Il mistero di Elisa Corradini in Brasile — Lombardi nel Mondo

Il mistero di Elisa Corradini in Brasile

Elisa Corradni di S.Lucia di Quistello era vedova di Attilio Gueresi e con un inganno del nuovo compagno partí per il Brasile nel 1879 incinta di Dolores lasciando gli altri 3 figli dai parenti in Italia. Ora i pronipoti stanno cercando notizie della vita di Elisa e Dolores in Brasile.

Nel 1876  molti famiglie delle zone rurali del Nord Italia, a causa di una gravissima crisi economica  determinata dal crollo dei prezzi dei prodotti agricoli ,decisero di emigrare in massa verso il Brasile grazie all’offerta di un viaggio gratuito e la speranza di un futuro migliore.

 

Un futuro però che si rivelò molto diverso  e per nulla romantico come tendono invece a farci credere alcune telenovelas. Ai nostri emigranti toccò sostituire nelle piantagioni del caffè gli schiavi neri, affrancati dall’ultima

imperatrice:una vita durissima che ha lasciato un forte ricordo nei nostri discendenti , tramandando storie di vita vissuta sino ai giorni nostri.

Storie nelle quali si erge sempre la figura di una donna . Nonne, madri, mogli, sorelle sono state infatti le vere protagoniste a volte in modo decisivo,a volte in modo tragico di tante vicende umane e sociali.

 

Quella di Elisa Corradini è però una storia diversa. Una storia da romanzo d’appendice ,ancora oggi avvolta nel mistero . Ma chi era Elisa Corradini ? Di lei si sa che faceva l’ostretica a S.Lucia di Quistello in provincia di Mantova.Un ruolo socialmente importante che forse, le assicurava una vita piu’ agita dei poveri contadini dell’epoca e che ,certamente ,l’ha aiutata a reggere il dolore e le difficoltà di essere rimasta vedova di Attilio Gueresi,dopo pochi anni di matrimonio e mentre era incinta .

Vedova con tre bambini Torquato (Fieri), Fiovo ,Attilio (Nello) e  nati rispettivamente nel 1876,1877 e 1878. Non deve essere stato un matrimonio felice se nel 1879 rimane incinta di un giovane ,tale Dalboni, al punto di pensare di partire con lui per l’America lo stesso anno. Il nipote Dino ,figlio di Nello,annota su un quadernetto sulla genealogia della famiglia dal 1768 che “presa dallo sconforto,il pensiero dei tre figli insiste sul giovane
per partire per l’America” . Sin qui nulla di strano e se non che “dopo essersi imbarcati sulla nave a Genova, il giovane scende dalla nave di nascosto lasciandola partire sola per il Brasile “.Sappiamo sempre dal diario di famiglia che i tre fratelli allevati dal nonno Andrea Gueresi alla sua morte nel 1886, vengono affidati allo zio Francesco e alla moglie Ermelinda
Dall’Oca.
Francesco faceva il “gastaldo” alla Corte Tridapali. Elisa riesce a sopravvivere al viaggio e nel 1882 ha una figlia: Dolores. Dolores torna in Italia con Elisa nel 1911 rimanendo ,recita scarno il diario,” un anno con i fratelli Alfieri e Nello ,piu’ tempo in casa di Nello che abitava ai loghini di Castelletto Borgo”.In aprile del 1912 riparte per il Brasile. Suonava il pianoforte. Ultime notizie di Elisa e Dolores 1918, finita la guerra chiedendo notizie dei figli (e fratelli) poi piu’ nessuna notizia”. Suonava il pianoforte,una passione di famiglia se ancor oggi  abbiamo a Mantova un suo cugino ,contemporaneo,l’amico Stefano Gueresi autore e concertista di fama europea.

Un mistero fitto sul destino di queste due donne su  cui ,sembrava calato il buio della storia  se non fosse riemerso un tumultuoso desiderio di verità nel cuore e nella mente della pronipote : Elisabetta Gueresi- Hempson.  E’ lei che quasi scossa dall’emozione e dalla commozione, ci ha raccontato la scorsa settimana  questa storia. Elisabetta emigrata da Mantova in giovane età ,vive da 29 anni  Canterbury in Gran Bretagna  dopo aver vissuto in
Africa e aver girato  tutto il mondo.

 “La mia bisnonna era una persona istruita per l’epoca e deve aver avuto le sue valide ragioni per partire. Lo ha fatto senza abbandonare i figli, affidati ai nonni ed appena ha potuto, è tornata a cercarli. Non posso fare meno di pensare -aggiunge Elisabetta – a quello che ha sofferto durante il viaggio. Sono certa che ha pensato di morire ,buttandosi in mare ma che poi il pensiero della figlia in arrivo abbia preso il sopravvento. Era una donna
eccezionale e coraggiosa che è riuscita a sopravvivere al destino avverso”.
Non ha dubbi Elisabetta ,al punto di identificarsi con la propria antenata di cui dice :” porto il suo nome,ho viaggiato come lei ed anch’io ho perso dolorosamente il marito. Merita di essere ricordata come donna e e come madre , togliendola dall’oblio. Partirò per il Brasile per cercare di ricostruire la sua storia e quella di Dolores .Potete darmi una mano?”.

Penso che tutti noi dobbiamo darle una mano  .
Scrivetegli se avete notizie  di Elisa e Dolores a questo mail :
elisabetta@gueresihampson.freeserve.co.uk oppure all’indirizzo 1a
Cossington Rd –
Canterbury – Kent (Great Britain). tel. 01227/458303


( Foto di Dolores)

Daniele Marconcini
Presidente AMM

 

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