Convegno “La sussidiarietà verso EXPO 2015. Una sfida per tutti. Resoconto dettagliato — Lombardi nel Mondo

Convegno “La sussidiarietà verso EXPO 2015. Una sfida per tutti. Resoconto dettagliato

Per chi non fosse stato presente all’importante Convegno che si è tenuto a Milano il 30 novembre, pubblichiamo, a firma di Ernesto Milani, il resoconto dettagliato degli interventi. In esclusiva per il nostro Portale anche il video-reportage.

Nella cornice dell’Auditorium dedicato alla memoria di “Giorgio Gaber”al Pirellone si è svolto il convegno di presentazione dei contributi e dei progetti delle comunità italiane verso Expo : Sussidiarietà verso Expo 2015, una sfida per tutti.

Ha introdotto i lavori Ettore Bonalberti, presidente di Aikal (Associazione Internazionale Cultura Ambientale e Lavoro Solidale) che ha subito indicato il partner della manifestazione ovvero UNAIE, Unione Nazionale delle Associazioni degli Immigrati e degli Emigrati, rappresentata dal suo presidente on. Franco Narducci.

Bonalberti ha sottolineato che Milano è la sesta tappa di un viaggio di informazione riguardante i preparativi messi in atto dal gruppo da lui condotto, cominciato alla fiera di Gonzaga, continuato con l’audizione alla Camera a Roma con l’appoggio dell’ex ministro Stefania Craxi, indi a Treviso, di nuovo alla fiera di Gonzaga, e recentemente nella sede dell’abbazia di San Benedetto Po. Convegno di Milano, dunque, non come centralità, ma come tappa di rigore di un percorso iniziato e diffuso alla base, alla ricerca di approvazione proprio nel centro dove Expo 2015 sta programmando e operando per raggiungere le mete prefissate.

Aikal è un’associazione senza scopo di lucro composta da 24 aziende che hanno il compito di sviluppare dei progetti funzionali a Expo 2015 da fornire a tutti coloro che verranno a visitare Expo e tutta l’area territoriale che va da Torino a Venezia, la dorsale padana che è il centro fondamentale dell’industria agroalimentare dell’Alta Italia e che rappresenta una delle produzioni più importanti di eccellenze in vari settori agro alimentari. In questo progetto si pensa di coinvolgere alcune realtà provinciali come la provincia di Alessandria, di Rovigo, tutte le province in realtà legate al Po. “Abbiamo un’intesa già con la stessa provincia di Venezia e con tutti i comuni che in qualche modo afferiscono a quest’area”.

Ma oltre a questo, un tema per cui Aikal sta lavorando con un’iniziativa associativa con UNAIE è di considerare gli italiani nel mondo Ambasciatori di Expo 2015, che fa parte del tema di questo convegno. Sussidiarietà, non vogliamo progetti fatti calare dall’alt, ma progetti, come quelli che sta realizzando Aikal, che partono proprio dal basso, dal territorio, da offrire al board di Expo 2015”. Per quanto riguarda la comunicazione Bonalberti ha messo in risalto l’importanza dell’utilizzo di tutti i mezzi tecnologici all’avanguardia già in uso per la diffusione delle attività di Aikal quali il portale www.lombardinelmondo.org consultato in tutti gli angoli del globo. Il mondo della comunicazione caratterizzato dal primo annullo filatelico riguardante Expo 2015, voluto proprio dal vice presidente di Aikal, Daniele Marconcini, che dimostra a livello sussidiario l’eccellenza di Aikal e il suo sostegno a Expo 2015. Expo potrebbe essere la prima tessera di un mosaico rivolto a migliorare l’industria del turismo in Italia. Un termine il 2015 che impegna a lavorare non in funzione soltanto di Expo 2015 ma ben oltre. Venezia è stata designata capitale della cultura 2019, e sta già lavorando anche in questa direzione. A Venezia è in progetto una Biennale della Civiltà della Tavola e della Cultura dell’Alimentazione, altro grande tema che farà dell’Italia, come è giusto che sia in questo campo, il centro di eccellenza del settore agroalimentare. Per quanto riguarda il work in progress Bonalberti è fiducioso perché la presenza prestigiosa del nuovo amministratore delegato Giuseppe Sala e l’equilibrio creatosi tra il sindaco di Milano Pisapia e il governatore di regione Lombardia Roberto Formigoni fanno  guardare al futuro con ottimismo.

 

Assente per motivi di lavoro l’on.Bruno Tabacci, il membro di Giunta della Camera di Commercio di Milano, Massimo Ferlini e il dr. D’Aleo, in sostituzione della dott.ssa Diana Bracco, presidente di Expo impegnata altrove, hanno assicurato il sostegno delle loro istituzioni a Expo 2015.

