“Italian genius now” in mostra all’Expo di Shanghai — Lombardi nel Mondo

“Italian genius now” in mostra all’Expo di Shanghai

Restera’ aperta fino al 22 luglio la mostra ‘Italian Genius Now – casa dolce casa’ allestita al padiglione Italia dell’Expo di Shanghai realizzata su un progetto del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato curato da Marco Bazzini

Roma, 5 lug. – (Adnkronos) – Restera’ aperta fino al 22 luglio la mostra ‘Italian Genius Now – casa dolce casa’ allestita al padiglione Italia dell’Expo di Shanghai realizzata su un progetto del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato curato da Marco Bazzini. La mostra, aperta il primo luglio scorso, sara’ presentata domani nel corso di una conferenza stampa.

 

Dopo il successo della mostra itinerante Italian Genius Now, sull’arte e sul design italiani dal 1950 al 2000, promossa dal Ministero degli Affari Esteri nelle tappe di Hanoi e Singapore nel 2007 e in quelle successive di Seoul, Tokyo, Taipei e New Delhi nel 2008, il ritorno e la presentazione a Roma nel 2009, il progetto espositivo e’ ripartito nel 2010 prendendo in considerazione gli avvenimenti nell’arte italiana dal 2000 fino ad oggi.

Avvalendosi della collaborazione con Toscana Promozione e il Commissariato Generale del Governo per l’Esposizione Universale di Shanghai 2010, che ha scelto il progetto per rappresentare l’arte contemporanea italiana all’interno del Padiglione Italiano durante l’Expo di Shangai 2010/Better City, Better Life, il Centro Pecci presentera’ la faccia piu’ contemporanea e forse meno scontata della Regione Toscana.

Nasce cosi’ la mostra Italian Genius Now-Casa Dolce Casa. La mostra non intende sottolineare in modo critico il nostro attuale comportamento nei confronti dell’ambiente, non propone gli orrori e i disequilibri causati dallo sviluppo e accelerazione dell’azione umana. All’arte sono richiesti un’azione e un fine diversi, la sua essenza consiste nel creare visioni che inducono pensiero e consapevolezza. Cercare e creare le proprie ‘abitazioni’ e’ carattere fondamentale della specie umana. L’attivita’ edilizia, capillare e strettamente connessa alle comunita’ locali e al territorio, condiziona la qualita’ degli insediamenti, dei territori, dei paesaggi, definisce per gran parte le relazioni con l’ambiente.

Partendo dalla visione fantastica della vita e dello spazio nel lavoro dei Superstudio, Supersuperficie/Vita e attraverso il lavoro di artisti quali Massimo Bartolini, Alice Cattaneo, Paolo Canevari, Loris Cecchini, Francesco De Grandi, Tancredi Mangano, Michael Fliri e Gianni Pettena, sui temi del vivere, dell’abitare lo spazio, l’ambiente e il rapporto diretto con l’architettura, edificare, inventare, creare, possiamo immaginare esperienze diverse dello sviluppo, conoscenze avanzate sull’urbanistica e nuovi approcci all’habitat umano (stili di vita innovativi, nuove condizioni di lavoro) al fine di incoraggiare e promuovere uno sviluppo sostenibile tra le differenti comunita’.

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