Roverbella 1952 – Quando il grande cinema approdò a Roverbella nelle campagne mantovane — Lombardi nel Mondo

Roverbella 1952 – Quando il grande cinema approdò a Roverbella nelle campagne mantovane

Nel film “Sensualità” insieme a Marcello Mastroianni, Amedeo Nazzari ed Eleonora Rossi Drago anche Clorindo Cerato di Pellaloco, attore dilettante che ebbe così il suo momento di celebrità

 

Clorindo Cerato di Pellaloco appare nel film ” Sensualità” girato a Costanova di Canedole con Marcello Mastroianni, Amedeo Nazzari ed Elenora Rossi Drago. Diventa dove recitava la parte di un bovaro divenne celebre ( e invidiatissimo) per aver portato in bicicletta Eleonora Rossi Drago . Nel film ferisce al braccio con una roncola il gelosissimo Carlo (Marcello Mastroianni) e viene preso a cazzotti da Riccardo (Amedeo Nazzari ). Si racconta che la scena fu ripetuta piu’ volta perchè Cerato non fingeva di buttarsi a terra e alla fine Amedeo Nazzari lo stese con un pugno vero. Il popolino favoleggiò che Cerato divenne mezzo sordo per quel pugno, altri dissero che lo era diventato in guerra. Tutti si dicevano certi che Cerato aveva preso un sacco di soldi. Al di là della trama il film ci fa vedere un mondo contadino appena uscito dalla guerra, le campagne di Canedole e scenari mantovani, compresa la città di Mantova. Splendidi gli attori tra cui primeggiava la bellissima Eleonora Rossi Drago, un esordiente Marcello Mastroianni e un affermato Amedeo Nazzari. Anche sei il film venne stroncato dalla critica, esso rappresenta invece se pur a tinte melodrammatiche un neorealismo popolare che evidenziava drammi e speranze di una Italia uscita dalla guerra che al di là delle ideologie,  riproponeva il tema del riscatto sociale delle nostre masse contadine e l’esigenza di di esse di affrancarsi dal latifondisti agrari. Alcuni, forse i piu’ intraprendenti, forse i piu’ poveri, non vollero aspettare la ricostruzione del paese ed emigrarono in Brasile e Argentina, altri in Australia per rifarsi una vita piu’ dignitosa.


Daniele Marconcini


PS. a Mantova presso l’attuale caserma del IV Missili vi era effettivamente un campo profughi di italiani fuggiti dall’Istria. Le cronache ci dicono che gli aiuti dati ad essi provocarono reazioni non dissimili a quelle dei giorni nostri per alcune facilitazioni concesse per lavoro ed alloggi, anche se furono oggetto di sfruttamento e costretti ad emigrare all’estero (la maggior parte in Australia). In una scena del film Eleonora Rossi Drago dice che “era meglio rimanere nel campo profughi a far niente che farsi sfruttare in campagna dai padroni dell’epoca…” . Corsi e ricorsi della storia…

 


Nelle foto : Clorindo Cerato porta in bicicletta Eleonora Rossi Drago e un foto ricordo con dedica di Amedeo Nazzari.

LA TRAMA

Un un campo di sfollati e profughi dall’Istria, si trova ospitata una giovane ragazza, Franca, che trova un lavoro nella vicina fattoria, proprietà di due fratelli, Riccardo (Amedeo Nazzari ) e Carlo Sartori (Marcello Mastroianni)

Carlo inizierà a corteggiare la bella ragazza, che accetterà le sue attenzioni, ma costei è attratta dall’altro fratello Riccardo, che arriva a offrirle del danaro, perché lasci in pace Carlo.

Ma la caparbietà di Franca, porterà alla sua assunzione stabile come dipendente della fattoria, e a circuire con insistenza Riccardo che la abbraccerà e la bacerà, ma alla fine, pentito, la respingerà.

Franca fugge con Carlo e senza amarlo lo sposerà ugualmente.

Riccardo insegue i due, trova la ragazza in una locanda, le rivela il suo amore, ma dopo che Franca gli si è concessa, viene a sapere del matrimonio della giovane con il fratello.

Riccardo si pente dell’accaduto e si allontana dalla ragazza, che però è sempre innamorata di lui e non intende perderlo per nessuna ragione.

Carlo, che ha scoperto tutta la verità del tradimento della moglie con il fratello, la segue una mattina, mentre lei cerca di raggiungere l’amante in campagna, dove si era recato a cacciare, davanti al fratello, Riccardo allontana Franca, che afferrato il fucile lo uccide, prima di essere uccisa dalla stessa arma per mano del marito.

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