Ha quindi preso la parola l’on. Franco Narducci, presidente di UNAIE che ha messo in risalto l’importanza di Expo per gli italiani, ma soprattutto per quanto esso proietta verso il mondo, dove in ogni sua parte troviamo italiani, sia di vecchia sia di nuova emigrazione, che si aspettano molto da questo evento. UNAIE si sta attivando per coinvolgere le associazioni degli italiani al di fuori dei confini nazionali con l’Italia dentro i confini nazionali, visto che la popolazione di origine italiana all’estero è stimata attorno alle 80 milioni di persone, e rappresenta quindi una grande possibilità di successo. Occorre poi considerare gli italiani iscritti all’AIRE che superano i 4 milioni e anche tutti coloro che hanno interessi culturali verso il nostro paese, e che quindi costituiscono un bacino fortissimo di potenziale interesse verso questa esposizione internazionale. UNAIE si sta organizzando per informare attraverso le proprie associazioni regionali, provinciali e anche comunali, che a loro volta hanno il loro network diretto con i connazionali sparsi in tutto il mondo, attraverso bollettini, giornali, radio e televisioni a loro dedicate. Gli italiani all’estero e i loro discendenti sono poco  nazionalisti visto che sono spesso di quarta o quinta generazione, ma si identificano moltissimo con la cultura italiana nella sua accezione più estesa, che comprende naturalmente anche la gastronomia, l’alimentazione sana ma anche il cinema, il design e moda  e tutto quanto rende eccellente identificarsi con l’Italia. Per concludere Narducci ha auspicato che gli italiani all’ estero mantengano inalterato l’affetto che hanno sempre dimostrato verso l’Italia e che perdurino i vincoli tra le varie realtà quasi inalterati dopo oltre 150 anni.

Subito dopo il microfono è passato nelle mani di Daniele Marconcini, vice-presidente UNAIE nonchè di Aikal che ha così commentato : “Oggi è  una giornata in cui noi vogliamo coinvolgere le comunità degli italiani all’estero sull’Expo. Noi abbiamo un precedente storico, nel 1906 all’Expo di Milano arrivarono 6 milioni di persone, fu costruita la Casa degli Italiani nel Mondo, e tutte le comunità diedero il loro apporto per dimostrare il loro attivismo, il loro senso del lavoro e anche il successo economico, al punto che il futuro presidente della Repubblica italiana Luigi Einaudi dichiarò che l’emigrazione italiana era una grande risorsa da utilizzare rispetto alle politiche coloniali di allora. Quindi noi siamo qui oggi per proporre una serie di progetti tra cui UnPOper EXPO perché riteniamo che la sussidiarietà sia importante e  che lungo il Po noi possiamo trovare tutte quelle eccellenze, quelle novità e quei modelli esportabili all’estero visto che il tema è Nutrire il Pianeta – Energie per la Vita. Per esempio Mantova, da dove vengo è un Expo all’aperto. Noi abbiamo avuto un modello culturale,le grandi corti agricole, la ricerca di un mangiare sano, di culture prive di OGM che sono un modello esportabile e visto come detto che gli italiani all’estero sono 80 milioni e più, e secondo le statistiche di Migrantes fanno circa 20 milioni di viaggi, basterebbe ne venissero soltanto il 10% e avremmo risolto il problema di Expo che oltre alla vendita delle aree e dei paesi invitati vivrà di biglietteria per cui più gente viene meglio è. Se poi vengono a trovare il loro paesello, evidentemente noi dobbiamo dare tantissimi motivi in più oltre a quelli sentimentali cioè alcuni giorni a Milano e qualcuno al luogo di origine. L’avvento di Internet ha facilitato le comunicazioni tra gli emigranti e i loro parenti in Italia e ha fatto da argine da argine per non dimenticare la lingua italiana che rischiava la scomparsa. In Brasile ad esempio la lingua italiana fu proibita durante il secondo conflitto mondiale e fu parzialmente riaccettata solo nel 1954, dopo la normalizzazione dei rapporti tra i due Paesi. Nel mondo anglosassone, Stati Uniti, Canada e Australia la presenza di molte etnie ha portato a una forte integrazione che sta spingendo verso l’assimilazione. Perdere la lingua significa poi perdere le tradizione culinarie e con tutto quello che rappresenta l’Italia che ha conquistato il mondo con ristoranti, pizzerie e anche con il nostro modello di vita, il made in Italy, che adesso tutti ci invidiano. Come diceva una mia amica australiana adesso gli italiani sono di moda all’estero. Italiani che sono davvero sparsi in tutti il mondo, soprattutto in Europa. Il 50 % dell’emigrazione riguarda Paesi europei per cui Germania, Svizzera e Francia, dove si concentra il 50% dei cittadini italiani, ma abbiamo una grande presenza in Nord America e Sud America, molto scarsa in Africa e Asia, dove abbiamo però una forte presenza imprenditoriale. Non bisogna dimenticare che moltissimi italiani vanno all’estero senza prendere la residenza, quella che in Lombardia abbiamo chiamata la nuova mobilità lombarda di imprenditori che vivono prevalentemente all’estero senza prendervi la residenza. Un caso eclatante è quello della Costa Rica dove ci sono 3.500 residenti e 20.000 imprenditori, quasi tutti del Nord Italia.

