La scuola per i 150 anni dell’Unità d’Italia — Lombardi nel Mondo

La scuola per i 150 anni dell’Unità d’Italia

Si è svolta al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, un incontro con le rappresentanze scolastiche che hanno partecipato a iniziative per i 150 anni dell’Unità d’Italia promosse dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Si è svolta al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, un incontro con le rappresentanze scolastiche che hanno partecipato a iniziative per i 150 anni dell’Unità d’Italia promosse dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

 

 

 

La manifestazione svoltasi nel Salone dei Corazzieri si è caratterizzata per il collegamento via internet – avviato dal Capo dello Stato e dal Ministro Mariastella Gelmini – con 150 scuole di tutte le regioni d’Italia, oltre che con i siti della Presidenza della Repubblica e del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.

 

Gli studenti di tre scuole collegate in videoconferenza – la scuola primaria “Ada Negri” di Udine, l’istituto comprensivo “Annibale Olivieri” di Pesaro e la scuola secondaria di primo grado “Don Milani” di Palermo – hanno rivolto alcune domande al Presidente e al Ministro.

 

“Sono stato orgoglioso innanzitutto della nostra storia: di quello che è costato costruire l’Unità d’Italia e di quello che è costato anche consolidare il nostro Stato nazionale unitario, la nostra collettività, la nostra comunità. Mi sono sentito orgoglioso anche perché ho visto partecipare a queste grandi feste, e anche a questi grandi momenti di riflessione, italiani di tutte le parti del Paese, italiani di tutte le generazioni, italiani di tutte le idee. In questo modo abbiamo non solo riflettuto sulla nostra storia e cercato di capirne gli insegnamenti, ma abbiamo rafforzato la nostra Unità al di sopra delle tante divisioni e delle tante tensioni che purtroppo spesso affliggono il nostro Paese”. Ha detto il Presidente rispondendo alla domanda di uno studente della “Ada Negri” di Udine.

 

Il Capo dello Stato ha esortato gli studenti a continuare “a coltivare gli stessi ideali, di libertà, di unità, di giustizia, perché non si può crescere, non si può avere soddisfazione nella vita, se non si è animati da alcuni grandi valori e se non ci si impegna a realizzare degli obiettivi, non solo personali ma comuni a tutta la nazione, a tutti gli italiani. Quindi facciamo molta attenzione: è importante – ha sottolineato il Capo dello Stato – che ciascuno di voi pensi al suo avvenire e cerchi di costruirsi un avvenire migliore, anche un avvenire di benessere, però guai se voi non vi interessaste del nostro Paese, dell’Italia in quanto tale, delle sorti della nostra Nazione, delle sorti del nostro popolo, come fecero coloro che combatterono nel periodo del Risorgimento per realizzare l’Unità d’Italia”.

 

È necessario farsi “guidare da grandi ideali, da grandi valori che formano la base del nostro vivere insieme e sono la condizione per il futuro della nostra Italia”.

 

Rispondendo a una domanda su come potrà essere l’Italia che festeggia nuovamente tra 50 anni il Presidente della Repubblica ha auspicato che nel 2061 ci “sia un’Italia più serena, più sicura di sé, un’Italia che sappia essere più consapevole delle sue grandi tradizioni”. Essendo eredi di uno straordinario patrimonio storico, culturale, artistico, ambientale, “dobbiamo difenderlo, tutelarlo, valorizzarlo e dobbiamo saperlo coltivare perché da tutte le parti del mondo si guarda all’Italia per questa nostra tradizione, per questo nostro patrimonio”.

 

E nello stesso tempo “bisogna che sia un’Italia più serena, meno lacerata, meno divisa, che la lotta politica non sia una guerra continua, che ci sia rispetto reciproco anche tra le parti che fanno politica e competono per conquistare la maggioranza nelle elezioni”.

 

Nel corso della cerimonia – condotta da Benedetta Rinaldi – è stato presentato da Ernesto Galli Della Loggia il portale “www.150anni.it” dedicato agli studenti e ai docenti. Inoltre è stata effettuata una dimostrazione da parte di uno studente del “Gioco dei Mille” tratto dal sito www.italia150.rai.it.

 

Hanno fatto seguito l’intervento del Sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi di Lesina, Greta D’Addetta, e la proiezione del video “Tutti diversi, ma tutti italiani”, realizzato dagli alunni della scuola primaria “Trento e Trieste” di Roma che hanno vinto il concorso nazionale “Uno spot per l’Italia” promosso dal Comitato Italia 150 e dalla Fondazione Napoli Novantanove.

 

Il Presidente Napolitano ha quindi consegnato nove Attestati d’Onore di Alfiere della Repubblica insieme al Ministro dell’Istruzione. Rivolgendosi a quasi ultimi, il Presidente ha evidenziato che “sono tanti i ragazzi che meritano e sono tutte storie belle: per fortuna l’Italia è fatta anche di queste storie non solo di certe altre”.

 

La cerimonia è stata aperta dagli alunni dell’istituto per non udenti “Antonio Magarotto” di Roma che hanno eseguito l’inno nazionale anche nella lingua dei segni, e si è conclusa con una esibizione dei ragazzi del “Coro delle Voci Bianche” della scuola media “Vittorio Alfieri” di Roma.

 

Erano presenti il Presidente del Comitato dei Garanti per le Celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia, Giuliano Amato, il Sottosegretario all’Istruzione, Università e Ricerca, Giuseppe Pizza, il Presidente della Commissione Istruzione del Senato, Guido Possa e i Vice Presidenti della Commissione Istruzione del Senato e della Camera, Vincenzo Maria Vita e Luigi Nicolais.

 

Al termine della celebrazione, il Presidente della Repubblica e il Ministro dell’Istruzione si sono recati nella Galleria dei Busti dove è stata allestita la mostra “Raccontando l’Unità d’Italia con i fumetti”, realizzata dagli studenti dell’istituto comprensivo “Parini” di Catania, e hanno raggiunto il Salone delle Feste dove è stato predisposto il “Menù Tricolore” dagli Istituti Alberghieri “Artusi” di Forlimpopoli, “Paolo Borsellino” di Palermo e “Giuseppina Colombatto” di Torino.

 

Fonte: aise

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