ILfest – Italienisches Literaturfestival München al via

MONACO\ aise\ – Tra i tanti festival italiani che ripartono nelle prossime settimane c’è anche ILfest – Italienisches Literaturfestival München, unico festival in Germania dedicato alla letteratura italiana, che si terrà dall’11 al 13 giugno 2021.
Gli autori presenti a ILfest 2021 saranno Claudia Durastanti, Marco Belpoliti, Giorgio Fontana, Raffaele Alberto Ventura, Vera Gheno, Anna Pavignano, Cristina Cassar Scalia, Roberto Camurri, Luigi Reitani e Victoria Lorini.
Il tema di quest’anno è “Mappe”: spaziando dal Friuli alla Sicilia, con 8 autori e autrici e i loro protagonisti tracceremo una mappa della geografia fisica, sentimentale e culturale che ciascuno di loro – e di noi – reca in sé. Ma parleremo anche di gialli, di crisi della competenza e naturalmente di lingua italiana e di traduzione.
ILfest – Italienisches Literaturfestival München è il festival del libro e della letteratura italiana a Monaco di Baviera. Unico festival dedicato alla letteratura italiana in Germania, è organizzato da Elisabetta Cavani/ItalLIBRI in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera, con il patrocinio del Consolato generale d’Italia e il sostegno dell’Assessorato alla cultura della città di Monaco.
ILfest si rivolge a tutte le persone legate dalla passione per la lettura, che condividono il piacere di incontrare e discutere con autori italiani – in lingua italiana o tedesca. La prima edizione si è tenuta nel maggio 2019 alla Pasinger Fabrik e ha avuto un bel successo. L’edizione 2020 era pronta a partire, i programmi ad andare in stampa… ed è arrivato il COVID. Si è tenuto quindi online con il titolo di “ILfest Intermezzo” nel novembre scorso.
Ora ILfest – Italienisches Literaturfestival München ritorna dall’11 al 13 giugno 2021. Data la situazione, anche la terza edizione sarà soltanto online. Pur dovendo rinunciare all’atmosfera festosa di scambio e condivisione proprio di eventi in presenza, questo consente in realtà a molte più persone interessate di prender parte al festival.
Mappe – Storie di famiglia, storie di pianura, storie di mare
“Nell’edizione di ILfest 2021”, spiega Cavani, “spazieremo dal Friuli alla Sicilia, dalla provincia alla metropoli, dalla pianura padana con il suo impasto metafisico di nebbia e cultura, ad un’isola tirrenica che ha “un lato estivo e un lato invernale, come i materassi”. Insieme agli autori e autrici e ai loro protagonisti tracceremo una mappa della geografia fisica, sentimentale e culturale che ciascuno di loro – e di noi – reca in sé. I luoghi in cui siamo nati o cresciuti o abbiamo abitato lasciano infatti tracce indelebili in noi; essi formano il comportamento delle persone e determinano le condizioni di vita, anche attraverso le generazioni, suscitando in alcuni il desiderio di andarsene, anche all’estero, confermando in altri quello di rimanere. Nel nostro percorso affronteremo inoltre temi come la duplice identità di chi vive all’estero e il rapporto con la lingua in questo contesto; il significato di abbandonare un luogo e reinventarsi altrove; le situazioni di emarginazione/integrazione, che all’interno di ogni comunità assumono sfumature diverse; il rapporto genitori/figli e più in generale il rapporto con le generazioni che ci hanno preceduto, e su quanto ci abbiano lasciato in eredità; la storia d’Italia e i cambiamenti nella società e nei rapporti familiari anche attraverso le generazioni”.
“Allargando lo sguardo sui cambiamenti epocali in corso”, continua l’organizzatrice del festival, “affronteremo poi la questione della crescente sfiducia nelle capacità di chi è o dovrebbe essere competente e della reale possibilità di limitare i rischi nella società odierna. La lingua trasporta la cultura ed è nella traduzione che questa trasmissione si rivela una sfida intellettuale; ne è esempio il passaggio di testi romantici tedeschi in italiano e testi italiani del Rinascimento in tedesco. Ma la lingua trasporta anche stereotipi, come affiora dall’attuale dibattito sulle declinazioni delle professioni al femminile, e dai cambiamenti avvenuti nella lingua italiana degli ultimi decenni, anche attraverso l’uso dei social media”.
