Un premio per Grazia Migliosini — Lombardi nel Mondo

Un premio per Grazia Migliosini

Grazia Migliosini è stata premiata a Berlino per l’aiuto ai profughi di Lampedusa. Al momento della premiazione i presenti si sono alzati per un lunghissimo e commosso applauso
Un premio per Grazia Migliosini

bambi 2013

Il conferimento del premio Bambi 2013 è stato un successone. Come la trasmissione televisiva. Il premio Bambi (Burda Media), per i media e la televisione tedesca, è annuale. La prima edizione si svolse nel 1948 e vennero premiati Jean Marais e Marika Rökk.

La 65ª edizione si è svolta nel Theater am Postdamer Platz (Berlino) il 14 novembre scorso. Tra i premiati: Victoria Beckham (design), Robbie Williams (intrattenimento), David Garrett (musica classica), Bill e Melinda Gates (per il loro impegno sociale), Helene Fischer (musica leggera), Miley Cyrus (pop international), Andrea Berg (premio speciale della giuria), Jupp Heinckes (che ha ricevuto la statuetta da Pep Guardiola, l’allenatore che lo ha sostituito al Bayern).

E Grazia Migliosini (La nostra Terra) per l’aiuto ai profughi di Lampedusa. Al momento della premiazione, i presenti si sono alzati in piedi ed è scrosciato un lungo e commosso applauso.

Grazia Migliosini è la signora che, ai primi di ottobre, mentre albeggiava e con l’aiuto di alcuni amici, è riuscita a salvare 47 naufraghi che si erano imbarcati, con altri 500, su un bragozzo salpato dalla costa nordafricana.

Il dramma, originato da un incendio, si consuma nel tratto di mare che separa Lampedusa dalle spiagge africane ed è uno dei maggiori da quando è iniziato l’esodo dall’Africa: 366 morti accertati, molti dei quali donne e bambini, 20 dispersi, 155 superstiti – tra questi 41 minori.

Il volto rigato di lacrime di Grazia Migliosini, dalla cui bocca esce il disperato racconto-denuncia di una tragedia con centinaia di morti e dispersi, rimbalza in tutto il mondo.

È lei, sul molo di Lampedusa, a denunciare la tragedia immane di chi, mosso dalla speranza per un brandello di futuro, è pronto a rischiare la propria vita e quella dei suoi cari.

Anche dal palco del Theater am Postdamer Platz è la portavoce di chi è costretto ad abbandonare l’Africa per un morso di pane, ricordandoci che non si tratta solo di un problema italiano.

Luigi Rossi (Bochum)

www.luigi-rossi.com

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