La lombardia e l’identita’ Longobarda: intervento di Diego Scarbolo

Nel recente convegno organizzato da Lombardi nel Mondo in occasione della Festa dii Provaglio d’Iseo, Diego Scarbolo, fondatore di Longobardia, ha te nuto una relazione sull’identita’ longobarda del territorio.

I CORRIDOI GEOCULTURALI EUROPEI: LONGOBARDIA E CAROLINGIO

(UNA CULTURA NUOVA PER UNA SOCIETA’ NUOVA)

Diego Scarbolo, primo presidente della associazione Longibardia, motore primo della candidatura a Patrimonio Ereditario Culturale dell’Umanità UNESCO (poi ottenuto nel 2011) di Brescia assieme a Cividale del Friuli (UD)l’antica Forum Iulii che dara’ il nome Friuli, Castel Seprio (Va), Spoleto e Campello sul Clitunno (Pg), Benevento e Monte Sant’Angelo (Fg).

Illustra il Corridoio Geoculturale Europeo Longobardia, che ripercorre la migrazione longobarda “dalle acque scandinave sino alle acque mediterranee dello Ionio”.

E non dimentica il Corridoio Geoculturale Europeo Carolingio perche’, e va sempre ben ricordato e sottolineato, Carlo Magno “Re dei Franchi e dei Longobardi” tanto che volle posare, con tutte le fastore inerenti e conseguenti cerimonie, sulla sua testa l’impagabile splendore della Corona Ferrea di Teodolinda,  la cui ammiraizone e’ tuttora imperdibile nel magnifico Duomo di Monza.

Longobardi che non sono mai ritornati da dove erano partiti. Sono da oltre 1400 anni qui, in Italia, Siamo Noi.

Paolo Diacono nella sua “Storia dei Longobardi” (scritta nell’VIII-IX secolo), ricorda il gran numero di nobili longobardi a Bresciae innegabile e’ la importante presenza anche in tutta la provincia (pensiamo a Leno, Gussago, Sirmione ecc. ed anche Pralboino con la sua leggenda sul primo Re Longobardo…) ed ancora i Re Longobardi bresciani Rotari, Desiderio, e cosi’ tutto il patrimonio ereditario culturale Longobardo si sacralizza nel riconoscimento anche di Brescia Longobarda a Patrimonio Ereditario Culturale dell’Umanità tutta – UNESCO.

Tutti i lombardi del mondo sono la prova delle nostre profonde ultramillenarie radicidisangue, scritto tutto attaccato (le radici sono patrimonio del regno vegetale).

Siamo in “FranciaCorta” ineludibile vederla, sentirla, gustarla ed assaporarla come “parola”, come “concetto” e come “esperienza di vita”.

L’esperienza di vita ci dice del tempo immemorabile del suo uso nella lingua dei bresciani e le sue due parole di cui e’ composta chiariscono -DA SEMPRE- la parola “Piccola e Francia” e leggenda vuole che Carlo Magno come nuovo Re dei longobardi sia stato così omaggiato dalla comunita’ bresciana dei nobili longobardi.

Significa che tutti i Lombardi del mondo, nessunoo escluso, hanno, anche per questo, una storia ultramillenaria di rapporti, di relazioni, di scambi con l’Europa tutta. Rapporti e relazioni tra giovani e diversamente giovani che sono da “coltivare” e da “curare” con apertura di cuore e soprattutto da valorizzare con tutte le loro “ragioni di esistere” cosi’ come bene scrisse Goethe nel suo Viaggio in Italia, davanti al Ponte delle torri della bella citta’ Longobarda di Spoleto (Pg), oggi insieme a Brescia sito Longobardo Unesco.

 

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