Attraverso di noi il turismo che viene in Italia la farà da padrone. Anche perché la Lombardia come pochi sanno è la quarta regione  per numero di emigrati (1876-1976) mentre la prima regione è la Sicilia. Quindi anche se l’Expo non dovesse approdare con dei terminali in Sud Italia, con la nostra operazione faremo in modo che chi viene a Milano potrà andare in Centro Sud, e in questi momenti di crisi portare degli italiani in Italia a fare il turista di business, quel turista che va in fiera e poi al suo paesello sarebbe un bel contributo. Si dice che l’Expo potrebbe aumentare il PIL dell’1,25 %, quindi se questi 25 milioni previsti saranno soprattutto italiani noi daremo un grand impulso ai nostri modelli di vita perchè divulgheremo maggiormente la dieta mediterranea, un certo modo di vivere e di mangiare, che poi si trasforma in economia. Non riusciremo mai a vincere nei confronti delle grandi produzioni, noi vinciamo soltanto con la qualità, e Expo 2015 è una grande occasione per diffondere la qualità.

Abbiamo creato una rete nella rete e abbiamo un sacco di siti collegati fra loro. Noi abbiamo la fortuna che in questi ultimi anni Regione Lombardia ha finanziato il sito dei Lombardi nel Mondo, all’interno del sito abbiamo il Consiglio Regionale www.lombardinelmondo.org. E’ un caso unico in Italia che una regione abbia delegato la comunicazioni con i propri correligionari all’estero: l’Associazione dei Mantovani nel Mondo. Il nostro sito è fortissimo, ma la sua forza sta nell’essere replicato da almeno 350 siti. Noi abbiamo una rete di giovani, professionisti e storici che ci consente di fare una serie di interviste, indagini, e soprattutto di fare molta informazione istituzionale, diciamo quello che fa regione Lombardia perché il futuro del collegamento con le nostre comunità è un futuro legato ai territori, la gente verrà in Italia perché si sentirà legata al territorio, naturalmente si sentirà italiana perché evidentemente la gente si sente italiana, ma forte motivazione sarà il legame con i comuni e le province”.

Marco Stevanin di Terra ha illustrato il progetto riguardante le comunità italiane nell’area balcanica che  negli ultimi anni ha avuto un enorme sviluppo che va dal sistema sanitario e sociale, alle infrastrutture e alla produzione energetica. Gli investitori ed operatori italiani continuano ad avere credibilità e ruoli di primissimo livello sia con operazioni dirette sul territorio sia tramite partenariati europei sempre più ampi e in grado di gestire progettualità complesse di sviluppo attraverso programmi di cooperazione diretti o controllati dall’Unione Europea e dalla Banca Mondiale. In questo scenario Aikal ha avviato una serie di iniziative in grado di catalizzarne gli obiettivi e i risultati in funzione di Expo 2015. Tra questi progetti l’Agriat Eco (Eco farming community in the Adriatic area)  con un partnenariato  tra la Camera di Commercio di di Trieste, e varie camere di commercio e  ministeri della Croazia, Bosnia, Albania e operatori italiani quali il Centro Internazionale di Civiltà dell’Acqua e la regione Marche. Progettualità mirata ad una Eco  agricoltura ( produzione agricola collegata alla gestione territoriale, alla salubrità e tracciabilità di prodotto ed inoltre alla certificazione di prodotto e territorio) e a vere azioni coordinate per produrre sia nuove linee di mercato, consapevoli e a basso impatto ambientale e sociale, e ovviamente perfettamente coerenti con gli obiettivi di Expo 2015 legati alla domanda : nutrire il pianeta.

