il Presidente De Capitani, i vicepresidenti Enzo Lucchini e  Marco Cipriano, e i Consiglieri Segretari Carlo Maccari e Battista Bonfanti, c’erano Stefano Galli (Lega Nord), Carlo Porcari (Pd), Gianmarco Quadrini (Udc), Lucia Arizzi (PdL-An), Maria Grazia Fabrizio (Centro-sinistra per la Lombardia), Luciano Muhlbauer (Rifondazione Comunista), Arturo Squassina (Sinistra democratica), Alessandro Ce’ (Cristiani e Federalisti). Presenti anche il Vicepresidente della Giunta Regionale Gianni Rossoni e l’Assessore alla Sanità Luciano Bresciani.

 

Il nuovo modello catalano

 

Benach nell’illustrare gli elementi che compongono il nuovo modello di finanziamento, ha sottolineato  che il meccanismo della solidarietà interregionale oggi rispetto al passato è “più trasparente  che esso si basa su modello che tiene conto delle “specificità di ogni Comunità autonoma”. Il nuovo sistema è ripartito in tre blocchi: fondo di garanzia dei servizi essenziali, il 25% delle entrate tributarie e di fondi complementari di adeguamento, che comprendono il fondo di competitività e il fondo di sufficienza. E di un negoziato bilaterale Madrid-Barcellona, per il recupero del deficit storico che la Catalunya vanta nei confronti dello Stato spagnolo. “Il nostro modello – ha detto Benach – risponde all’esperienza del quotidiano. Ha portato dei miglioramenti nell’attenzione alle necessità e priorità delle imprese, delle persone e del complesso della società. Noi siamo convinti che il XXI secolo sta rendendo inefficienti  ed inefficaci i grandi Stati centralizzati. La logica del nuovo secolo invece – ha avvertito Benach – richiede vicinanza, agilità nelle risposta, sufficiente autonomia ai differenti livelli di governo per essere utili a società che vivono in un’epoca di costanti ed accelerati cambi. In questo contesto il federalismo fiscale diventa un elemento essenziale per evitare l’arbitrarietà e l’inefficienza dei modelli centralisti. L’avanzare del federalismo fiscale – ha concluso  è un passo necessario. E i suoi sviluppi, diversamente da quanto si pensa, non penalizzano la solidarietà territoriale ma la fanno più giusta”.

 

“La conferenza del Presidente Benach– ha detto il Vicepresidente del Consiglio regionale Marco Ciprianoci offre la dimostrazione che il federalismo fiscale e la maggiore autonomia possono essere coniugati benissimo con  la solidarietà, con i diritti e l’integrazione, anche rispetto al fenomeno dell’immigrazione. L’esperienza della Catalunya insegna che si possono governare in maniera positiva e senza traumi sociali fenomeni complessi come l’immigrazione”.

“I temi che sono stati oggi al centro delle discussioni – ha detto il Vicepresidente Enzo Lucchinidimostrano gli obiettivi in comune di Lombardia e Catalunya. C’è molto lavoro comune da fare. Proprio per questo credo che all’interno della Calre, l’Assemblea che riunisce i parlamenti regionali europei, Lombardia e Catalunya lavoreranno con una strategia comune affinché si possano ottenere maggiori risultati. Tutti sappiamo quanto importanza devono avere i popoli oggi nel contesto dell’Unione europea. Le Regioni devono dunque contare di più, questo è l’impegno che ci accumuna”.

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