La convention democratica a Charlotte, North Carolina — Lombardi nel Mondo

La convention democratica a Charlotte, North Carolina

La 46° convention del partito democratico americano si terrà a Charlotte, North Carolina dal 3 al 6 settembre 2012. Non sono previste sorprese ma le strategie adottate per battere la concorrenza repubblicana

L’aeroporto di Charlotte, North Carolina figura al sesto posto al mondo per movimento di aerei passeggeri- oltre 540.00 – e al 26° per numero di passeggeri – oltre 38 milioni. Roma, il più importante aeroporto italiano si piazza rispettivamente al 34° con circa 325.000 movimenti e al 29° posto con oltre 37 milioni e mezzo di passeggeri. Non poco per una città che conta un’area metropolitana di poco più di un milione e settecentomila di persone, e certamente non tra le più conosciute città americane.

Che cosa rende Charlotte una città tanto importante da essere scelta dai democratici per la loro convention?  Nel 2008 la governatrice democratica Beverly Perdue vinse le elezioni per un pelo e non è detto che il prossimo novembre il suo partito esca nuovamente vincitore, nonostante la tradizione favorevole. Ma i motivi sono altri. Tra questi la portentosa crescita della città che non nella sua storia non ha mai conosciuto battute d’arresto, e sembra avere una situazione economica positiva.

Charlotte è uno dei centri finanziari più importanti degli Stati Uniti ed è sede di moltissime importanti aziende americane. Tanto per citare alcune delle più prestigiose strutture elenco la Bank of America (diciamolo pure,  fondata da un americano di origini italiane, Amadeo Giannini di San Francisco), la Wells Fargo, Goodrich Corporation, Chiquita Brands International, Time Warner Cable, Continental Tires, Carolina Foods Inc., Compass Group of America e  US Airways.

Almeno una cinquantina di aziende italiane hanno scelto Charlotte come base per le loro operazioni americane tra cui Brembo, Accuma, Bucci, Radici per via della sua posizione strategica sia dal punto di vista geografico sia commerciale. I voli della Us Air che collegano Charlotte a Roma dal 2010, oltre a quelli storici via Londra e Francoforte, permettono di raggiungerla dall’Italia senza difficoltà.

La dinamicità della città si può dedurre anche dalla variazione etnica. I dati del 1970 mostrano una città abitata al 70% da bianchi e al 30% da afro americani. Quarant’anni dopo la popolazione bianca è al 45%, quella afro americana al 35% mentre sono in netta ascesa gli asiatici con il 5% , e soprattutto gli ispano americani con il 14%.

Il fattore religioso e fondamentalista, che ha caratterizzato le primarie repubblicane puntando i riflettori sul fattore religioso, ha larga eco in una città come Charlotte. Qui è nato Billy Graham, il famoso predicatore evangelico, la cui chiesa ha sede proprio qui. Ma chi ha desiderio di pregare non ha problemi a farlo in almeno 700 luoghi di culto sparsi attorno alla città, più o meno grandi, più o meno conosciuti.

Qui a Charlotte hanno il quartiere generale con le loro strutture varie congregazioni battiste, soprattutto afro americane ma sono pure presenti i cattolici con le chiese di san Patrizio e san Matteo ed altre chiese minori dove si celebra tuttora la messa in latino. La cattedrale greco-ortodossa e le varie sinagoghe dell’area metropolitana indicano, invece, la forte presenza greca ed ebraica oltre a quella tedesca e irlandese di Charlotte.

La scelta di indire la convention democratica a Charlotte non è quindi campata per aria, ma mirata a raggiungere un’altra America quella forse mitizzata a e evocata in molti discorsi  e qui magari più vicina alla realtà.

Ernesto R Milani

Ernesto.milani@gmail.com

3 settembre 2012

 

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