Intervistato su quale fosse il futuro del documentario, Werner Herzog nel 1997 rispondeva: “Non importa attraverso quali canali riusciremo a raggiungere la gente in futuro, l’importante è far loro capire che non sono mai soli” (Der letzte Dokumentarfilm, di Daniel Sponsel & Jan Sebening)
“Ci sembra che questa affermazione valga, ora più che mai, anche per la forza della letteratura e dei libri”, conclude Cavani.
Gli autori de ILfest 2021
Claudia Durastanti, finalista al Premio Strega 2019 con La straniera,La nave di Teseo (Die Fremde, Zsolnay), unisce nella storia di una famiglia vecchie e nuove migrazioni, e indaga in questo contesto il rapporto con la lingua, e il sentirsi sempre stranieri tra Brooklyn e la Basilicata, tra Roma e Londra.
Giorgio Fontana in Prima di noi, Sellerio 2020, traccia una storia dell’Italia e dei cambiamenti nella società dal 1917 al 2012 attraverso quattro generazioni, Seguendo una famiglia che si sposta dal Friuli rurale alla Milano contemporanea, e poi in Europa, dalle montagne alla pianura, dal borgo alla periferia, dai campi alle fabbriche alla scrivania di una multinazionale. Come un filo rosso riaffiora il rapporto genitori/figli e in generale con le generazioni che ci hanno preceduto, portando alla luce quanto esse ci abbiano formato o lasciato in eredità.
Marco Belpoliti in Pianura, Einaudi 2021, intraprende un viaggio fisico ed intellettuale attraverso la pianura italiana per eccellenza, quella Padana: un territorio, uno spazio geografico, certo, cuore produttivo del paese, ma anche una terra di sogni e di volti, di immaginazioni e di storie. Belpoliti ne evoca gli abitanti, ne esce fuori quasi un’autobiografia in forma di paesaggio.
In Radical choc. Ascesa e caduta dei competenti, Einaudi 2020 il sociologo Raffaele Alberto Ventura analizza la crisi di fiducia nei competenti, le persone a cui nel Novecento si è sempre più affidata la gestione della società, esperti che ora sembrano sempre più inadatti, se non incapaci, di trovare soluzioni per i rischi che si presentano.
In bilico sul mare, e/o 2009 / Ohne Halt ins Blaue, nonsolo verlag 2021 di Anna Pavignano è una storia d’amore e di amicizia, di vacanze e di mestieri ambientata su un’isola tirrenica. Racconta di una vita con “un lato estivo e un lato invernale, come i materassi”, vissuta da un giovane che a vent’anni ha già l’esperienza del doppio lavoro, una vita da barcaiolo e una da muratore. Anche l’amicizia ha un doppio volto: quello più scanzonato di Tonino “Capa di ciuccio” e quello più inconsueto di Atanganà, in Italia senza permesso di soggiorno.
Con Femminili singolari.Il femminismo è nelle parole, Effequ 2019 / Social-linguistica. Italiano e italiani dei social network, Cesati 2017 / Potere alle parole. Perché usarle meglio, Einaudi 2019 la sociolinguista Vera Gheno analizza i cambiamenti della lingua italiana degli ultimi decenni e il suo rapporto con il mondo dei social network.
