Regione Lombardia incontra l’Europa — Lombardi nel Mondo

Regione Lombardia incontra l’Europa

Esposte le linee-guida dell’UE ai membri della Commissione Bilancio e Programmazione della Regione, incaricata di elaborare un piano di azioni in armonia all’operato di Bruxelles.

Mari, monti e campagna. E su questi ambiti che il Consiglio Regionale dell Lombardia intende collaborare con l’Unione Europea nel corso del primo semestre del 2012. A dichiararlo sono stati i consiglieri che hanno partecipato alla Commissione Bilancio e programmazione di mercoledì, primo di Febbraio, in una seduta dedicata all’esposizione delle linea guida di Bruxelles.

Come dichiarato dal rappresentante alla Commissione Europea, Matteo Fornara, per l’UE il 2012 è un anno delicato, non solo per via della crisi dell’euro, ma anche per le imminenti scadenze a cui Bruxelles deve fare fronte: in primis, quella inerente la chiusura delle trattative per il bilancio comunitario 2014-2020.

Come illustrato alla Commissione, l’agenda dell’Unione Europea è stata concepita secondo quattro priorità. La prima è la stabilità, ottenibile con interventi per la coesione sociale, il varo di fondo salvatati, l’approvazione di una tassa sulle traslazioni e la soluzione della questione degli Eurobond.   Secondo grande obiettivo è la crescita, su cui il rappresentante della Commissione Europea ha posto grande attenzione. Tra le misure in cantiere figurano riforme a favore della piccola e media impresa, della crescita sostenibile, dell’accesso al credito agevolato, semplificazioni interne al mercato unico, liberalizzazione dei settori ferroviari, energetici e dei trasporti su strada, introduzione di test di competitività precedenti alla firma di accordi, legislazione particolare per il turismo.   “L’Europa ha un importante ruolo da ricoprire nel Mondo – ha dichiarato Fornara, illustrando il terzo punto dell’agenda dell’Unione Europea – sono in programma accordi commerciali con Giappone ed India, e sugli investimenti con la Cina. La presidenza di turno UE di Cipro [successiva a quella della Danimarca, in vigore durante questo semestre] raffredderà il discorso dell’ingresso della Turchia, ma l’allargamento, dopo l’ammissione della Croazia, procederà nella direzione degli altri Stati dei Balcani”.   “Sono in programma iniziative per facilitare la transizione democratica dei Paesi arabi del Mediterraneo – ha continuato Fornara nel suo exposé – e la continuazione delle politiche di partenariato pubblico e privato già in essere”.

Ultimo punto, ma non meno importante, è quello sul negoziato per il Bilancio UE 2014-2020. Secondo le previsioni, i maggiori capitoli di spesa resteranno la Politica Agricola Comune – PAC – quella di Coesione, e quella per lo sviluppo rurale. Inoltre, Fornara ha anticipato la decisione di Bruxelles di riclassificare le regioni del Vecchio Continente in sole tre classi: poco sviluppate, di transizione, e molto sviluppate – categoria di cui farà parte la Lombardia.   Infine, il bilancio prevederà incentivi per la decarbonizzazione, l’integrazione sociale, progetti internazionali di studio – Erasmus, Erasmus Mundus e Leonardo – miglioramento di trasporti e telecomunicazioni, finanziamento a gettito IVA e tassazione delle rendite finanziarie.

“3/4 delle decisioni prese dal governo italiano sono legate all’Europa – ha dichiarato Paolo Valentini Puccitelli, del Popolo delle Libertà – ma mi meraviglio di come non vi sia una cinghia di collegamento tra Regione Lombardia e Bruxelles. La PAC ci ha fortemente penalizzato, in quanto concede finanziamenti in base alle aree coltivate, e non alla qualità dei prodotti agricoli, su cui l’Italia eccelle”.   “Per quanto riguarda la pesca poi – ha continuato l’esponente PDL – la legislazione europea non considera le acque interne, di cui la Lombardia è ricca. A mio avviso – ha concluso – la Regione dovrebbe attivarsi per tutelare le nostre campagne,i nostri fiumi e i nostri laghi. Possibilmente, con una maggiore presenza in Europa”.

 

Opinione condivisa da Carlo Spreafico del Partito Democratico della Lombardia, il quale, dopo avere illustrato l’importanza di rapporti più stretti con Bruxelles – soprattutto in vista della duegiorni lombarda nella capitale belga, in programma i prossimi 27 e 28 Marzo – ha evidenziato come, nello scorso anno, il lavoro prodotto dal Consiglio Regionale in materia di cooperazione con l’UE sia stato buono, seppur migliorabile. Inoltre, Spreafico ha dichiarato di rilievo la politica sull’area a scavalco del territorio alpino: l’economia di montagna –  che ricopre un’ampia fetta della produttività della Lombardia – assorbe molte energie, ma non è mai stata oggetto di direttive europee.   Infine, l’esponente PD ha rilevato la necessità di impiegare i 100 mila euro stanziati dal Consiglio per implementare le relazioni sull’asse Milano-Bruxelles, nell’ottica di un rapporto con l’UE da giudicare non più come mera consulenza sul bilancio, bensì come investimento per l’ottimizzazione della macchina burocratica lombarda.

 

Matteo Cazzulani

6.2.2012

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