Intervista a Secondo Sabbioni sulla legislazione europea per la protezione dei dati personali

Il regolamento generale sulla protezione dei dati GDPR ,(General Data Protection Regulation) n. 2016/679 , è un regolamento dell’Unione europea in materia di trattamento dei dati personali e di privacy adottato il 27 aprile 2016, operativo a partire dal 25 maggio 2018.Con questo regolamento, la Commissione europea si è proposta come obiettivo quello di rafforzare la protezione dei dati personali di cittadini dell’Unione europea (UE) e dei residenti nell’UE, sia all’interno che all’esterno dei confini dell’UE, restituendo ai cittadini il controllo dei propri dati personali, semplificando il contesto normativo che riguarda gli affari internazionali, unificando e rendendo omogenea la normativa privacy dentro l’UE.

Il regolamento si applica al trattamento dei dati personali, ed al trattamento non automatizzato dei dati conservati in un “archivio” e si applica anche a imprese ed enti, organizzazioni in generale, con sede legale fuori dall’UE che trattano dati personali di residenti nell’Unione Europea e può’ riguardare qualunque dato personale: nomi, foto, indirizzi email, dettagli bancari, interventi su siti web di social network, informazioni mediche o indirizzi IP di computer”. Secondo Sabbioni, DPO (Data Protector Officer) del Parlamento Europeo dal 2012 è stato intervistato da Lombardi nel Mondo sugli effetti pratici della nuova normativa europea sulle attività quotidiane dei cittadini europei: dall’ ‘utilizzo dei motori di ricerca e dei social sino alla messaggistica.

Attività che creano dati che possono essere raccolti, analizzati e monetizzati da qualche parte o direttamente dalle Internet Company, spesso con il consenso inconsapevole di milioni utenti informatici o che scaricano applicazioni gratuite, Una nuova frontiera democratica del terzo millennio di cui bisogna avere consapevolezza anche in termini di libertà personale e dell’esercizio dei propri diritti civili, individuali e collettivi.

Qui l’intervista:

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