Cooperazione tra Italia e Uruguay — Lombardi nel Mondo

Cooperazione tra Italia e Uruguay

Un ringraziamento all’Italia per il credito di 15 milioni di euro per attrezzature mediche come defibrillatori ed elettrocadiografi di cui vi era forte carenza. A parlare di questa nuova collaborazione è Vito Francesco Paglia dalla redazione di Montevideo di Gente d’Italia

Montevideo: “Un incontro all’insegna della collaborazione tra l’Italia e l’Uruguay.

 

 

Una sala del Ministero della Salute Pubblica di Montevideo gremita di giornalisti. Su un tavolo un defibrillatore appena ricevuto.

 

Ed era proprio questo uno degli oggetti che il ministero uruguaiano ha acquistato grazie ad un credito che il governo italiano ha voluto concedere a quello uruguaiano nell’ambito della cooperazione tra i due Paesi. Un credito di 15 milioni di euro che verranno spesi per attrezzature mediche come defibrillatori ed elettrocadiografi di cui vi era forte carenza”. A parlare di questa nuova collaborazione tra Italia e Uruguay è Vito francesco Paglia dalla redazione di Montevideo di Gente d’Italia, quotidiano delle americhe diretto da Mimmo Porpiglia. Ne riportiamo a seguire il testo integrale.

“Il tavolo dei relatori vedeva al centro il ministro per la Salute Pubblica, Maria Julia Munoz accompagnata dal presidente dell’Istituto Panamericano per la Salute e dai rappresentanti dell’Ambasciata italiana, Filippo Romano e Nicola Carbone. La prima a prendere la parola è stata la dottoressa Cristina Nocetti coordinatrice dell’unità esecutrice della coordinazione italiana del ministero della Salute che ha sottolineato come “sia un onore per l’Uruguay aver ricevuto questo credito dal governo italiano. Un modo per aiutare i nostri cittadini e per far arrivare apparati di alta tecnologia anche all’interno del Paese”.

E proprio alle aeree interne, quelle “dimenticate” saranno destinate una grande percentuale degli ellettrocardiografi e dei defibrillatori perché, come sottolineato dalla dottoressa Lucetti, “non possiamo dimenticare chi non vive in città ed è per questa ragione che verranno immediatamente inviati una parte dei 92 defibrillatori e 219 elettrocardiografi nelle zone di Canelones, Colonia, Durano, Flores,Salto, Tacuarembò e tutti gli altri dipartimenti”.

Dopo l’intervento della dottoressa Nocetti ha preso la parola il rappresentante dell’Organizzazione Panamericana per la Salute, Jose Fernando Dora, che ha debuttato con un “ringraziamento al governo italiano oggi rappresentato da Romano e Carbone, e ringrazio anche tutto lo staff che ha sostenuto questa pregevole iniziativa che darà un grande aiuto ai cittadini uruguaiani”.

Parole di ringraziamento le ha spese anche il presidente dell’Affe Felix Gonzales che ha tenuto a sottolineare come siano importanti i rapporti di amicizia che legano l’Italia all’Uruguay.

A rappresentare l’Ambasciata d’Italia a Montevideo c’era il primo segretario, Filippo Romano, che ha sottolineato: “è un onore per me partecipare con voi a questo momento significativo del programma di credito, che prevede aiuti per 15 milioni di euro, a favore del sistema sanitario pubblico uruguaiano. Saluto con piacere il Ministro Munoz ed i rappresentanti della ditta vincitrice Agmin, Alberto Nagle e tutti i presenti nella sala”.

“In questa occasione”, ha continuato il primo segretario, “si vedono con chiarezza i legami di amicizia che ci sono tra la Repubblica italiana e la Repubblica Orientale dell’Uruguay. Legami che si confermano giorno dopo giorno attraverso la politica di cooperazione tra i due Paesi di cui sono buoni testimoni l’Unità esecutiva della cooperazione italiana del Ministero per la Salute Pubblica, la collaborazione dell’Ops e del Img (International Management Group). Tengo a ricordare”, ha chiarito Romano, “come questi aiuti siano stati possibili grazie a due finanziamenti elargiti dal governo italiano per un totale di 850 mila euro”.

Parole di esaltazione le ha espresse il ministro per la Salute Pubblica, Maria Julia Munoz, che ha sottolineato: “vorrei iniziare precisando come già prima di assumere l’incarico di ministro avevo avuto modo di collaborare con lo staff che oggi è qui presente. Il ringraziamento più grande però va al governo ed al popolo italiano che ci hanno concesso questo credito di 15 milioni di euro nell’ambito della collaborazione internazionale che sarà utile per aiutare le persone che hanno problemi di salute e che non hanno strutture attrezzate nelle vicinanze. La prima cosa che mi viene in mente”, ha proseguito Maria Julia, “è la storia di un giovane padre stroncato da un infarto nell’aeroporto di Carrasco. Non è stato possibile salvarlo. Oggi Carrasco avrà il suo defibrillatore. Si tratta innanzitutto di salvare vite umane e questo”, ha concluso, “deve essere e sarà il nostro impegno””.

Fonte:  (aise)

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