Giovani lombardi nel mondo: Fabio Orlando — Lombardi nel Mondo

Giovani lombardi nel mondo: Fabio Orlando

Ha partecipato alla recente Conferenza dei Giovani Italiani nel Mondo come delegato dall’Australia. E’ nato a Milano 27 anni fa e svolge la professione di avvocato.

1) Puoi fornirci una tua breve presentazione?

 

Mi chiamo Fabio Orlando e sono nato a Cernusco sul Naviglio (MI). Residente a Cassina de Pecchi dal lontano 1982 (anno di nascita) fino al 1997, quando con la famiglia decidemmo di trasferirci in Australia, precisamente ad Adelaide. A Milano dovrei precisare frequentavo la National Avio School con il sogno diventare pilota d’aerei. Arrivato ad Adelaide ho continuato i miei studi superiori alla St Michael’s College fino al 2000 quando mi sono diplomato (dicembre 2000). Qualche mese dopo (Aprile 2001) sono rientrato in Italia con l’intenzione e le prospettive (lavoro di mio padre) di reintegrarsi sia professionalmente che personalmente/socialmente. Ed insieme alla famiglia nuovamente rientrati in Italia abbiamo vissuto dal 2001 al 2003 a Casatenovo (LC). Durante questo mio ritorno in Italia ho lavorato in diverse ditte, ristoranti e negozi. Ma con posizioni a tempo determinato e comunque niente di serio. E cosicche’ nel febbraio 2003 ho deciso (questa volta senza famiglia) di ritornare in Australia precisamente in Gold Coast (Queensland) per cominciare gli studi universitari. Qui cominciai gli studi in una doppia laurea in Commercio Internazionale e Giurisprudenza. Dopo 5 lunghi anni di duro studio ed in parallelo lavoro in un ristorante italiano (ovviamente), ho concluso i miei studi in luglio 2008.

Fortunatamente la mia esperienza lavorativa in campo legale comincia qualche anno prima e mi porta ad essere impiegato in uno studio legale di Brisbane ancora prima che finisse la laurea ed cosi che da 1 anno e mezzo lavoro in questo studio legale dove sono prossimo a diventare associato. A novembre 2008 sono stato ammesso all’ordine avvocati della Corte Suprema del Queensland e dal quel momento in poi ho la carica ufficiale di avvocato.

Al momento mi occupo e specializzo in diritto commerciale (locale ed internazionale) e gestisco questo settore di pratiche del nostro studio, inoltre mi sto’ specializzando nel diritto dell’immigrazione al quale per l’appunto si appoggia il mio recente coinvolgimenteo con enti pubblici e non Italiani. Infatti la decisione di intraprendere diritto dell’immigrazione e’ dovuta al fatto della mia partecipazione inizialmente come membro (2008) e successivamente alla mia elezione come consigliere al Consiglio Generale della Camera di Commercio e Industria Italiana del Queensland presieduta dal Dott Casagrande. Da  questa mia elezione e’ nata la mia collaborazione con il Consolato Italiano di Brisbane per servizi di consulenza legale e notarile ai cittadini italiani residenti e non solo.

Questo mio piccolo contributo alla comunità italiana ha scaturito l’interesse del COMITES del Queensland, il quale mi ha convocato per varie interviste e richiesto la preparazione di una piccola relazione su possibili proposte da farsi per l’appunto alla Conferenza di Roma.

Dopo una presentazione e candidatura scritta ed orale all’assemblea genrale del COMITES davanti al Presidente, Vicepresidente, Console e vari consiglieri per essere un delegato per la Conferenza, c’e’ stato un periodo di valutazione e successivamente risposta positiva (almeno per me) informandomi del mio successo e il mio eventuale invio alla Conferenza.

 

2)  Come giudichi la tua partecipazione alla prima Conferenza dei Giovani Italiani nel Mondo?

 

