Lombardia/Serbia, missione istituzionale di Formigoni a Belgrado — Lombardi nel Mondo

Lombardia/Serbia, missione istituzionale di Formigoni a Belgrado

In un momento di crisi economica internazionale investire in Serbia può essere una buona scelta per le aziende lombarde. Ne è convinto il presidente della Regione, Roberto Formigoni,che ha effettuato il 18 febbraio una missione istituzionale a Belgrado.

Ln – Belgrado/Serbia) In un momento di crisi economica internazionale, investire in Serbia, mercato emergente strategicamente posizionato al centro dei Balcani, può essere una buona scelta per le aziende lombarde. Ne è convinto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni che, accompagnato dai suoi delegati alle Relazioni Internazionali, Robi Ronza, e ai Rapporti con i Paesi dell’Unione europea, Claudio Morpurgo, ha guidato una missione istituzionale nella capitale della Serbia, Belgrado, dove ha incontrato il presidente delLa Repubblica, Boris Tadic, il primo ministro, Mirko Cvetkoviv, e una nutrita schiera di importanti esponenti del Governo

“A dimostrazione dell’interesse che nutriamo nei confronti di questo Paese – ha detto Formigoni – siamo pronti a sottoscrivere un Protocollo d’Intesa incentrato su quelle materie in cui la Lombardia vanta eccellenze e sulle quali loro credono molto: energia, sanità e infrastrutture anzitutto”.

La massiccia presenza odierna di importanti esponenti del mondo economico-imprenditoriale lombardo alla missione di Regione Lombardia conferma l’interesse nei confronti del Paese balcanico.

“Sono molto soddisfatto della visita di oggi – ha detto Formigoni lasciando la residenza della più alta carica dello Stato – sia dal punto di vista politico che da quello economico. La proposta del Protocollo d’Intesa è stata sposata entusiasticamente da Tadic, che ha approvato il testo che gli ho sottoposto e che ratificherà lui stesso venendo in visita a Milano”.

Molto soddisfatti di questo documento che sancisce formalmente “la svolta” nei rapporti fra Lombardia e Serbia si sono detti anche gli imprenditori che hanno partecipato agli incontri appositamente loro dedicati.

Del contenuto di questo testo Formigoni aveva parlato, prima di incontrare Tadic, anche con il primo ministro, Mirko Cvetkoviv, che era accompagnato dal vice presidente e ministro dell’Economia e dello Sviluppo Regionale, Mladjan Dinkic, e dai ministri dell’Energia, Petar Skundric, della Sanità Tomica Milosaviljevic, e del Commercio e dei Servizi, Slobodan Milosaviljevic.

Energia, dunque, nelle sue varie sfaccettature (realizzazione di grandi e piccoli impianti, termovalorizzatori e sistemi per la produzione di energia idroelettrica e rinnovabile), sanità e formazione del personale in ambito sanitario e infrastrutture (realizzazione di strade, autostrade, ferrovie e potenziamento degli scambi con i loro gasdotti e oleodotti), i temi su cui puntare.

“C’è grande spazio per le nostre imprese – ha osservato Formigoni – che credono nell’economia reale. La Serbia infatti, forte della sua posizione strategica nei Balcani, è un ottima testa di ponte per espandersi nell’est Europa e sui mercati asiatici. E’ anche per questo che ho voluto portare il messaggio di stima e simpatia del nostro presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi”.

 

NUOVO SISTEMA DI VISTI

Formigoni ha anche riferito di aver parlato ieri con il ministro degli Esteri, Franco Frattini, circa il problema della concessione dei visti per i serbi. Il ministro gli ha comunicato (e Formigoni lo ha detto ai Serbi) che il tema che sarà inserito all’ordine del giorno della riunione dei ministri degli Esteri dell’Unione europea prevista per il 24 febbraio.

“In questo modo – ha concluso Formigoni – affrontando anche un tema difficile, ma che riguarda la vita di milioni di cittadini, l’Italia dimostra la propria amicizia e volontà di intensificare i rapporti con la Serbia perché l’integrazione europea passa anche attraverso la possibilità di visite ad altri Paesi senza i ritardi legati a questa problematica”. (Ln)

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