Flavia Aondio: “Il ranking del Financial Times ci stimoli a creare lavoro per i giovani lombardi” — Lombardi nel Mondo

Flavia Aondio: “Il ranking del Financial Times ci stimoli a creare lavoro per i giovani lombardi”

In un rinomato ranking, il Financial Times, prestigiosa testata internazionale, ha inserito la Lombardia tra le prime regioni nell’Europa mediterranea nelle quali vi sono le condizioni migliori per investire Giusto per onor di cronaca, il ranking vede al primo posto la Catalogna: comunità autonoma del Regno di Spagna la cui forza economica, sommata ad una forte coscienza cultural-linguistica, ha dato origine ai fatti che la recente cronaca proveniente dalla Penisola Iberica ci ha fornito. Flavia Aondio (nella foto con Giorgio Gori), candidata alle elezioni regionale nel Collegio di Lecco e provincia per la lista Obiettivo Lombardia – Autonomie per Gori, è stata raggiunta da Lombardi nel Mondo per un commento a tale riguardo

 

Uno studio che pone la Lombardia al terzo posto tra le regioni dell’Europa mediterranea dove investire è incoraggiante e, soprattutto, stimolante per le imprese che segnano il passo e cercano di trovare nuovi spunti per creare posti di lavoro. Vi è, infatti, l’importanza strategica di nuovi investimenti che portino allo sviluppo di tecnologie innovative, per la cui realizzazione saranno creati giocoforza nuovi posti di lavoro per i nostri giovani lombardi: oggi molto spesso costretti all’emigrazione o a lavoretti che nulla portano in termini di motivazione professionale e stabilità economica.

 

Apprendendo in merito alla classifica del Financial Times, ho subito pensato, ad esempio, a quanto all’avanguardia sia la Lombardia nell’ambito della fantasia creativa, della ricerca sanitaria e delle cyberscienze, campo nel quale noi lombardi non siamo secondi a nessuno.

 

ANALISI DEL RANKING

 

Credo, dunque, che il riconoscimento del Financial Times alla nostra regione debba essere letto come un incoraggiamento atto a spronarci, con maggiori energie ed in maniera differente rispetto che in passato, ad attrarre quei “cervelli” che, in maniera costante ma ancora troppo bassa, stanno rientrando nella nostra regione.

 

 

Occorre dunque lavorare, sia in ambito regionale che nazionale, per creare le condizioni necessarie per investimenti atti alla creazione di posti di lavoro e alla valorizzazione dei talenti lombardi. Penso, ad esempio, ad un progetto di massiva esenzione fiscale per quelle imprese che investono nell’hi-tech e nella ricerca sanitaria, e per quelle imprese che decidono di valorizzare i giovani laureati e diplomati in Università e scuole superiori della Lombardia  con condizioni di lavoro serie e sufficienti a garantire loro una situazione finanziaria stabile.

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