E’ stato quindi il turno di Attilio Lombardi, Presidente GiovaniExpo. L’avventura di questo gruppo è cominciata quattro anni fa, già al tempo della candidatura, quando Milano non aveva ancora vinto. “Cammino faticoso perché noi italiani, ma adesso la macchina Expo è stata avviata con entusiasmo, passione e competenze tecniche, l’8 dicembre 2011 sarà posata la prima pietra sul sito di Expo nell’area di Rho fiera, e quindi da lì il volano Expo sarà messo in moto, così come tutti i progetti di iniziativa privata. Delle aziende, dei giovani che vorranno dare un contributo all’esposizione universale del 2015. I tavoli della camera di Commercio che sono tematici, il tavolo salute, il tavolo dei giovani di cui noi facciamo parte, il tavolo di infrastrutture perchè Expo significa indotto di infrastrutture, nuove linee della metropolitana, nuova viabilità, tutte opere connesse a Expo che altrimenti Milano non avrebbe mai avuto se non tra 20 o 30 anni. Expo è un acceleratore di indotto importantissimo sia per le infrastrutture sia per l’occupazione, ricadute economiche, 70.000 nuovi posti di lavoro, un indotto pazzesco di cui noi giovani vorremmo in qualche maniera essere protagonisti, essere fruitori di quello che sarà il futuro del nostro Paese, di Milano, della Lombardia, cercando di estendere questi benefici a tutto il sistema Paese facendo sì che nel 2015 non aumenti soltanto il PIL di Milano e della Lombardia, ma di tutta Italia. Sono previsti 20 milioni di visitatori che verranno a Milano non solo per visitare l’area dell’Expo, ma specialmente chi arriverà dall’Europa e da altre parti del mondo ne approfitterà per andare magari a Torino, Firenze, Roma, in Sicilia, chi vorrà potrà andare al mare in Sardegna. L’Expo, quindi, deve avere un’apertura nazionale  e internazionale. L’ultima esposizione universale in Italia ha avuto luogo proprio a Milano nel 1906, e quell’Expo ha fatto sì che Milano diventasse la capitale industriale del Paese

www.giovani2015.com

C’è tanto da fare, c’è tanto da progettare, ciascuno in base ai propri interessi e alle proprie capacità può dare un contributo e portare avanti progetti concreti, che non riguardano soltanto la città di Milano, ma anche altri territori, altre regioni d’Italia, Quindi ben vengano tutti, nel nostro gruppo abbiamo ragazzi calabresi, siciliani, pugliesi. Abbiamo già fatto un evento a Palermo nel 2008, quindi la nostra apertura verso l’Italia e il mondo intero è attiva. Stiamo lavorando con i ragazzi dell’Erasmus, con i ragazzi stranieri che lavorano in Italia, siamo stati nel 2008 a Saragozza a studiarci Expo, a parlare con i giovani per capire le opportunità concrete di sviluppo, di crescita in ambito universitario, professionale, industriale. Stiamo dialogando con il mondo dei giovani imprenditori perché anche loro avranno un grande spazio per poter innovare, creare nuove aziende, nuove attività. Quindi noi abbiamo creato un motto : EXPONIAMOCI perché Expo è l’occasione per esporre nuove idee nuovi progetti, iniziative imprenditoriali che magari sono state messe nei cassetti per anni e anni. Questo è il momento soprattutto per il mondo universitario di tirar fuori quei progetti perché Expo è davvero quel canale che può aiutare a svilupparli e portarli avanti: In un momento buio economico nazionale e mondiale, l’Expo sarà per l’Italia la rinascita del Paese, un nuovo rinascimento per l’Italia, una vetrina mondiale che farà sì che l’immagine anche negativa che l’Italia si è creata in questi ultimi anni attraverso i rifiuti di Napoli ma anche la tragedia ambientale di Genova. L’Expo deve essere una vetrina che darà vitalità e voce all’Italia positiva. L’italiano è una persona entusiasta e di buona volontà, e dobbiamo far emergere questa caratteristica dell’essere italiano, grande lavoratore, di buona volontà,con  grande idee ; pensiamo alle eccellenze della moda e del design, Expo deve quindi far vedere questa immagine vera e positiva dell’Italia. Dovremo far sì che i nostri politici facciano un passo indietro perché si rendano contro che Expo è un’occasione per tutto il Paese e non ha colori politici. Quando abbiamo vinto l’Expo, Prodi era presidente del Consiglio, Formigoni, presidente della Regione Lombardia, Letizia Moratti sindaco di Milano e Filippo Penati presidente della provincia di Milano. Diversità di colori : governo centrale di sinistra, regione e città di Milano di destra e provincia di Milano di sinistra, grande davvero spirito di squadra. Ecco che cosa deve fare l’Italia : sistema, per le aziende, per i cittadini, per le idee per le università. Se ci abituassimo a fare più sistema come tanti altri Paesi del mondo, non saremmo la settima o ottava potenza del mondo, ma saremmo la prima”.

A seguire l’intervento di Giampietro Comolli, direttore dell’Associazione Altamarca Colline del Veneto che ha parlato sul tema : UnPOper Expo : la food valley padana per Expo 2015, eccellenze produttive, storiche, culturali, artistiche, ambientali, culinarie, ricettive e attrattive, dedicate a Expo. Il titolo

Un progetto che riguarda il rapporto tra le eccellenze qualitative agroalimentari della pianura padana con quello che può essere una destinazione turistica molto interessante per il mondo, cioè quel territorio che al di là dei mari, dei  monti, dei laghi, delle città d’arte, la valle del fiume Po,  non è mai stato considerato una meta turistica. E’ evidente che il Po di per se stesso non  ha grandi attrattive, ma se lo vediamo in un contesto di bacino e lo vediamo soprattutto nell’ambito della storia millenaria di questo territorio dal quando era un mare salmastro a quello che è diventato di bonifica, già solo questo rispecchia i temi di Expo 2015 relativo al bene supremo dell’acqua.

