Péricles Gasparini Alves presenta il suo nuovo libro in cui racconta le sue origini modenesi-mantovane — Lombardi nel Mondo

Péricles Gasparini Alves presenta il suo nuovo libro in cui racconta le sue origini modenesi-mantovane

L’illustre brasiliano, Direttore dell’UNODA (Chief of the United Nations Office for Disarmament Affairs) a Vienna, racconta nel suo nuovo libro, frutto di una ricerca, le sue origini italiane da parte del ramo familiare materno.

Relazione 12 settembre 2015Magnavacallo (di Lino Rezzaghi, ricercatore storico di Poggio Rusco, che nel 2015 ha ricevuto l’Onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica italiana a seguito della sua preziosa attività di ricerca archivistica e storica)


“Ringrazio Péricles per avermi coinvolto in questa avventura. Circa due anni fa sono stato contattato dall’amico Gabriele Zaniboni, alla ricerca delle origini di una famiglia partita per il Brasile, come tante, alla fine dell’Ottocento.

Molti dei discendenti originari di queste terre sono incuriositi dalla conoscenza della storia passata della propria famiglia, Péricles è uno di questi. Storie comuni di miseria, ma anche di coraggio, come partire per un mondo sconosciuto alla ricerca di una vita migliore.

Péricles è figlio di Aparecida Gasparini, i cui genitori sono entrambi di origine italiana: Joao Grosio e Thereza Pozzetti. I genitori di nonna Thereza: Fioravante Pozzetti e Itala Reggiani partirono per il Brasile con la nave Las Palmas il primo novembre 1891.

Un mese prima della partenza si sposarono a Poggio Rusco, per ufficializzare la loro relazione.
Anche gli altri fratelli di Fioravante lo seguirono: Giacinto il giorno 8 maggio 1893 con il vapore Romolo e Giuseppe parti per San Paolo nel 1897.

I Pozzetti (Domenico e Giovanni) tra il Settecento ed i primi dell’Ottocento vivevano tra Vallalta e San Possidono. Era una famiglia di contadini e bifolchi, che si spostava periodicamente di corte in corte alla ricerca di lavoro per tutta la famiglia, perché in passato l’essere uniti era una cosa importante e creava maggiori possibilità d’impiego.

Giovanni (vedovo, figlio di Domenico e Santa Sarzenti) il 12 agosto 1801 sposò Anna Vaccari (anch’essa vedova, nata a Vallalta da Sante e Caterina Benatti). I loro figli Egidio (1802), Giacinto (1806) e Luigi (1809) sono nati tra Fossa e San Possidonio.

Giacinto sposò a Concordia Maria Pongiluppi il 18 febbraio 1830, dei loro figli Fedele (1832) è nato a S. Giustina, Giovanni (1840) e Domenico (1848) sono nati a Quarantoli, mentre Maria (1853) è nata a Poggio Rusco.

Perciò si può certamente dedurre che la famiglia Pozzetti giunse a Poggio Rusco verso il 1850.

Nel 1862 troviamo Fedele, vedovo di Regina Tabarelli, a Magnacavallo e poi il 5 febbraio 1863 il suo matrimonio con Carolina Bassoli. Il loro primo figlio Fioravante nacque a Magnacavallo il 18 settembre 1864. Gli altri figli della coppia nacquero a Poggio Rusco al Carrobbio e all’Avia. Dopo il 1880 troviamo la famiglia alla Montata di Poggio Rusco dove nacque l’ultimo figlio di Fedele, Guglielmo (nel 1884) e dove vivevano Fioravante ed i fratelli al tempo della partenza per il Brasile.

La bisnonna Itala Reggiani, moglie di Fioravante Pozzetti, era la figlia più piccola di Pietro e Teresa Sacchi, nacque a Bondanello, i genitori erano originari di San Giovanni Dosso, dove si sposarono (nel 1853) e dove nacquero i figli più grandi. Verso il 1875 si trasferirono a Poggio Rusco.

Questa è la sintesi di una ricerca famigliare, che per molti che mi chiedono aiuto, finisce qui.

Ma Péricles, e per questo lo apprezzo moltissimo, ha voluto conoscere anche le origini delle famiglie materne. In questi mesi ho scoperto di lui l’affetto per la madre, e la richiesta di conoscere anche le origini dei Reggiani e delle molte altre famiglie da cui proviene è un gesto d’amore per tutte quelle donne che hanno generato la sua discendenza.