La mia partecipazione alla Conferenza direi che si è concretizzata al livello lavorativo e preparativo dato che gran parte del documento presentato per la commissione Lavoro nel Mondo e Mondo del Lavoro per le regioni anglofone e’ stata preparata da me e altri colleghi qui in Australia. Ovviamente questa e poi stata modificata anche se minimamente e quindi i principi sono comunque rimasti intatti. A livello di esposizione delle proposte mi sono sentito un po’ impacciato e non particolarmente soddisfatto di me stesso. Questo forse dovuto al fatto che comunque maggior parte della delegazione (Australia) ha comunque diverse esperienze precedenti all’interno della comunita’ e del gruppo in sé (comunque rinforzato dalla creazione di Giovani Italiani Australiani – GIA, un associazione creata da poco) o dovuta dal fatto che maggior parte di questi colleghi e’ nato e cresciuto in Australia e quindi più al corrente della situazione tra i giovani italo-australiani. Nell’intero comunque credo di avere lavorato bene e costantemente con i miei delegati colleghi australiani ma non solo. Ho cercato di portare e contribuire alle varie proposte e modifiche durante la conferenza, ma credo che avrei potuto farmi sentire di più se avessi avuto non solo il tempo ma anche lo spazio per presentare più dettagliatamente le idee. Particolarmente il fatto che comunque dovremmo essere noi giovani a spingere il  più possibile nel costruire qualcosa di concreto (tipo il ripetitissimo sito internet) dato che comunque avevamo ed abbiamo già una rete di oltre 400 ragazzi e ragazze. In fin dei conti comunque la conferenza e’ stata di grande aiuto nel farmi capire più accuratamente cosa significhi essere giovane italiano all’estero. Un concetto che tante volte viene magari sopravvalutato e mai considerato e finalmente a dato modo a molti di noi di esprimere ciò che spesso rimane racchiuso e non capito sia da noi che comunque dall’Italia in generale.

 

3) Quali, tra le varie proposte elaborate dai gruppi di lavoro, è quella che ti pare maggiormente importante da realizzare?     

 

Personalmente credo che la proposta più importante e forse realisticamente realizzabile (al meno al momento) sarebbe quella di creare appunto quel famoso sito sul quale verrebbe offerta la possibilità di sviluppare una rete e collaborazione tra le varie regioni continentali e l’Italia direttamente per rinforzare, informare e spingere i giovani italiani nel mondo e i giovani italiani in Italia verso l’amalgama di risorse umane, lavorative, professionali e ovviamente finanziarie per portare l’immagine dell’italia a valori competitivi con altri paesi mondiali (che comunque ricordiamo non hanno accesso ad un minimo di 60 milioni di concittadini o originari non residenti sul territorio d’origine). Se riuscissimo a sviluppare questo vantaggio a nostro (Italia) beneficio l’Italia di per sé risolverebbe molte delle sue deficienze, in particolare quelle economiche. Ritornando dunque al fatto che questo portale potrebbe essere creato da noi giovani, per i milioni di coetanei che dovrebbero avere accesso e mantenendo in mente della necessità di avvantaggiarsi di chi siamo e quanti siamo in Italia e nel mondo. Ovviamente non chiudendoci in se stessi come spesso accade in Italia e non tralasciando ogni forma di rapporto e collegamento vantaggioso o meno che sia con il resto del mondo.

 

4) Puoi raccontarci la storia delle tue origini lombarde?     

 

Le miei origine Lombarde, beh sono Milanese come dicevo nato a Cernusco Sul Naviglio, residente a Cassina de Pecchi per 16 anni e a Casatenovo (LC) per 3 anni.

 

5) Qual è il tuo rapporto attuale con la tua Regione d’origine, la Lombardia e la tua Provincia?

 

Il mio rapporto con la Regione e provincia risale ovviamente alle mie origini ed al mio passato, infatti rimango in costante contatto con amici e familiari residenti a Milano e limitrofi. Ammetto che più o meno ogni 2 anni ritorno a far visita in Italia e almeno qualche giorno ai piedi della Madunina li devo trascorrere.  La mia professione di avvocato mi ha recentemente dato la possibilità di far parte di alcune istituzioni italiane (vedi sopra punto 1) e di offrire consulenze a svariate società e ditte italiane (milanesi e lombarde in generale) interessate a stabilire una presenza in Australia. Ho alcuni contatti (datanti ai tempi di scuole superiori a Milano) con assessori della regione (l’Assessore Zambetti della Cultura e Artigianato) con i quali stiamo cercando di creare una collaborazione a livello socio-economico con l’Australia ed in particolare con lo stato del Queensland. Infatti attraverso la Camera di Commercio ed Industria Italiana del Queensland abbiamo preparato degli opuscoli che descrivono l’attuale situazione economica e di mercato e potenzialità di sviluppo del Queensland. Durante la mia visita a Milano (successivamente alla Conferenza) ho cercato di contattare il Presidente della Camera di Commercio di Milano Dott. Sangalli attraverso mio zio che e’ consigliere comunale di Cassina de Pecchi, ma senza alcun successo.  Avrei avuto piacere ed un particolare interesse ad aver incontrato il Dott. Sangalli per presentare l’Australia ed il Queensland ovviamente a nome della Camera di Commercio locale.