Di seguito la presentazione schematica del progetto UnPOperEXPO:

Le Chiavi : Milano – Food Valley – Tema Expo – Paese Leader – Local – Sistema –Turismo -Formazione – Valore – Qualificazione – Innovazione – Eredità – Continuità

Presentazione : Un palcoscenico e un percorso di effervescenti eccellenze produttive, storiche, culturali, artistiche, ambientali, culinarie, ricettive e attrattive dedicati a ospitare i visitatori di Expo 2015. Italia modello di buonvivere, buongusto, benvenuto,cultura, arte, storia, gastronomia, enologia,

Marchi leader, paesaggi culturali, personaggi d’autore,vacanze, patrimonio, valore aggiunto ….gli asset.

Fare sistema per il terzo millennio per nuove generazioni

Contesto tematico : Nutrire il pianeta, energia per la vita ovvero :

La nostra terra padana, genius loci di una storia di alimentazione, di nutrizione, di agricoltura, di allevamenti, di coltivazioni genuine, disciplinate e riconosciute

… è

Origine, vocazione, acqua, denominazione, istruzione,educazione, formazione, sicurezza, sanità’, controllo,valore nutritivo, conservazione, civiltà’, cultura, dieta,tradizione, innovazione, identità’, tavola, accoglienza,ospitalità’, arte, musei, monasteri, castelli, strade dei sapori, ambiente, paesaggio, sviluppo sociale, crescita economica

Contesto geografico : Il territorio in esame va da Torino a Venezia com prende oltre 70.000 kmq, 141 affluenti del Po, 17 milioni di abitanti, 40% del plv nazionale (produzione lorda vendibile), 37% del plv industriale con il 45 % di occupati, 60% di tutta la zootecnia, il 35% della produzione agricola nazionale, 50% della plv agricola, 40% della plv alimentare, 4 regioni, 13 province, 474 comune lungo i 652 chilometri del corso del Po.

Tematismi dell’eccellenza : Le Carni, I Vini effervescenti, i Formaggi, Cultura e Turismo. Il sistema primario-territorio come sorgente di sviluppo economico sociale e come forza di vita per far crescere il pianeta e offrire a tutti un esempio di fonte energetica, nutrimento  e valore solidale.

Eccellenze :

_ ALLEVAMENTO ANIMALE, impresa agraria, alimentazione, energia della vita

_ COLTIVAZIONI VEGETALI, qualità, benessere nutrizionale diffuso

_ VIA TURISTICA FLUVIALE, via della conoscenza, da Milano si approda a Venezia

_ LE STRADE E LE VIE DEI SAPORI, esempi di accoglienza diffusa per tutti

_ RISTORAZIONE, qualificazione e albergo diffuso ampio e diversificato

_ DOP DOCG DOC, diffondere sul territorio conoscenza e valore

_ ARTE E CULTURA, anche cucina e turismo

_ SOSTENIBILITA’, ambiente e territorio per tutti

_ ACQUA E’ VITA, spina dorsale economica della food valley

_ TRASPORTO PRODOTTI, commercio, fabbriche, navigabilità, pulizia, attracchi, navi

_ SICUREZZA ALIMENTARE, tracciabilità e certificazione, tutela origine, e genuinità

_ COLTIVAZIONI DEGLI ORTI, fonte sociale e il nucleo familiare

_ CONSERVAZIONE ALIMENTI, garanzia per i pellegrini: Francigena, Romea e Claudia

_ VIE STORICHE DEL CIBO, il sale, le spezie, l’aceto, la birra e il vino

_ CORTI MONASTICHE, storia, bonifiche, coltivazione e valore culturale

– CULTURA CRISTIANA EUROPEA, nutrizione della mente, dello spirito, del corpo

Specificità di progetto e attrattive locali : Alcuni esempi:

ALESSANDRIA, dolci e dolciumi, vini, storia del ciclo….

PAVIA, vini effervescenti, riso…..

PIACENZA, conservazione dei cibi e bevande, salumi ….

LODI, allevamenti e coltivazioni, latte e latterie……..

CREMONA, sicurezza e controllo, produzioni vegetali, portualità…..

PARMA, sicurezza alimentare, formazione culinaria, salumi …….

FERRARA e ROVIGO, delta come parco, flora e fauna, itticoltura …..

MANTOVA, allevamenti, arte, letteratura culinaria, corti monastiche …

VENEZIA, cultura e architettura, approdo nella città sull’acqua …

 

Obiettivi in Expo :

Progetto Unico di un Paese Leader sul Tema, espressione delle peculiarità distinte autentiche.

reazione di una Identità Territoriale di ampio respiro per creare sviluppo e opportunità.

