L’emigrazione lombarda in Australia — Lombardi nel Mondo

L’emigrazione lombarda in Australia

Terzo appuntamento con la rubrica che presenta la storia e le caratteristiche essenziali dell’emigrazione lombarda nei paesi in cui questa è stata più rilevante. E’ la volta dell’Australia.

L’emigrazione italiana verso l’Australia divenne fenomeno di massa negli anni successivi ai due conflitti bellici mondiali: nel decennio che va dal 1920 al 1930 e soprattutto durante il più lungo arco temporale che va dal 1946 al 1970 circa. Tuttavia, già nel 1851, dopo la scoperta dell’oro nello stato di Vittoria, gli agenti consolari italiani notarono una forte presenza di emigrati lombardi in Australia, originari in modo particolare della Valtellina, che rappresentò la fonte principale dell’emigrazione italiana del continente oceanico tra il 1890 e il 1914.

I valtellinesi cercavano di fare fortuna in Australia per pagare i propri debiti determinati dalla grave crisi economica della vitivinicoltura nella valle. Ad esempio, nella città di Walhalla, la presenza di pionieri valtellinesi fu molto numerosa, soprattutto di quelli provenienti dalla zona di Tirano.

Nella maggior parte dei casi, venivano assunti nella lavorazione del legno impiegato nelle miniere; molti di questi cercarono di tornare nella loro valle non appena misero da parte una somma ragionevole di denaro.

Altre comunità a forte presenza lombarda erano quelle del Queensland del Nord, dove molti immigrati furono chiamati a prestare le proprie forze all’industria della canna da zucchero. Ricorda a tal proposito Bruno Ravagnani, emigrato ostigliese negli anni ’30 in Australia: “Interi paesi parlavano mantovano, veneto, bresciano. Ci si trovava tutte le sere agli hotel a giocare a bocce, a carte” .

Nel dopoguerra, Sidney ospitò una significativa comunità lombarda che, a partire dagli anni ’50, si installò nella città metropolitana. Oggi altre associazioni lombarde sono presenti a Melbourne, Brisbane, Canberra, Adelaide. Come è noto, l’inserimento degli emigrati italiani non sempre è stato facile in questo Paese. Molti furono i pregiudizi e soltanto con gli anni ’70 l’Australia ha dato vita a una politica veramente multiculturale.

Oggi, secondo i dati Aire (aggiornati al maggio 2006), i cittadini Lombardi residenti in Australia sono 4.425, e quella del Paese oceanico risulta essere l’undicesima comunità lombarda più numerosa all’estero, con l’1,9% per cento del totale.

E’ interessante segnalare che oggi l’italiano rimane la lingua non inglese più parlata nel continente, anche se non tutti coloro che dichiarano di conoscerla ne hanno una vera padronanza, soprattutto al di fuori delle mura domestiche. Inoltre, come sostiene Paola Niscioli di Australia Donna , le nuove generazioni di italo-australiani sono spesso culturalmente ‘ibride’. Mentre i nonni provenivano da una cultura basata sulle comunità agricole del periodo antecedente la seconda guerra mondiale, le nuove generazioni sono cresciute in un contesto globalizzato, oggi caratterizzato da cosmopolitismo.

Infine, anche oggi i Lombardi continuano ad emigrare in Australia, seppur in numero ridotto, attirati molto spesso dagli spazi sconfinati, dallo spirito d’avventura o dal desiderio di nuove esperienze di vita.

 

Fabio Veneri

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