Giuseppe Continiello, storie di emigrazione in Canada — Lombardi nel Mondo

Giuseppe Continiello, storie di emigrazione in Canada

28 giugno 2018 – A M’arcord: “E Tu, emigrante, continua a sorridere, dal giorno in cui lasciasti il tuo Paese”: Mamma Rosa. Concettina. Annamaria. Anita. Gianpiero. Francesco. Una “toccante” storia di emigrazione a cura di Giuseppe Continiello, candidato alla Camera dei Deputati per l’America settentrionale e centrale. Sono in Canada dal 2011 per vivere la dimensione dell’emigrazione, per averla studiata nell’ambito delle Relazioni internazionali.

 

di Giuseppe Continiello

 

Fino a circa l’anno 1880 la presenza italiana in Canada era poco significativa: nel censimento del 1881 solo 1.849 cittadini dichiaravano di essere italiani. La maggior parte di loro erano impiegati nella costruzione della ferrovia canadese (Canadian Pacific Railway). La prima ondata migratoria di italiani si ebbe tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, la seconda ondata negli anni cinquanta e anni sessanta. Questi immigrati erano per la maggior parte di origine meridionale (molti dalla Calabria,Abruzzo, Molise e Campania), ma anche del nordest (Veneto e Friuli). Si insediarono soprattutto nei centri di Toronto e Montreal, ma anche in altre città come Vancouver,Hamilton,Niagara Falls,Windsor ed Ottawa.

Negli anni venti l’immigrazione italiana iniziò ad essere limitata da alcune leggi canadesi, che furono poi in parte abolite negli anni sessanta.

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Durante la Seconda guerra mondiale l’immigrazione cessò ma gli italo-canadesi subirono pesanti discriminazioni insieme ai tedeschi, una parte di loro fu arrestata, molti altri, cittadini canadesi a tutti gli effetti, furono internati nei campi militari e qui privati della loro libertà e dei loro diritti. Dal dopoguerra il flusso migratorio riprese in maniera piuttosto massiccia contando più di 500 000 arrivi suddivisi in circa 20 anni. Solo a metà degli anni settanta cominciò a diminuire fino a diventare pressoché inconsistente. Dal 1991 al 2006 gli italiani immigrati in Canada sono stati poco più di 7.000. Tuttavia, a partire dal 2000 si inizia a registrare un’inversione di tendenza. Sono parecchie centinaia gli italiani che ogni anno decidono di trasferirsi in Canada: per lo più si tratta di giovani studenti, ma vi sono anche molti professionisti e imprenditori. Probabilmente la forte crisi occupazionale presente in Italia, aggravata dalla crisi globale iniziata alla fine del 2008, sta inducendo molti giovani a scegliere il Canada, che è una delle economie più vive a livello mondiale.

I punti del mio programma

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  • Massimo impegno per il riacquisto della cittadinanza e per le nuove residenze.
  • Maggiori risorse per i Patronati, le Associazioni e i Club, punti di riferimento per i molteplici servizi alla comunità e vere Case d’Italia all’estero.
  • Riforma e potenziamento della scuola italiana all’estero: meno precariato, più continuità didattica di qualità.
  • Revisione della legge fiscale sugli immobili dei residenti all’estero.
  • Dare VALORE alle enormi competenze delle comunità all’estero nei settori della Ricerca e delle Università.
  • Nuova legge elettorale per l’estero: legalità, politiche contro ogni forma di diseguaglianza di rappresentanza delle comunità.
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