Carlos Raffo, un giovane italo-peruviano alla ricerca delle proprie origini italiche.

Nel 1857 c’erano 3.142 italiani a Lima e nel 1876 la presenza italiana in Perù arrivò al suo massimo storico con 10.000 emigranti. Dal 1880 ai primi anni del secolo XX si registrò un calo della presenza italiana in Perù, che diminuì da 10.000 a 6.000 individui. Questa inversione della tendenza immigratoria fu dovuta a fattori diversi: in primo luogo alla crisi economica del 1875 e successivamente agli effetti depressivi della Guerra del Pacifico, che si svolse tra il Perù e la Bolivia contro il Cile, negli anni 1879-81 e che si concluse con una disfatta militare.

Infatti, il Perù perse la guerra e fu invaso dall’esercito cileno che occupò Lima e le principali città del paese fino al 1883. In linea di massima si può affermare che da quel momento poterono entrare in Perù solo gli immigrati che erano in grado di diventare imprenditori in poco tempo. Il ruolo esercitato nell’economia peruviana dagli italiani fu infatti prevalentemente quello di imprenditori indipendenti. Il caso peruviano inoltre è uno dei pochi al mondo in cui l’emigrazione italiana sia stata composta in maggioranza da emigranti provenienti da una sola regione d’Italia, la Liguria, per un periodo così lungo da giungere fino ai nostri giorni.

Ed è’ qui che inizia la nostra storia e cioè dell’incontro di Carlos Raffa Salazar con la redazione del Portale dei Lombardi nel Mondo, il quale ci ha scritto da Milano dove risiede e lavora:“ Salve, ci siamo sentiti al telefono per una ricerca di un mio antenato, Giuseppe Raffo Podesta. L’albero genealogico sarebbe il seguente: nato a Sestri Levante in data 1865, di padre Francesco Raffo, di madre Marina Podestà. Giuseppe aveva due fratelli Tommaso e Vittorio, in teoria anche loro di Sestri Levante, tutte e tre si trasferirono in Perù, ma Giuseppe dopo un breve o lungo periodo a Lima Perù, parti verso il Costa Rica luogo in cui mori nel 1917 alla eta di 52 anni.

La mia curiosità deriva dal fatto che ho trovato il nome del mio trisnonno Josè Raffo Podestà su una vostra pagina con a fianco il nome di Maria Zerri (di cui non ho nessun dato), allego la foto…”. Queste richieste che ci giungono non sono rare e sono quasi sempre molto difficili da soddisfare ma abbiamo deciso di aiutare Carlos nella sua ricerca, anche per capire questa sua necessità di ritrovare la propria storia, assieme alla sua famiglia che lo ha sempre sostenuto e che alla fine, lo ha portato a rimanere nel nostro paese.

In questa intervista condotta da Daniele Marconcini vi è una bella testimonianza di quanto forte sia l’identità italica che lega le giovani generazioni dei nostri discendenti all’estero al nostro paese attraverso i forti legami familiari che hanno consentito di tramandare le esperienze di vita dei propri avi:

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