Il Festival Pianistico compie 50 anni con Battiato — Lombardi nel Mondo

Il Festival Pianistico compie 50 anni con Battiato

BRESCIA – dal 28 aprile al 12 giugno 2013

Da Michelangeli a Sokolov: cinquant’anni con i grandi del pianoforte». Così recita il titolo del prossimo Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo (qui dal 28 aprile al 12 giugno 2013), edizione che celebrerà il prestigioso traguardo dei 50 anni di vita. Una vera festa della musica, nonostante la crisi, con protagonisti di primo piano a livello mondiale, come il celebre direttore Antonio Pappano (nella foto) alla testa della London Symphony Orchestra, o il compositore polacco Krzysztof Penderecki, o i giovanissimi astri della tastiera Daniil Trifonov e Jan Lisiecki. Né mancheranno gli artisti più cari al pubblico del Festival degli ultimi anni: da Sokolov a Lonquich, da Radu Lupu a Uto Ughi, da Yuja Wang al maestro Umberto Benedetti Michelangeli che dirigerà la Nona Sinfonia di Beethoven nel concerto inaugurale.

In cartellone anche una presenza che molti giudicheranno sorprendente: quella di Franco Battiato. In realtà bisogna ricordare che il musicista e cantautore siciliano aveva già fatto tappa al Festival negli anni 1977 e 1978, risultando anche fra i premiati del primo Concorso di composizione «Karlheinz Stock-hausen» con un brano pianistico dal titolo «L’Egitto prima delle sabbie».

Il programma preliminare del Festival è stato illustrato ieri mattina, al teatro Grande, dal direttore artistico Pier Carlo Orizio. «Per la 50.ma edizione – ha detto Orizio – il Festival guarderà essenzialmente alla sua storia. Una storia molto rilevante, se consideriamo che nell’albo d’oro figurano pianisti quali Benedetti Michelangeli, Arrau, Richter, Magaloff, Cziffra, Pollini e orchestre come i Berliner e i Wiener Philharmoniker». Dunque un Festival riassuntivo, che da un lato onorerà i virtuosi della tastiera più frequentemente ospiti della rassegna (Sokolov, Lonquich, Lupu, la cinese Wang «lanciata dal Festival quando non era ancora una celebrità»), dall’altro, sulla scia delle ultime edizioni, proseguirà con la valorizzazione di musiche di maestri contemporanei. «Autori come Penderecki e Pärt – ha puntualizzato Orizio – non scrivono “contro” il pubblico, ma “per” il pubblico. Nel 2007, quando il Festival venne dedicato a Pärt, abbiamo registrato un incremento di spettatori, ribaltando il pregiudizio secondo cui la musica contemporanea si rivolgerebbe a una minuscola nicchia».

E che ne sarà degli ingombranti anniversari musicali del 2013, con Verdi, Wagner, Poulenc, Mascagni e molti altri? «Li eviteremo accuratamente – dichiara il direttore artistico -. Penseremo invece ai nostri cinquant’anni come un punto conclusivo e come un nuovo punto di partenza».

fonte: il giornale di brescia

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