Il Consiglio regionale avrà il Garante per l’infanzia — Lombardi nel Mondo

Il Consiglio regionale avrà il Garante per l’infanzia

Una figura, eletta dall’Assemblea, dotata di un proprio Ufficio, che durerà in carica cinque anni e potrà essere rieletta una sola volta.

Il Consiglio regionale si doterà di un Garante per l’infanzia e l’adolescenza. Una figura eletta dall’Assemblea, dotata di un proprio Ufficio, che durerà in carica cinque anni e potrà essere rieletta una sola volta.

La legge per la sua istituzione, frutto dell’abbinamento di tre distinte proposte di iniziativa consiliare, è stata approvata all’unanimità.

La Lombardia – sostiene Monica Rizzi (Lega Nord), relatrice del provvedimento – con questa legge dà un segnale forte per la diffusione di una cultura  che riconosca ai bambini e alle bambine dei diritti fondamentali. Di fronte all’aumento di fenomeni quali l’esclusione sociale e la discriminazione, l’evasione dell’obbligo scolastico, lo sfruttamento del lavoro minorile, l’abbandono di minori, l’istituzione della figura del Garante permette di offrire una soluzione a questi problemi”.

Tra le principali funzioni del Garante quelle di promuovere, in collaborazione con Enti e istituzioni che si occupano di minori, iniziative finalizzate al loro riconoscimento come soggetti titolari di diritti; segnalare alle autorità competenti fenomeni di esclusione e di discriminazione senza distinzione di sesso, abilità, nazionalità, religione e condizione economica; vigilare sui fenomeni di elusione dell’obbligo scolastico e di sfruttamento del lavoro minorile in collaborazione con gli enti e le organizzazioni preposte; prevenire e contrastare insieme a Enti locali e soggetti pubblici o privati abusi e violenze su minori e adolescenti, mutilazioni genitali femminili, rischi di espianto di organi.
L’Ufficio del Garante per l’infanzia e l’adolescenza collabora inoltre con il Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni) per tutelare i minori vigilando sulla programmazione radiotelevisiva, l’informazione sugli organi di stampa o attraverso altre forme di comunicazione audiovisiva e telematica ed è a disposizione per raccogliere segnalazioni inerenti casi di maltrattamenti anche al di fuori di ambienti come famiglia, scuola, luoghi di cura e strutture sportive.
In caso di scioglimento anticipato del Consiglio regionale, il Garante (cui spetta un’indennità di funzione pari al 50% di quella prevista per i consiglieri) rimarrà in carica fino alla sua naturale scadenza di mandato.

“Il Garante – ha detto l’assessore alla Famiglia Giulio Boscagli intervenendo nel corsod el dibattito – potrà operare  all’interno di un quadro normativo regionale all’avanguardia. Le leggi sulla famiglia e sui servizi sociali, infatti, assicurano un punto di riferimento imprescindibile”.

Il Vice Presidente del Consiglio regionale Marco Cipriano ha sottolineato il fatto che questa legge sia “una delle poche nate grazie al lavoro fatto direttamente dai consiglieri regionali. E’ un’iniziativa – ha aggiunto – che va nella direzione di promuovere risposte ai bisogni di un soggetto debole e come tale è positiva e importante”.

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