Intervista a Quirino Martellini, promotore della “Biennale Internazionale dell’Etruria” e sui percorsi culturali e storici della civiltà etrusca

La convivialità dei banchetti, il ricorso a pratiche divinatorie, la condizione emancipata delle donne, la proprietà terriera, le piante della città basate sul cardo e decumano, elementi disparati di una medesima eredità, quella che deriva da uno dei popoli tra i più affascinanti: gli Etruschi. In questa intervista con Quirino Martellini, animatore ed organizzatore di eventi come la “Biennale Internazionale dell’Etruria” è stato ripercorso un itinerario che non finisce mai di sorprendere, partendo dalla Campania alla Roma etrusca passando per le città di Volterra, Tarquinia e Cerveteri per giungere sino all’Etruria padana spintasi sino Adria, Bologna e Mantova.

Una attività, quella di Martellini che ha ripercorso le strade della storia agli albori della storia italica quando fu decisiva l’influenza degli Etruschi sulla formazione e la grandezza di Roma sul loro mondo. Ma anche una panoramica sull’attività della società da lui fondata, soprattutto nel campo del turismo esperienziale. Attratto sin da giovane dalla vestigia e dalla storia di questo popolo, Qurino ha fondato vent’anni fa una società cooperativa senza fini di lucro, operante nella Provincia di Roma, che operava nel campo editoriale approdando nel 2004 nel mondo degli eventi con il progetto “Etruria”, intesa come produzioni artigianali e enogastronomiche nei territori della loro antica loro influenza, la borsa del turismo territoriale integrato con itinerari minori (che minori non sono comunque mai) con un grande impegno per arrivare finalmente, attraverso questa promozione territoriale, ad una utenza finale che ben si adatta al progetto nazionale sul Turismo di ritorno delle comunità italiane ed italiche all’estero.

Qui l’intervista:

https://youtu.be/syN0wmfNAOg

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