IV Conferenza Nazionale America Latina e Caraibi — Lombardi nel Mondo
IV Conferenza Nazionale America Latina e Caraibi
L’importanza assunta dalla manifestazione è dimostrata dalla presenza alla cerimonia di apertura, avvenuta a palazzo Mezzanotte della Borsa di Milano, di Ricardo Martinelli, presidente di Panama e di Silvio Berlusconi, presidente del consiglio affiancati da Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano, Bruno Ermolli, presidente di PROMOS ( Azienda speciale per le attività internazionali della Camera di Commercio di Milano), Letizia Moratti, sindaco di Milano, Roberto Formigoni, presidente della regione Lombardia, Franco Frattini, Ministro degli Affari Esteri. Tutti a vario titolo hanno ribadito l’importanza della presenza italiana in Centro-Sudamerica dove l’Italia è presente, da sempre, anche attraverso i suoi emigrati.
A questo proposito è stata allestita in loggia Mercanti una mostra per evidenziare l’importanza di quattro personalità memorabili, che hanno lasciato una grande impronta nei Paesi dove hanno operato : Lorenzo Boturini Bonaduci – viaggiatore, storico, antiquario e fondatore del “Museo Històrico Indiano” in Messico; Antonio Raimondi, naturalista e geografo milanese che si distinse in Perù; Agostino Rocca, imprenditore nel campo siderurgico e creatore di industrie in Argentina, Messico e Italia, ed infine l’architetto Giò Ponti ricordato per la sua vena artistica espressa mirabilmente a Villa Planchart intorno a Caracas.
Il convegno ha naturalmente guardato al futuro delle relazioni tra Italia e Centro-Sudamerica. L’intervento del presidente di Panama ha ricordato come l’Italia sia stata timida nello sfruttare la presenza di tanti emigrati e bell’allacciare rapporti più intensi. E’ importante che aziende italiane facciano parte del consorzio addetto alla costruzione del nuovo canale di Panama, e che altre continuino ad essere impegnate in altri progetti o che si adoperino per inserirsi. Sia come Italia oppure come Italia dentro l’ Europa.
Un problema non facile da risolvere è quello delle comunicazioni aeree poco sviluppate tra gli stessi stati centro-sudamericani e an che con l’Italia. E’ peculiare che la maggior parte delle coincidenze sia attraverso gli Stati Uniti e l’Europa, soprattutto la Spagna. Nel momento in cui la politica sta cambiando e il potere sta lentamente passando, almeno in alcuni Paesi, nelle mani dei nativi, l’Italia può giocare un ruolo importante. Si pensa che la presenza cinese, ad esempio, così ben pianificata già dagli Anni sessanta possa continuare a funzionare tanto quanto la nostra. E’ però necessario che il nostro Paese sia “meno timido”. Il lavoro del RIAL – Rete Italia America- Latina guidato da Gilberto Bonalumi è importantissimo per via della sua struttura completamente dedicata a favorire i rapporti istituzionali e soprattutto a promuovere con continuità i contatti economici tra la Lombardia e l’America Latina.
La prova della sostanza della manifestazione è sostenuta dai temi esposti e discussi nelle varie sessioni : “Piccole e medie imprese e sviluppo locale : Opportunità e alleanze fra territori” ; “Investire in infrastrutture , energia e telecomunicazioni : i Governi, le Banche di sviluppo e le Imprese”; “Patrimonio culturale, innovazione e ricerca : rafforzare la cooperazione tra Governi, U niversità ed Istituzioni”; “Cooperazione transfrontaliera e transnazionale : Ambiente e territorio”; “L’America Latina alla ricerca di una propria identità nel nuovo scenario mondiale”; “Media e America Latina : Percezioni a confronto”; “Gli strumenti dell’Unione Europea e della Banche di Sviluppo e sostegno del settore privato in America Latina e Caraibi”; La sicurezza in America latina, la tutela degli investimenti e la cooperazione giudiziaria”; “Distretti industriali a confronto : La Brianza, prov. Monza ; Rafaela, prov. Santa Fe (Argentina); Medellin, Dipartimento di Antioquia (Colombia); Stato di San Paolo (Brasile)”.
I temi sviluppati abbracciano a 360° i rapporti tra le due entità. L’impressione è che ci siano molti pregiudizi da ambo le parti, ma che la strada intrapresa sia corretta in quanto gli interventi sono omnidirezionali. Soprattutto l’Italia di oggi è vista come un Paese rispettoso delle decisioni e delle tradizioni altrui, pronta a cooperare allo stesso livello, senza falsi sensi di superiorità. In un territorio in crescita costante e certamente il più idoneo ai rapporti bilaterali per affinità linguistiche e culturali.
Ernesto R Milani
Ernesto.milani@gmail.com
18 dicembre 2009
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