Ma che tedesco! Mario Monti è figlio di un “lujanense”

di Jorge Garrappa

L’ex Commissario della UE – dall’immagine di “tedesco” – che dopo il crollo di Silvio Berlusconi è diventato responsabile dell’architettura del nuovo governo di unità in Italia, è figlio del “lujanense” Giovanni Monti e nipote di uno dei fondatori della famosa birreria Casa Monti.

Lujan è una città distante 60 chilometri dalla Capitale dello Stato, Buenos Aires.

La basilica di Lujan in Argentina
Il santuario della Madonna di Lujan, in Argentina

Elisabetta Piqué, corrispondente del giornale La Nacion, ha avuto la possibilità di intervistare il Neopremier nel suo ufficio, dove un’immensa mappa del Río de la Plata è appesa sul muro.

Mauricio Lucca, uno dei proprietari della nota fabbrica di bibite Casa Monti è cugino di secondo grado del premier che ha spiegato: “uno dei cofondatori di Casa Monti fu Abramo Monti, nonno di Mario. Lui venne alla fine del XIX secolo assieme ai quattro fratelli”.

I cinque fratelli Monti: Abramo, Genesio, Battista, Antonio e Francisco, diedero origine al negozio famigliare, a quell’epoca chiamato Unión Italiana Monti Hermanos. La fabbrica di produzione e distribuzione di bibite come gazzose e liquori, poi passò alla famosa birra Quilmes, firmando il primo contratto di distribuzione dell’intero Paese.

Secondo il volume di Francesco Scardin, “Vita italiana nell’Argentina” del 1899, la “famosa birreria Monti”, fra l’Avenida Maipù e l’Avenida Cuyo, era un luogo di ritrovo notturno della gente che trascorreva le serate dopo l’Opera o il teatro San Martin o il Casinò di Buenos Aires e soprattutto di giornalisti che svelavano le anteprime dei giornali, racconta Il Sole 24 Ore.

“Abramo, ebbe un figlio: Giovanni, nato a Luján, il padre di Mario”, continua Lucca e consultato sulla data in cui Abramo decise rientrare in Italia, non ha dubita a dire che “fu nel 1907, quando Giovanni aveva circa quindici anni”.

Gli altri i suoi fratelli partirono per altre destinazioni. Di tutti e cinque solo uno continuò con il negozio di distribuzione di bevande.

La storia non finisce qui. Mario Monti stesso visita Luján negli anni ‘90: “tra l’altro, percorse la città scattando fotografie alla casa in cui era nato suo padre. Era venuto in Argentina invitato dall’Unión Industrial Argentina”, aggiunge Lucca. “Lui era molto rispettato per essere il Magnifico Rettore dell’Università Bocconi”, una delle istituzioni educative più note in Europa in materia di Scienze Economiche.

Noto anche come uomo serio, riservato e molto discreto, Monti, nato nel 1943 a Varese, Lombardia, si guadagnò l’apodo di “Supermario” per l’indipendenza e saldezza dimostrata durante la sua partecipazione come Commissario dell’Unione Europeo tra 1994 e 2004.

Come capo dell’area di sua competenza, dal 1999 lottò contro la monopolizzazione di unioni di aziende colossali, come la General Electric e l’Honeywell oppure la Schneider e la Legrand.

Anche Bill Gates, nel 2001, dovette pagare una multa -imposta alla Microsoft- di 497 milioni di euro, obbligando il gruppo a favorire la compatibilità dei loro prodotti.

Con la caduta del Cavaliere, il presidente Giorgio Napolitano, gli ha incaricato formare un governo di unità capace di portare avanti le profonde riforme richieste dalla UE. Senza dubbio tutta una sfida per il figlio del lujanense Giovanni Monti.

Ci auguriamo che la protezione della Madonna di Lujan e il sangue argentino, abituato alle successive e profonde crisi economiche, aiuti Mario Monti a raggiungere il traguardo desiderato da tutti gli italiani: la rinascita della Madre Patria vicina e lontana. In bocca al lupo Mario!!!

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