Azioni fortemente legate a sostenibilità e compatibilità, salubrità e riqualificazione, sussidiarietà e condivisione.

Iniziative di Alto Profilo istituzionale e operativo capofila di altre azioni locali integrate.

Meta Paese ricercata da tutto il mondo per conoscere, capire, imparare,diffondere.

Destinazione Leader per ospitalità diversificata in ambiente diffuso e comune nel Mondo.

Riqualificazione del fiume e aree limitrofe per offrire valore aggiunto alle diverse proposte.

Infrastrutture complementari e collegate per accoglienza e servizi diffusi.

OBIETTIVO Post Expo

Unico, autentico, condiviso

Ambasciatore di una leadership nel mondo

Sviluppo, sussidiarietà, sostenibilità, solidità, difesa territorio, tutela dop-igp

Asset paese reale …. Cultura, arte, civiltà della tavola, turismo

Destinazione turistica moderna diffusa tecnologica

Riqualificazione strutture e infrastrutture pubbliche

Nuove imprese private, occupazione, motilità,controllo.

 

Verona per Expo : coinvolgere i territori locali come struttura do collegamento portante ed operativa di Expo quale proposta diffusa è stato il tema esposta dal dott. Mauro Galbusera, presidente di ASS.IM.P (Associazione tra Imprenditorie Professionisti di Verona).

In vista di Expo 2015 ASSIMP si è attivata per il, coinvolgimento delle realtà locali a tutti i livelli, cittadini, giovani, realtà economiche e amministrazioni. Nella convinzione che Expo 2015 è adesso,  la sensibilizzazione deve avvenire secondo un preciso programma di coinvolgimento delle forze economiche e sociali, tenendo ben presente Verona e il suo territorio, trattato come una realtà complessa di arte, economia e paesaggi estremamente diversificati tra di loro. Verona 2015 intende interloquire con il territorio in base a modalità operative precise e concrete, secondo il concetto di Expo 2015, diffusa, per cui, è  necessario che tutte le aree limitrofe a Milano, e non solo, si mobilitino nella sua prospettiva. Verona 2015 e un “momento” concepito come una serie di iniziative che contribuiscano a Expo in Verona e Verona nell’Expo, creando nel territorio la motivazione per una partecipazione diffusa. La partecipazione della città sarà stimolata creando curiosità e aspettativa per l’evento, anche attraverso l’educazione e la sensibilizzazione dei giovani, promuovendo concorsi ad idee per tutte le età e lettura in verticale della città, non solo della sua storia, ma anche del suo ambiente e della sua economia. La provincia di Verona, quale centro logistico della Val Padana, vicino al sito dell’Esposizione mondiale, dovrà diventare un polo strategico per la gestione del flusso di visitatori, potendo offrire, oltre a un’ottima ricettività, un patrimonio artistico, culturale ed economico che contribuisce ad arricchire le opportunità e le offerte nel percorso verso Expo.Verona 2015, in sintesi, è un progetto articolato e multifunzione di comunicazione economica a territoriale, latore di un messaggio di eccellenza, esplicitato attraverso un’architettura plastica ed ecocompatibile, sede di contenuti multimediali, e attraverso un portale multimediale di forte contenuto innovativo. Per dare pratica attuazione a quanto esposto, il programma ASSIMP prevede la realizzazione della Macchina Architettonica, che caratterizza un insieme di iniziative legate fra loro con lo scopo di utilizzare più sinergie possibili con il territorio per massimizzarne gli effetti positivi. IL programma si caratterizza nell’edificio simbolo, punto di aggregazione di tutte le proposte per l’Expo 2015 diffusa sul territorio, rivolto a migliorare la conoscenza elle realtà locali. La Macchina Architettonica è il momento in cui le linee di formazione si fondono, collimano, scompaiono, annullandosi fra di loro.

Un’architettura in cui è difficile individuare un motivo fondante statico, giocata com’è sul movimento e sull’evoluzione. Durante l’Expo la macchina avrà la funzione di comunicare le eccellenze del nostro territorio, giacimenti culturali, economia, moltiplicando le possibilità per le nostre PMI di trovare ed interloquire con partner stranieri ben difficilmente contattabili con altri mezzi. Verranno allestiti grandi eventi scenografici delle nostre eccellenze più significative dai prodotti agroalimentari, la meccanica, il marmo, i mobili, e non solo. Il motivo unificante sarà l’arte e la cultura, filtro o lente di ingrandimento per apprezzare i prodotti del territorio. Un ultimo ma importante tassello nel programma è rappresentato da un innovativo portale di comunicazione multimediale fra il nostro territorio, con le sue risorse, e il resto del mondo, una concreta vetrina che ci porterà a dialogare con sistemi economici diversi per trarre profitto di conoscenza, di lavoro e di imprenditoria. Il portale è il momento della capillarità, della sintesi dove tutte le imprese, grandi o piccole, possono ritrovarsi per sfruttare la capacità di fare  squadra e filiera, tenendo bene in mente che siamo immersi nel movimento, che la nostra società è nomade  e globale e con la tecnologia si arriva ovunque.

