Dall’Australia una richiesta di chiarezza — Lombardi nel Mondo

Dall’Australia una richiesta di chiarezza

La comunità di origine italiana nel Paese ha richiesto l’intervento della Australian-Italian Lawyers Association per risolvere il problema delle presunte insinuazioni infamanti di un giornalista

In data 16 marzo 2005 il giornale australiano The Herald Sun pubblicava un articolo del giornalista australiano Andrew Bolt intitolato “The Power of Lies”. Al centro dell’articolo, la conclusione del sequestro in Iraq della giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena, la morte dell’agente del Sismi, Nicola Calipari e il modo in cui la vicenda è stata trattata dal Governo Berlusconi.

 

Il pezzo sarebbe pregno di insinuazioni sul popolo italiano, secondo la comunità di origine tricolore nel Paese che ha richiesto l’intervento della Australian-Italian Lawyers Association, presieduta dall’italo-australiano, Vincent Morfuni.

 

Joe Cossari, membro della comunità, fornisce chiarimenti sull’accaduto e sulla richiesta di scuse ufficiali da parte del giornalista. Bolt, secondo la segnalazione di Cossari, scrive sul

 

quotidiano che “il Governo italiano ha reagito come ci immaginiamo fanno gli italiani e, preso dal panico, ha inviato l’agente del Sismi Nicola Calipari per negoziare la liberazione di Giuliana Sgrena, comprata secondo quanto affermato dalla stampa italiana col pagamento di un riscatto di $7,5 milioni” e che “ora sappiamo come viene finanziata la jihad, la guerra santa: con il riscatto pagato da un paese di inetti per la liberazione di una giornalista irresponsabile “.

 

Le critiche dell’autore riguardano poi quei 500mila italiani che hanno marciato per le strade per la liberazione della giornalista e il Governo italiano, reo di essersi prodigato affinché ciò avvenisse.

 

“L’articolo ha ovviamente suscitato indignazione e sdegno all’interno della comunità italo-australiana sia nei confronti del giornalista che del quotidiano che non ha avuto remore nel pubblicare tali assurdità – scrive Cossari -.  Ma non solo. Il testo è stato oggetto di attenta lettura anche da parte di un gruppo di avvocati di origine italiana e non, i quali hanno individuato un passaggio che a loro parere violaThe Racial and Religious Tolerance Act, poiché discriminatorio nei confronti della comunità italiana: hanno quindi avanzato la richiesta N.I.A.F. (National Italian Australian Foundation, ndr) di esigere le scuse ufficiali sia da parte del giornalista Andrew Bolt che dal quotidiano The Herald Sun.

 

Nel caso in cui vi fosse il rifiuto da parte loro di porgere le proprie scuse alla popolazione italiana, la comunità comunica che procederà col presentare un reclamo presso la Commissione australiana per le Pari Opportunità . Il Comitato esecutivo del N.I.A.F. è ovviamente convenuto con la proposta degli avvocati capitanati da Vincent Morfuni .

 

Il N.I.A.F. ritiene, infatti, inaccettabile che un giornalista si esprima in tal senso e che le sue parole vengano pubblicate senza battere ciglio. Si chiede dunque l’appoggio all’iniziativa dell’intera comunità italiana residente in Australia e non solo affinché venga assicurato il dovuto rispetto al nostro Paese e al nostro popolo.

 

Joe Cossari per Vincent Morfuni, Presidente del National Italian Australian Foundation eAustralian-Italian Lawyers Association

 

(da News Italia press)

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