Sindaca, architetta, avvocata: c’è chi ritiene intollerabile una declinazione al femminile di alcune professioni. E dietro a queste reazioni c’è un mondo di parole, un mondo fatto di storia e di usi che riflette quel che pensiamo, come ci costruiamo. La vera libertà di una persona e la piena partecipazione alla società in cui viviamo passa dalla padronanza delle parole, soprattutto dove non possiamo guardarci in faccia. In rete e in particolare sui social network le parole che scegliamo hanno un peso maggiore, su di noi e su chi ci sta attorno. In Sabbia nera, Einaudi 2018 / Schwarzer Sand, Limes 2021 di Cristina Cassar Scalia il ritrovamento del corpo di una donna ormai mummificato ci trasporta in una Catania degli anni ’50. Con l’aiuto del commissario in pensione Biagio Patanè il vicequestore Giovanna Guarrasi svelerà una storia di avidità e risentimento che tutti credevano ormai sepolta per sempre. Prima avventura di un’investigatrice emblematica della presenza crescente delle donne nelle forze dell’ordine, sia nei romanzi gialli che nella realtà.
Rinascimento italiano e romanticismo tedesco: le culture sono fatte anche di paradigmi e di riferimenti forti, che plasmano la loro ricezione in altri contesti. Rendere testi romantici tedeschi in italiano e italiani del rinascimento in tedesco, rappresenta una sfida intellettuale importante, quasi una responsabilità. Se ne parla con Victoria Lorini, che nel 2017 ha tradotto in tedesco le Vite del Vasari (Wagenbach), e con Luigi Reitani, germanista che ha curato e tradotto in italiano l’opera completa di Hölderlin per i Meridiani Mondadori (2018-2020).
Roberto Camurri, Il nome della madre, NNE 2020 / Der Name seiner Mutter, Kunstmann 2021 Un romanzo intimo e familiare che ci parla di sentimenti espressi a fatica, spesso condivisi in silenzio, e del mondo di un piccolo paese sulla mappa dell’Emilia, due strade, i campi intorno, il cielo d’ovatta, la vecchia Bice, che al bar accoglie tutti per un caffè o una sambuca. Come nel precedente romanzo in racconti “A misura d’uomo”, i personaggi di Camurri sono alla ricerca del loro posto nel mondo, incerti tra restare ancorati al luogo o andarsene.
Questo il programma nel dettaglio: venerdì 11 giugno ore 16.00 Marco Belpoliti, Pianura, Einaudi 2021, moderazione di Francesco Ziosi e traduzione di Martina Kiderle; ore 18.00 Claudia Durastanti, La straniera, La nave di Teseo 2018 / Die Fremde, Zsolnay 2021, moderazione Elisabetta Cavani e traduzione Martina Kiderle; ore 20.00 Raffaele Alberto Ventura, Radical choc, Einaudi 2020, moderazione Paolo Gervasi e traduzione Martina Kiderle. Sabato 12 giugno: ore 11.00 Rinascimento italiano e romanticismo tedesco: la traduzione come sfida intellettuale, conversazione con Victoria Lorini e Luigi Reitani, moderazione Francesco Ziosi; ore 18.00 Cristina Cassar Scalia, Sabbia nera, Einaudi / Schwarzer Sand, Limes 2021, moderazione Cecilia Mussini; ore 20.00 Giorgio Fontana, Prima di noi, Sellerio 2020, moderazione Davide Schenetti e traduzione Martina Kiderle. Domenica 13 giugno: ore 11.00 conversazione con Vera Gheno, moderazione Carolina Pini; ore 16.00 Anna Pavignano, In bilico sul mare, e/o 2009 / Ohne Halt ins Blaue, nonsoloverlag 2021, moderazione Francesca Polistina; ore 18.00 Roberto Camurri, Il nome della madre NNE 2020 / Der Name seiner Mutter, Kunstmann, Verlag 2021, moderazione Filippo Taddia.
Gli eventi si terranno online, via zoom e sulle pagine Facebook ILfest e IIC Monaco di Baviera.
Come si vede, un programma variegato per la terza edizione di una manifestazione che vuole essere occasione per il pubblico italiano e tedesco in Germania di conoscere meglio autori italiani contemporanei – alcuni già tradotti, altri no. Il programma – in italiano e tedesco – è sul
sito www.ilfest.de. (aise)

fonte: aise

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