Se i Pozzetti erano di origine modenese (Quarantoli, Mirandola, San Possidono, Concordia), e mantovane (Poggio Rusco e Magnacavallo) le loro mogli rappresentano tutto il nostro territorio.

Pietro Reggiani nacque nel 1820 a San Giovanni Dosso da Giovanni e Maria Teresa Besutti. La famiglia abitava nel piccolo paesino al confine col modenese sin dai primi del Settecento. La madre di Itala, Teresa Sacchi, proveniva da una famiglia originaria di Schivenoglia. la famiglia di Carolina Bassoli moglie di Fedele Pozzetti, proveniva da San Giacomo delle Segnate, stabilitasi a Poggio Rusco ai primi dell’Ottocento, e così via.

I cognomi raccolti in questa ricerca sono tra i più diffusi nei nostri paesi: dagli emiliani Benatti, Bonomi, Reggiani, Vaccari e Pongiluppi, ai lombardi: Bassoli, Sacchi, Canossa, Besutti, Zanelli, Gavioli, Cappi, Borsari, Pradella, Volponi, Martinelli, Boccaletti, Pinotti, Baraldi, Magnani, Ferrari, Gorni, Morselli, Righi, Baroni, Buttafochi, Lanzoni, Pavesi e Soglieri.

Ho voluto citare tutti i cognomi da cui Péricles discende, proprio per dimostrare quanto ci tenga ad ognuno di questi con immenso affetto materno.

Si può certo dire che Péricles,  ed i suoi cugini diretti presenti qui questa sera: Cérlia Regina e Paulo Gasparino sono figli di questa terra.


Note in quarta di copertina
: “Questo libro racconta la storia di Péricles Gasparini Alves, un uomo di nazionalità brasiliana che ha condotto una ricerca di identità per riuscire a conoscere chi fossero i bisnonni materni e paterni della madre, e soprattutto da che parte dell’Italia provenissero. La storia di Péricles è strettamente relazionata a quella di suo fratello, di sua sorella, dei suoi zii e cugini: è la biografia di tutta la famiglia Gasparini. Appartiene a tutti loro, corrisponde al loro dolore, così come alla loro gioia. È una sorta di destino condiviso.

Questi scritti possono essere considerati un’autobiografia, Péricles spiega i motivi per cui egli non conosceva nulla a proposito della famiglia della madre e di come nacque in lui il forte desiderio di conoscere la loro vita: la migrazione verso le piantagioni di caffè nello Stato di San Paolo (Brasile) negli ultimi anni del 1800 e la scomparsa dalla memoria collettiva della famiglia, di undici figli, della famiglia Gasparini, così come di altri parenti.

Provando a identificare il luogo di origine, e dove fossero vissuti per circa un secolo, fu una sfida spaventosa per Péricles. La sua storia documenta di quanto sia stato difficile conseguire qualche risultato concreto per soddisfare il desidero di conoscere le sue origini materne, i suoi cugini in Brasile e, con un po’ di fortuna, qualche parente ancora in vita in Italia.

Al di là dell’Oceano” è un racconto di grande spessore umano, che mescola atti di coraggio, determinazione, indecisione, errori e tragici incidenti, a momenti di fortuna, incontri con persone giuste nel momento giusto, che hanno aiutato Péricles nella sua personale missione esistenziale.

Un elemento curioso che caratterizza questa narrazione è il fatto che il lettore si identificherà in molti degli episodi che Péricles racconta a proposito della propria vita. La maggior parte delle situazioni potrebbero essere estrapolate dalla storia e potrebbero dare al lettore una lezione importante.

Piangerete leggendo alcuni episodi, e riderete scorrendone altri. Certamente le sue parole vi faranno riflettere sulle vostre scelte di vita. È una vera biografia, una storia per tutti noi. Tutte le esistenze sono differenti, ma tutte si basano su piccole similarità che le uniscono: siamo tutti esseri umani che vivono in un villaggio globale.”

Il libro è attualmente acquistabile in lingua inglese; prossimamente disponibile in italiano e portoghese .

Edito da:

Grupo Grosio (Lima – New York – Vienna) pericles@ggrosio.com

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