La Rotta di Enea

La Rotta di Enea, tra passato e futuro,

un simbolo di unione culturale fra le sponde del Mediterraneo.

Alessandro Verdoliva – per Lombardi nel Mondo – 14 dicembre 2022

Mercoledì 14 dicembre 2022 si è inaugurato presso il Tempio di Romolo al Foro Romano Il Viaggio di Enea, da Troia a Roma; ciclo di manifestazioni che avrà termine il 10 aprile 2023. Un evento di grande spessore culturale patrocinato dall’Associazione Rotta di Enea, presieduta dall’architetto Giovanni Cafiero, l’intervento del quale ha aperto i lavori alla presenza dell’ambasciatore di Turchia a Roma, sua eccellenza Ömer Gücük.

Il mito di Enea, cantato da Virgilio nell’Eneide, ha pervaso profondamente la cultura europea. Abbandonata Troia, distrutta dai greci Achei, l’eroe lascia la sua terra e intraprende un lungo viaggio verso Occidente per raggiungere la nuova patria per i Troiani superstiti, fondando Lavinium, che poi attraverso Alba Longa ha originato la stirpe che ha dato vita al mito fondativo di Roma: Romolo, fondatore dell’urbe e suo primo Rex. Enea impersona i valori della tradizione romana: la lealtà, il senso di appartenenza alla collettività, il rispetto per la famiglia, per lo Stato e per gli dèi. Oggi la figura del principe Troiano Enea rappresenta l’emblema dell’incontro possibile fra culture diverse e della speranza nel futuro.

Il fatto che la civiltà romana sia stata fondata da un profugo dà il senso imperiale della vicenda e di come una civiltà così maestosa possa aver avuto origini umili e interculturali deve imporci una riflessione. Lo stesso concetto di cittadinanza romana, fortemente impregnata dei princìpi imperiali, trae la propria legittimità da queste basilari constatazioni valoriali che, mitologiche o meno, hanno avuto effetto reale sulla costruzione della narrazione e della percezione della più grande civiltà del Mediterraneo.

Frutto di anni di lavoro, la mostra rappresenta l’inizio di un importante progetto di divulgazione culturale volto alla valorizzazione del territorio laziale, ma soprattutto alla valorizzazione degli aspetti archeologici e culturali che tale viaggio, fra mito e realtà, fra passato e futuro, può rappresentare. Il Consiglio d’Europa ha riconosciuto ufficialmente La Rotta di Enea come il 45esimo itinerario culturale europeo. Il tragitto ripercorre il cammino di Enea, dalle coste di Troia, nell’attuale Turchia, fino alle porte di Roma. Il 26 gennaio scorso si è svolta all’interno del Parco archeologico del Colosseo la cerimonia di premiazione e la consegna delle targhe di riconoscimento ai rappresentanti dei paesi coinvolti nel progetto. Un riconoscimento importante per la Turchia e che risponde alla presenza di più criteri e contenuti culturali, a cominciare dal coinvolgimento di più paesi volti a rafforzarne la comune identità.

L’esposizione, curata da Alfonsina Russo, direttrice del Parco archeologico del Colosseo, da Roberta Alteri, Nicoletta Cassieri, Daniela Fortuna e Sandra Gatti, sarà visitabile dal 15 dicembre 2022 presso il Tempio di Romolo al Foro Romano. Il progetto, come sostiene il presidente Cafiero, promuove «le comuni radici europee, che si sono formate attraverso i viaggi e gli scambi  nel Mediterraneo antico, testimoniate dai magnifici reperti esposti nella mostra, e rappresenta una missione fondamentale della nostra Associazione. La Raccomandazione del Parlamento Europeo alla Commissione del settembre 2022 per una nuova Agenda per il Mediterraneo citando la Rotta di Enea, riconosce il valore del nostro itinerario come ponte e infrastruttura culturale. Un valore che il Parco archeologico del Colosseo ha sin da subito abbracciato, nella comune convinzione dell’importante ruolo che la cultura può svolgere nella società e nelle relazioni internazionali».

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