Restituita cittadinanza italiana dopo 64 anni — Lombardi nel Mondo

Restituita cittadinanza italiana dopo 64 anni

La storia di Francesco Gennari di Ceresara (Mantova): nel 1949 lasciò il paese per cercare fortuna in Australia. Cerimonia in Comune per il “ritorno a casa”

 

Da Ceresara all’Australia con il sogno di una vita migliore. Francesco Gennari è partito sessantaquattro anni fa, all’età di ventisei anni, dal suo piccolo paese con la speranza di trovare, nel nuovo continente, la sicurezza di un lavoro. Ci è riuscito, si è sposato e ha condotto una vita felice, seppur con tanta fatica. Due mesi fa è ritornato nella sua Ceresara e ha richiesto la cittadinanza italiana.

La sua avventura è iniziata nel 1949 quando decise “per capriccio” di partire alla volta dell’Australia. Come lui tanti altri connazionali che, nel secondo dopoguerra, decisero di cercare fortuna fuori dall’Italia.

Per undici anni ha lavorato come autista alla Montecatini, doveva «portare a casa e al lavoro sessanta o settanta persone. Lavoravo anche dodici ore al giorno. Per me era sempre lavoro». Così è passato all’edilizia, settore che lo ha visto impegnato per ben vent’anni. In questo periodo ha collaborato nella realizzazione di mille chilometri di linea ferroviaria, sempre in viaggio da un posto all’altro.

Da Melbourne si è dovuto trasferire così a Shepparton dove ha comprato casa e si è sposato con una donna italiana. Ora è a Ceresara a casa di famigliari ma è ancora molto vivo in lui il ricordo degli anni trascorsi lontano dal suo Paese. Anni non facili in cui ha dovuto subire una vera e propria «lotta di umiliazioni» perché l’Australia «vuole persone che sappiano fare». Francesco però se l’è sempre cavata, ha sempre avuto lavori buoni, ricorda.

Per poter lavorare in Australia ha dovuto diventare cittadino australiano perdendo quella acquisita dalla nascita. Ma una volta tornato a Ceresara ha fatto subito richiesta in Comune per poter cambiare le cose. Così sabato scorso il sindaco Laura Marsiletti gli ha riconferito la cittadinanza italiana. «È stata una cerimonia semplice – dichiara il primo cittadino – ma particolarmente sentita. Quando abbiamo ricevuto la domanda, due mesi fa, ci siamo mossi subito per accelerare i tempi e questo è stato possibile grazie soprattutto all’impegno del personale tecnico del Comune». Ora è contento Francesco, è finalmente italiano a tutti gli effetti. Anche se lui non ha mai smesso di esserlo.

Fonte: gazzettadimantova.gelocal.it

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