Il sogno di andare a Roma — Lombardi nel Mondo

Il sogno di andare a Roma

L’esperienza del maestro Mariano Segalla e dell’Associazione ‘Red Interescolar de Coros’ de Córdoba: la musica come strumento di sviluppo e di integrazione sociale

“La musica è un’eco del mondo invisibile”, disse una volta Giuseppe Mazzini. Il mondo invisibile è, magari, quello di molti bambini bisognosi dei settori marginali della città di Córdoba e dintorni che hanno trovato nella musica, uno spazio di sviluppo del loro potenziale e l’integrazione sociale. Questo non succede, però, solo per loro, piuttosto per le loro famiglie.

Mariano Segalla è chi porta avanti la ‘Red Interescolar de Coros’ de Córdoba (Rete Interscolastica di Cori), dove s’incontrano tantissimi ragazzini poveri, di scarse risorse, per imparare musica e formare cori. Quest’associazione, creata sei anni fa, è gratuita per i suoi membri e cerca la trasformazione sociale dei settori più emarginati. L’ONG è, inoltre, integrata da musicisti, insegnanti e genitori. Segalla ci spiega: “Il coro punta all’inclusione sociale attraverso la cultura. Il cantare impatta positivamente, sia nel bambino sia nella sua famiglia, ed è una maniera di rivendicare la sua situazione attraverso il riconoscimento collettivo della società”.

Segalla, di origine trentina (i suoi antenati erano di Comano Terme), è cantante e professore di canto, laureato in Scienze dell’Educazione, ha studiato italiano presso l’Università degli Studi di Genova ma ha anche conoscenza della lingua tedesca ed inglese. In questo periodo, le sue energie passano per la Red Interescolar, cercando di realizzare un obiettivo immediato: far sì che trentaquattro bambini del coro possano viaggiare a Roma a rappresentare l’Argentina nel IX Festival Corale del Centro Culturale Lepetit, 9 e 10 ottobre. Inoltre in questo Incontro Corale che si svolgerà nel Teatro San Giustino, ci sarà anche l’orchestra “Romatango”, il Coro “Accordi e Noti”, il Coro multietnico di voci bianche “Se..sta voce”, il Coro “Soñero Sostenible” della FAO, il Coro “Stone Eight” di Perugia, il Coro “più semo e mejo stamo” della scuola elementare Balsamo Crivelli e il “The Kill Singers” . Quest’ultimo viene da Kill, una città a 20 km da Dublino, ed è un coro di voci miste che si è esibito parecchio in Irlanda e in Europa ed ha un repertorio di musica jazz, popolare e celtica.

Tuttavia, questo tour della Red Interescolar sarà di dieci giorni (dall’8 al 18 ottobre), dove inoltre attueranno nell’ambasciata argentina a Roma e parteciperanno a un’udienza di sua Santità il Papa Benedetto XVI. È, senza dubbio, un’opportunità unica e un sogno per tutti questi ragazzini abituati a una dura realtà.

Comunque, non tutto è roseo e bisogna prima superare le difficoltà innanzitutto quella economica, cercare i fondi per sostenere i costi del viaggio. Con un grande gesto, il Vaticano fornirà loro alloggio e cibo per il soggiorno nella città eterna.

Nonostante questo, il più grande ostacolo sono i biglietti aerei, che costano intorno ai 1500 dollari. La ricerca di fondi è stata costante, ma hanno soltanto raggiunto donazioni dei cittadini. Lo Stato argentino (principalmente il governo provinciale) non ha dato nessun contributo, come spesso accade. Per i nostri politici, la cultura, l’educazione e l’inclusione non vendono, non sono redditizie. Forse perché quei bambini ancora non possono votare….

Ormai mancano pochi giorni per il viaggio in Italia, il raggruppamento “Giovani di Associazioni Italiane di Córdoba” (di cui fanno parte rappresentanti delle diverse associazioni regionali, come il Circolo Trentino, il Centro Lombardo e l’Associazione Puglia Córdoba, tra le altre) hanno deciso di aiutarli realizzando eventi con il fine di raccogliere denaro per finanziare il viaggio a Roma. Così, lo scorso 25 settembre, nella sede dell’Associazione Famiglia Siciliana di Córdoba, si è organizzato uno show benefico della Red Interescolar de Coros, chiamato “Notte musicale per i bambini”. Lo spettacolo non solo ha avuto la partecipazione di Mariano Segalla e il suo coro, ma anche la presenza della cantante Mini Olivera e il Coro Italiano di adulti della Famiglia Siciliana di Córdoba. I ragazzini cantano in spagnolo ma anche canzoni in italiano e francese. Malgrado la pioggia, molta gente ha partecipato all’iniziativa collaborando con l’acquisto di alimenti e altri cibi che molti genitori vendevano per raccogliere denaro.

In definitiva, questa è un’ulteriore prova che la musica non è un fine ma un mezzo. I bambini non imparano solo a cantare ma anche a lavorare insieme e a fare squadra, alla scoperta di una vocazione finora nascosta.

 

Jorge Luis Garrappa.

jlg8383@hotmail.com

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