Haiti due anni dopo: l’impegno della Caritas italiana
in seguito alla colletta nazionale indetta dalla Conferenza Episcopale Italiana.
102 i progetti avviati in questi due anni a favore della popolazione locale, con un impegno di 13.929.446 euro (pari al 58,38% delle somme raccolte) tra progetti pluriennali, annuali, interventi ad hoc e microprogetti.
Nello specifico: 9 progetti di aiuti immediati, per un importo di 3.309.715 (tende, sostegno agli sfollati attraverso assistenza alimentare, igienico-sanitaria e psicologica nella primissima fase di emergenza); 11 progetti negli ambiti di animazione/formazione/istruzione per un importo di 915.013 euro; si tratta di programmi volti al sostegno delle attività scolastiche ed extrascolastiche presso le scuole primarie e secondarie e progetti di formazione per operatori e animatori pastorali, al fine di trasmettere tra e nella popolazione valori come la solidarietà e il bene comune.
E ancora: 21 progetti in ambito idrico/sanitario per un importo di 1.200.768 euro, prevalentemente per fronteggiare il colera, direttamente (fornitura di medicamenti e disinfettanti, purificazione delle acque) e indirettamente (costruzione strutture igienico–sanitarie, informazione e prevenzione dell’epidemia); 14 progetti nell’ambito ricostruzione per un importo di 4.821.613 euro: si tratta di programmi di ricostruzione di scuole volti a consentire il riavvio delle normali attività scolastiche ed extra-scolastiche.
Avviati anche 47 progetti nell’ambito socio-economico per un importo di 3.682.337 euro: sono programmi di microcredito ed economia solidale, per il ripristino delle attività produttive agricole e di allevamento per l’auto-sostegno alimentare e per il riavvio dell’attività economica.
Ad oggi, Caritas Italiana è presente ad Haiti con 3 operatori espatriati per dare continuità sia all’accompagnamento di Caritas Haiti e dei partner locali, sia al monitoraggio costante degli interventi. Nel corso dei due anni la presenza è stata costante.
Finora Caritas Italiana ha aiutato direttamente con i propri progetti oltre 48.000 persone (tra cui quasi 600 bambini) nell’ambito degli aiuti immediati; circa 24.000 persone nell’ambito della ricostruzione; oltre 36.000 persone nell’ambito socio–economico; oltre 10.000 persone nell’ambito idrico–sanitario; oltre 4.000 persone (di cui 1.900 bambini e giovani) nell’ambito animazione/formazione/istruzione.
Fonte: (aise)
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