Della Casa degli italiani all’estero hanno invece parlato il chairman di Franz Isella, Claudio Maria Castiglioni e l’ing. Sartori che sta lavorando alle strutture. Ecco il progetto in corso di sviluppo.

Creare una “Casa” che raccolga il meglio, la“scintilla”, l’eccellenza appunto che i nostri connazionali, fuori dalla Penisola, hanno saputo creare è il punto di partenza che ci ha coinvolti in questo progetto; l’occasione dell’ EXPO 2015 non può non rimandare a quanto già realizzato come idea nel corso della edizione dell’Expo Milano 1906: in quella occasione si è voluto  illustrare in maniera articolata i risultati dell’emigrazione come potenziale produttivo ed economico.

Il progetto della casa del lavoro e dell’ingegno italiano vuole rendere ragione della capacità italiana a guardare lontano e a percorrere le strade del mondo. Punto sorgivo di tale ricchezza è una cultura plasmata in una storia fatta di opere che hanno determinato una energia costruttiva e creativa portata dagli italiani come contributo al comune progresso del mondo intero.

L’opportunità dell’ EXPO 2015 può essere per noi italiani in patria, l’occasione di ricordare e onorare i nostri connazionali per ciò che hanno saputo fare nei paesi che li hanno accolti; il loro lavoro, la creatività, la tenacia e l’eccellenza sono oggi più che mai necessari qui in Italia.

In uno scenario che vede un sempre più diffuso predominare del concetto di “universalizzazione” o

“globalizzazione” la “nuova” Casa degli Italiani nel Mondo vuole rappresentare il recupero e la

valorizzazione dell’identità nazionale e quindi della riconoscibilità di un popolo e di un territorio

valorizzando quindi i modelli di sviluppo che, sperimentati nel tessuto economico italiano, sono stati

replicati dai nostri concittadini che si sono trovati ad operare in altre parti del mondo come ad esempio le grandi corti contadine della Lombardia esportate come modello in America

La Casa degli Italiani nel Mondo come soggetto propositivo quindi che ha lo scopo di connettere

l’Italia con gli italiani all’estero un richiamo ed un supporto informativo per coloro che, in occasione

dell’Expo, manifestano l’intenzione di tornare a visitare il proprio paese d’origine e, nel contempo,

un’occasione per chi è in Italia di riscoprire il valore delle comunità italiane all’estero

La Franz Isella S.p.A., società della Casti Group che si occupa da più di 50 anni di progettazione

industriale e tecnologia mobile prefabbricata, ha creduto da subito al progetto proprio per la specificità delle sue competenza: realizzazione di sistemi prefabbricati per l’”housing” di tipo abitativo e tecnologico quasi totalmente destinati all’estero e sistemi espositivi o di “hospitality” mobili.

Le competenze consolidate nell’arco di 50 anni hanno portato allo sviluppo di avanzate soluzioni

per la realizzazione di ambienti abitativi e ricettivi contraddistinti da sofisticati contenuti tecnologici

ed elevati standard architetturali, progettati e costruiti sia per infrastrutture con caratteristiche

principalmente stanziali che di massima mobilità

In mezzo secolo di attività la Franz Isella ha instaurato significativi rapporti di collaborazione con operatori italiani temporaneamente o permanentemente residenti all’estero, ha visto crescere al suo interno persone in grado di misurarsi con culture differenti dalle proprie disponibili a recarsi in luoghi lontani intrecciando rapporti personali con uomini di diverse nazionalità o riscoprendo affinità e simpatia nell’incontro con italiani che sperimentano gli stessi sentimenti e legami con la comune terra di origine.

Sulla base di questa esperienza ci è parso immediatamente chiaro l’affinità con il tema della “casa” degli italiani all’estero; innanzi tutto abbiamo pensato ad una realizzazione itinerante; una proposta che rappresentasse tutto il nostro Paese composta da tre elementi, il sud, il centro e il nord che si ricompongono nell’unità in Milano.

Questa prima soluzione dovrà essere realizzata in volumi utili alla normale mobilità rotabile, su strada o ferrovia, ma con la possibilità di massima espansione degli spazi in fase di installazione operativa in modo da accogliere comodamente il visitatore.

Sulla base di precedenti realizzazioni che dovevano avere le stesse peculiarità, si è pensato ad un edificio a geometria espandibile dotato di sistemi propri e autonomi di “scarramento” e posizionamento, esteticamente curato e dotato di rapidi sistemi funzionali per l’allacciamento con le reti esterne.

L’allestimento interno dovrà prevedere l’installazione di sistemi mediatici ed informatici adeguati alla presentazione documentale di quanto realizzato dai nostri connazionali all’estero utilizzando i più moderni supporti tecnologici.

