Un milione di stranieri in Lombardia: presentato a Milano il rapporto sulle Migrazioni 2012 — Lombardi nel Mondo

Un milione di stranieri in Lombardia: presentato a Milano il rapporto sulle Migrazioni 2012

“Oggi in Lombardia ci sono oltre un milione di stranieri, un quarto del totale nazionale, concentrati prevalentemente nelle province di Milano, Brescia e Bergamo. Un insieme di persone prezioso, soprattutto per il contributo demografico e lavorativo, ma anche critico, perché costringe a ripensare le nostre politiche in vari ambiti”.

Lo ha detto l’assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale della Lombardia, Carolina Pellegrini, intervenendo, questa mattina, a Milano, all’apertura dei lavori, nell’ambito della presentazione del “XVIII Rapporto sulle migrazioni 2012”, secondo il quale, all’1 gennaio 2012, per la prima volta in Italia la crescita della presenza straniera è sostanzialmente pari a zero.

Nel complesso, infatti, vi sarebbero solo circa 27mila presenze in più rispetto all’1 gennaio 2011, che, in termini percentuali, si traduce in un incremento dello 0,5 per cento. All’appuntamento, organizzato dalla Fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità), sono intervenuti, fra gli altri, Mariella Enoc (presidente Fondazione Ismu) e Vincenzo Cesareo (segretario generale Fondazione Ismu).

“Dobbiamo prendere atto che il fenomeno migratorio c’è e fa parte della storia – ha sottolineato l’assessore – e dobbiamo renderci conto che, per affrontarlo al meglio, non si possa più parlare solo di tolleranza e società multiculturale. Non mi piace il termine tolleranza, di “giacobina memoria”, che tende a ghettizzare l’individuo. Noi dobbiamo parlare di “meticciato” inteso come intreccio fra più culture per un arricchimento reciproco, spingendo per un approccio educativo che vada in due direzioni: da un lato, integrando chi decide di vivere nel nostro Paese attraverso la trasmissione della nostra lingua e dei nostri valori, dall’altro educando noi stessi a essere aperti all’altro in un atteggiamento di accoglienza e scambio positivo di valori”.

L’assessore ha spiegato quanto influisca la nostra identità sul modo di accogliere chi arriva nel nostro Paese. “Per capire e accogliere l’altro, dobbiamo fare i conti con noi stessi – ha detto – più siamo consapevoli della nostra identità e dei nostri valori più non abbiamo paura di aprirci all’altro e accoglierlo, comprenderlo e farlo entrare nella nostra comunità. Solo così si arriva a una società, che diventa un ‘meticciato di cultura’, che consiste in sinergie e interazioni. Se non facciamo cultura da questo punto di vista rischiamo di mettere in campo una serie di politiche, anche positive, ma che prendono solo atto di una diversità e di un fenomeno che noi dobbiamo certamente contenere e regolare, ma che, a lungo andare, può implodere. Ecco perché sono convinta che il “multiculturalismo” sia fallito”.

L’assessore Pellegrini ha ricordato le politiche messe in atto dalla Regione. “Grazie a contributi importanti come quelli della Fondazione Cariplo e di altri enti – ha detto – abbiamo potuto realizzare negli anni progetti di alta rilevanza educativa in tema di immigrazione, con una speciale attenzione alla questione linguistica e dell’educazione civica. Già da quasi cinque anni è attivo il progetto “Certifica il tuo italiano”, che permette agli immigrati non solo di partecipare gratuitamente a corsi d’italiano, ma anche di vedere ufficialmente riconosciuto il livello di competenza linguistica raggiunto”.

“Tra le altre iniziative anche “Telefono Mondo”, che, – ha concluso – da quasi vent’anni, aiuta gratuitamente gli stranieri a orientarsi tra servizi, enti e procedure amministrative italiane, e il progetto “Radici”, dedicato al tema dell’alloggio e dell’abitazione”.

Fonte: (aise)

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