 

6)  Il Portale Lombardi nel Mondo è uno strumento giornalistico nato per rafforzare i legami tra la Lombardia e i suoi emigrati. Quali strumenti utilizzi per rimanere informato su quanto accade nella tua Regione d’origine e in Italia?    

 

Normalmente attraverso i mezzi più comuni quali internet e televisione (RAI International). Specificatamente mi informo attraverso articoli di giornale, vari siti giornalistici, quale libero e affaritaliani. Onestamente niente di specifico in merito alla Lombardia a meno che non mi si presenti all’occhio una novità o evento indicati da amici o parenti o necessità professionali tipo conferenze, fiere ed eventi mondani ma non solo.

 

7)  La Regione Lombardia sta elaborando una nuova legge regionale a favore degli emigrati lombardi. Quali tra le seguenti priorità (accesso alla formazione, accesso al sistema universitario, accesso al mondo del lavoro e al sistema produttivo, rafforzamento delle banche dati per le ricerche familiari o altro) ritenete dovrebbero maggiornamente essere valorizzate all’interno della nuova legge?   

 

Personalmente credo che “accesso al mondo del lavoro e al sistema produttivo” sia l’aspetto più importante da sviluppare nell’attuale società di alta competitività. Ovviamente la libertà e il diritto di lavorare e’ un principio che appartiene ad ogni individuo e che riflette la necessità di vivere e sopravvivere. Avere il sostegno amministrativo o legislativo da parte della Regione d’origine in particolare la Lombardia e’ decisamente un vantaggio in più di cui usufruire e beneficiare per raggiungere alcuni obiettvi lavorativi. Sicuramente non abbiamo tutti la fortuna o le capacità di diventare imprenditori, ma essendo la Lombardia il promotore dell’industria italiana credo sia fattibile ed anzi essenziale presentarsi come tale a tutti i livelli e per qualunque posizione lavorativa. E se ovviamente la legge in elaborazione o proposta avesse inclinazione per assistere anche gli emigrati Lombardi ancora meglio perché questo farebbe della Lombardia anche pioniere di tale iniziative e servizio.

 

8)  Partecipate alla vita delle associazioni lombarde ed italiane all’estero o di organismo quali il Comites? Che futuro vedete per l’associazionismo italiano all’estero?      

 

Partecipo alle funzioni ufficiali, come consigliere, alla Camera di Commercio ed Industria Italiana del Queensland e agli eventi organizzati dalle varie associazioni Italiane quali COMITES e GIA-Giovani Italiani Australiani e assistenza al Consolato Italiano di Brisbane. Il futuro dell’associazionismo e’ sicuramente incerto (almeno in Australia), si e’ parlato spesso di un disinteresse assiduo da parte dei giovani italo-australiani di seconda e terza generazione verso la partecipazione agli enti italiani, che comunque viene controbattuto da emigrati di prima generazione (come me) che cercano di risvegliare questo interesse e che comunque cercano un’opportunità di partecipare anche fuori dall’Italia. Credo che la causa principale maggiore di questa mancanza all’associazionismo non sia comunque il disinteresse da parte dei giovani (italo-australiani) ma purtroppo la mancanza di informazione e conoscenza, soprattutto in un paese vasto come l’Australia. Ovviamente avvalersi di internet e vari siti sarebbe l’unico mezzo, per interessarsi, ma se non si conosce l’esistenza di organizzazioni e associazioni in principio anche questo mezzo diventa inutile. Esempio io da 5 anni qui in Queensland non ero a conoscenza dell’esistenza di COMITes o altre organizzazioni simili. E sono un italiano emigrato di prima generazione immaginati la difficoltà di una seconda o terza generazione che non hanno nemmeno idea che l’Italia potrebbe fornire loro dei servizi e loro all’Italia e la loro comunità locale. Non so che soluzioni ci possano essere tranne che forse spargere la voce tra di noi come stiamo facendo adesso con il nostro GIA, al quale giornalmente si stanno aggiungendo nuovi membri italiani, italo-australiani ecc perché l’interesse si sta’ riproponendo sotto nuovi aspetti, quali la voglia di creare unione, unità e comunità e mantenere l’italianità  che tanti non sanno nemmeno di poter sviluppare.

 

9)  Conoscete le associazioni lombarde di emigrazione presenti in Lombardia (ad es. Bergamaschi nel Mondo, Mantovani nel Mondo, Gente Camuna, Valtellinesi, ecc.)    

 

Non ne ero e non ne sono a conoscenza. Anzi credo ci sia solo un’associazione Mantovani qui in Queensland ma non mi sono mai informato realmente.

 

La redazione del Portale Lombardi nel Mondo

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