In seconda battuta abbiamo pensato alla realizzazione di sistemi prefabbricati modulari con caratteristiche più stanziali da utilizzare come mostra permanente nei luoghi più significativi in cui si è vissuto il fenomeno della migrazione o come collettore presso l’Expo di Milano del percorso itinerante prima illustrato

Una soluzione modulare quindi, in grado di espandersi in base alle esigenze ed agli spazi a disposizione, recuperabile e riciclabile al 100% con ridotti impatti ambientali il più possibile autonoma dal punto del fabbisogno energetico

La Franz Isella è in grado di proporre una soluzione architetturale e tecnologica in grado di realizzare una casa disposta su più piani con sufficienti ambiti per accogliere il maggior numero di visitatori possibili, di veloce installazione, smontaggio e recupero per utilizzo in altri ambiti e luoghi.

Anche l’imballo è studiato con componenti che sono quasi totalmente riutilizzati come parti di completamento. Il sistema strutturale è sviluppato in modo tale da ricevere svariati sistemi di pannellature esterne autoportanti. Una soluzione di edilizia ricettiva in grado di offrire un adeguato livello di comfort che possa nel tempo adeguarsi alle nuove esigenze e servizi consentendo ampliamenti, sopraelevazioni e mutazione dei rivestimenti interni ed esterni e nelle creazione o modifica dei padiglioni interni; in altre parole una dinamica flessibilità figurativa e di adattabilità che la rendono adeguata alle più svariate condizioni ambientali. L’estrema semplificazione degli appoggi che non richiedono particolari opere di fondazione riducono l’impatto nel sito di installazione, e permettono l’installazione non solo su terreni ma anche in luoghi meno convenzionali come chiatte fluviali, banchine di porti e piattaforme sospese.

La soluzione proposta potrà essere impiegata come struttura nell’area Expo 2015 che diventerà successivamente il museo permanente dell’emigrazione intitolato a Santa Francesca X. Cabrini e centro di raccolta delle eccellenze degli italiani nel mondo e museo tematico nelle varie regioni in cui più sig unificativo è stato il flusso migratorio dei nostri connazionali.”

Giuseppe Sala, amministratore delegato di Expo 2015, ha poi ribadito l’attenzione sul reperimento dei fondi per la manifestazione e la disponibilità delle aree dedicate alla manifestazione, segno che la fase più difficile è passata, e che ora la macchina organizzativa si è messa finalmente in moto.

I lavori del convegno, che come si vede ha sviscerato idee e progetti che costituiscono l’asse portante di una visione non più futuristica delle attività legate a Expo 2015 sono stati chiusi dal governatore di Regione Lombardia, Roberto Formigoni che ha così reiterato il suo interesse sia per Expo sia per quanto Aikal ha messo in campo.

Di seguito il commento riportato da Maurizio Pavani riguardanti altri aspetti sempre connessi a Expo 2015 rilevati dal presidente di Regione Lombardia Roberto Formigoni“L’Expo 2015 – ha infatti commentato Formigoni a margine del convegno – sarà il massimo evento internazionale del nostro paese nei prossimi anni al quale invitiamo a partecipare tutti quelli che sono interessati a un incontro che riguarderà i popoli del mondo. Non vuole essere l’Expo di Milano e Lombardia ma di tutta Italia, a partire dalle regione vicine. Un Expo che vogliamo sia grande evento che metta sotto i riflettori l’eccellenza del nostro paese e al quale devono concorrere non soltanto le istituzioni ma anche i privati, le associazioni, i movimenti, i giovani e il mondo del volontariato, così come emerso con chiarezza nell’incontro di oggi. Le cifre lo dimostrano. Siamo gente che lavora, siamo la patria delle piccole e medie aziende, di chi fa prodotti di qualità che vengono esportati in tutto il mondo. Anche nell’eno-gastronomia vogliamo metter in mostra tutte le nostre eccellenze che sono industriali ma anche agricole: la filiera alimentare e del vino come la filiera dei buoni prodotti; insomma, la filiera della qualità di quel made in Italy certificato e apprezzato in tutto il mondo. Quale simbolo di Expo 2015 vorrei veder scolpito nella memoria di tutti? Sono tante cose! Soprattutto vogliamo fare un Expo che sia un evento popolare e nello stesso tempo un evento di grande approfondimento culturale; vogliamo essere ospitali nei confronti di tutti i Paesi che verranno e insieme far conoscere le eccellenze del nostro Paese. Noi vogliamo fare un Expo completamente ecologico, per esempio con la più grande zona attraversata da auto e veicoli elettrici del mondo.”

Ernesto R Milani

Ernesto.milani@gmail.com

5 dicembre 2011

 

IL LINK PER VEDERE IL FILMATO DEL CONVEGNO: http://www.youtube.com/watch?v=IuzsvOQW3i0

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