I golosi fanno piazza pulita di salame cotto e grèpole — Lombardi nel Mondo
I golosi fanno piazza pulita di salame cotto e grèpole
QUINZANO D’OGLIO – Gli organizzatori hanno distribuito sessanta chili di insaccato Trasformati anche sei quintali di guanciale. E non è mancato il dolce
La tiepida giornata d’autunno ha richiamato ieri a Quinzano d’Oglio una gran folla di visitatori e buongustai, intervenuti alla decima edizione della «Sagretta del salame cotto e della grèpola». NEL POMERIGGIO, mentre nell’aria si mescolavano gli aromi inebrianti di salame, grèpole, caldarroste, vin brulé, piazza Garibaldi, cuore della manifestazione, è stata invasa da un serpentone che si è snodato anche davanti agli stand di via Cavour, allietata dalla musica jazz di Gilda e Luca, di via Martiri della Libertà e di piazza Aldo Moro, dove il Gruppo Traditional Folk ha fatto rivivere la vita delle mondine ed ha allestito una mini risaia, trapiantandovi le piantine di riso fatte germogliare in casa dalle massaie del gruppo. Su un lato della piazza sono state esposte in bacheca le fotografie delle ragazze e delle spose di Quinzano che, fino alla fine degli anni ’50, partivano verso le risaie di Pavia e Novara. Nel palazzo del municipio regnava invece il profumo di 24 «Torte alla frutta», che hanno partecipato al concorso culinario «Buonissimo Quinzano». La giuria presieduta da Nicola Zanetti, pasticciere di Verolavecchia, assistito da Luigina Soldi, presidente della Commissione De.c.o., e da Alessandro Streparava di Artebianca di Brescia, ha assegnato il primo premio a Enrica Sbolli, seguita nell’ordine da Silvia Moretti e Katia Scarlino. Poi il pubblico con l’acquolina in bocca, stretto nel salone al piano terra del municipio, ha potuto godere di quel ben di Dio. Ma è stata di gran lunga più imponente la fila per l’assaggio del tipico salame cotto, insaccato dalla macelleria «Luigi Bonali e Figli». I piatti colmi di salame e grèpole sono andati a ruba. In un baleno sono stati distribuiti 60 kg di salame e le grépole ottenute dalla cottura di 6 quintali di guanciale. «Diversamente dai ciccioli, grossi e morbidi, ricavati dal grasso del maiale – spiega il sindaco Andrea Soregaroli -, le grèpole sono ricavate dal sottogola, contengono una parte muscolare di carne, sono croccanti e di pezzatura più piccola». Il sindaco non nasconde l’entusiasmo per la buona riuscita della Sagretta ’13, in barba alla decisione della Provincia di considerare ex De.c.o. i prodotti tipici comunali, per riunirli nel marchio Made in Brescia. Fonte: Bresciaoggi
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