L’emigrazione lombarda in Spagna — Lombardi nel Mondo

L’emigrazione lombarda in Spagna

Quarto appuntamento con la rubrica che presenta la storia e le caratteristiche essenziali dell’emigrazione lombarda nei paesi in cui questa è stata più rilevante. E’ la volta della Spagna.

Anche in Spagna la presenza dei commercianti lombardi durante il quattordicesimo e quindicesimo secolo fu molto consistente. Anche se la rilevanza di questo fenomeno è generalmente meno nota di quanto non lo sia in altri paesi europei, possiamo pure in questo caso prenderlo a testimonianza dell’esistenza di una mobilità storica che ha portato le genti di Lombardia fuori dal proprio territorio natale, in questo caso nella penisola iberica.

Non mancano le fonti storiche che ne testimoniano la rilevanza: come evidenzia il professore Franco Spinelli, sono moltissime le ditte lombarde attive in particolare sul territorio de Regno di Aragona, nelle città di Valencia, Maiorca e Barcellona. Nella capitale catalana, la presenza di commercianti milanesi era così consistente che ben presto la consueta definizione di “mercator Lombardus” fu sostituita da quella di “mercator Mediolani”.

Ugualmente stretti sono i vincoli culturali tra le genti lombarde e il territorio iberico, anche in virtù della lunga dominazione spagnola in Lombardia, che rese Madrid un polo d’attrazione importante per gli artisti dell’epoca, come ad esempio la pittrice cremonese Sofonisba Anguissola che approdò nel 1559 alla  corte di Filippo II e che fu ritrattista della famiglia reale fino al 1568.

Secondo i dati Aire (aggiornati al maggio 2006), i cittadini lombardi oggi residenti in Spagna sono 9.215, e quella spagnola rappresenta l’ottava comunità lombarda più numerosa all’estero, con il 3,9 per cento del totale.

L’attuale presenza lombarda, oltre ché per gli emigranti figli di seconda e terza generazione, si caratterizza per la presenza di due flussi migratori ben distinti. Da un lato, sono molti i giovani residenti in Lombardia che vedono nella Spagna un paese in forte ascesa economica e in grado di rispondere alle proprie esigenze di realizzazione professionale. Tenendo ad esempio conto del dato nazionale, risultano circa 15.000 i residenti italiani nella sola Barcellona, senza considerare il costante turn over stagionale di turisti, almeno 45.000 ogni anno, provenienti dalla penisola.

L’altro flusso, di grande attualità, è quello dei cittadini lombardi nati in Argentina che scelgono di andare a vivere in Spagna. Come sottolinea il “Rapporto Italiani nel Mondo” della Fondazione Migrantes (2006), proprio la Spagna rappresenta infatti la meta più importante delle migrazioni argentine verso l’Europa di cui sono protagonisti anche molte persone con cittadinanza italiana. Questo fenomeno si è ovviamente intensificato dopo la crisi economica che l’Argentina ha vissuto nel 2001. Questi giovani italo-argentini, in forza della cittadinanza UE acquisita tramite l’Italia, hanno deciso di stabilirsi in Spagna, trovandolo un paese di più facile inserimento anche per l’abbattimento della barriera linguistica. Sono persone, in molti casi, dotate di un alto livello di istruzione, hanno una laurea, un master o un dottorato, oppure sono operai qualificati.

Giova ricordare che questo fenomeno, anche se con valori assoluti minori, riguarda anche altri paesi dell’America Latina; ricordiamo ad esempio i lombardi dell’Uruguay che oggi vivono in Spagna.

 

Nell’immagine, un quadro di Sofonisba Anguissola

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