Carlo Iannuzzi, preda innocente dell’insicurezza — Lombardi nel Mondo

Carlo Iannuzzi, preda innocente dell’insicurezza

Dopo tre mesi, Carlo finalmente arriva in Italia: “Ce l’abbiamo fatta grazie a tutti voi…”

 

La vicenda di Carlo Iannuzzi, giovane calabrese originario di Roccella Jonica, partito per Buenos Aires per lavoro e massacrato riducendolo quasi in fin di vita lo scorso 27 novembre da ignoti rapinatori, scosse i due paesi.
Il giovane calabrese, secondo la ricostruzione approssimativa dell’accaduto, sarebbe stato colpito con una sbarra di ferro alla testa e poi trovato il mattino dopo l’aggressione riverso a terra in una pozza di sangue.
Nell’immediatezza è stato operato alla testa all’Hospital italiano di Buenos Aires, una clinica privata nella quale è stato trasferito dall’ospedale statale argentino nel quale era stato inizialmente ricoverato.
Persino Pupi Zanetti fece un appello con un video, sul sito FC Inter 1908, riguardante alla raccolta di fondi per rendere possibili le cure mediche necessarie al giovane calabrese per rimettersi in salute e fare ritorno in Italia.
Anche un conto corrente è stato aperto per sostenere la causa mentre suoi amici si sono attivati e hanno fondato un comitatoEl Puente per Carlo” presente anche su Facebook per coordinare le attività.
Dopo tre mesi, Carlo finalmente arriva in Italia: «Ce l’abbiamo fatta grazie a tutti voi»
Il rientro di Carlo Iannuzzi in Italia è previsto il 20 febbraio 2016. Dopo il nullaosta ottenuto dai medici argentini, Carlo arriverà all’aeroporto romano di Fiumicino sabato mattina alle 6,45 insieme con la madre e il fratello Elio.
Sarà trasferito immediatamente in una clinica della capitale dove inizierà a svolgere la riabilitazione.
La fase argentina volge dunque al termine con grande sollievo da parte di Carlo e della sua famiglia.
Si tratta di una vittoria del Comitato El Puente per Carlo” e di tutti i cittadini, le associazioni, i gruppi, i collettivi e le Istituzioni che in Italia e all’estero hanno sostenuto la campagna di raccolta fondi grazie alla quale si sta provvedendo ad assorbire le spese per le cure mediche eseguite a Buenos Aires.
Adesso si apre una seconda fase altrettanto faticosa durante la quale occorre assicurare a Carlo un percorso riabilitativo di eccellenza affinché egli possa riacquistare il pieno esercizio del sue capacità senso-motorie e cognitive.
Nel frattempo il ComitatoEl Puente per Carlo” registra la presa di posizione dell’Università della Calabria che, attraverso una nota pubblicata sul sito internet, annuncia di dare pieno sostegno alle attività promosse dal Comitato medesimo.
Il Comitato ringrazia l’intera comunità universitaria, gli studenti e i docenti, i dottorandi e i ricercatori, il personale tecnico amministrativo e il Rettore, ed esprime piena riconoscenza nei confronti dei soggetti universitari e di quelli della città di Cosenza che hanno sottoscritto l’appello indirizzato agli uffici del rettorato.

Di Prof. Arch. Jorge Garrappa Albani17/02/2016

 

Document Actions

Share |


Condividi

Lascia un commento