«C’e una raccomandazione positiva per la sua iscrizione da parte del Comitato», dice Cecile Duvelle, a capo della sezione del patrimonio immateriale, a margine della conferenza stampa di presentazione della sessione che si terrà dal 3 al 7 dicembre. E precisa: «Nessuna candidatura ha per conseguenza di avere finanziamenti, tuttavia può esserci una domanda di assistenza finanziaria ma non è il caso dell’Italia che fa parte dei paesi ricchi, e non di quelli considerati in via di sviluppo, i soli che, eventualmente, potrebbero godere dell’assistenza finanziaria. Per i paesi cosiddetti ricchi, è responsabilità dei governi destinare abbastanza fondi alla cultura».
L’eventuale iscrizione al patrimonio immateriale dell’Unesco della liuteria di Cremona – in questa città è nato il violino più di 400 anni fa, con maestri del calibro di Stradivari, Amati e Guarnieri, e perpetua con orgoglio una grande tradizione liutaria – prosegue la Duvelle, «conferirà ancora più visibilità a questa disciplina e darà forse voglia all’Italia di dedicare più mezzi alla tutela di questa pratica che si ritene essere così importante per gli abitanti di Cremona».
La candidatura aveva ricevuto pieno appoggio dal Consiglio regionale della Lombardia, che aveva approvato all’unanimità una mozione bipartisan sottoscritta da Lega, Pdl e Pd.
«Parlare del distretto della liuteria cremonese – aveva commentato la prima firmataria Luciana Ruffinelli, che è la presidente della commissione Cultura – non vuol dire solo sottolineare un’eccellenza culturale e museale, ma anche evidenziare come botteghe, mestieri e profesisoni legate alla liuteria siano un elemento strategico e fondamentale per l’economia della città».
La tradizione della liuteria è tramandata da circa 150 botteghe sparse sul territorio. La Provincia di Cremona ha chiesto alla Regione che questo patrimonio abbia anche un riconoscimento istituzionale, sia sostenuto con l’istituzione di un laboratorio per il restauro di strumenti antichi e venga difeso dalle imitazioni.
fonte: la provincia di cremona