Milano, referendum: Maroni ad Arcore. Il leader di FI farà un videomessaggio — Lombardi nel Mondo

Milano, referendum: Maroni ad Arcore. Il leader di FI farà un videomessaggio

Parere di giuristi a Strasburgo : la decadenza dell’ex premier in linea con il diritto

Il presidente e il governatore. Martedì sera Roberto Maroni ha varcato i cancelli della Villa San Martino di Arcore, la residenza di Silvio Berlusconi, poco prima dell’ora di cena. L’idea era quella di convincere il fondatore di Forza Italia a un impegno più concreto di quello fin qui manifestato in vista del referendum sull’autonomia del 22 ottobre. L’ex premier avrebbe garantito: l’impegno c’è e a breve tutti potranno vederlo. Il governatore lombardo è stato ricevuto da un Berlusconi in forma smagliante che ha tenuto banco per tutta l’ora abbondante che è durato il faccia a faccia. Maroni ormai non sperava più che il capo azzurro potesse partecipare all’evento che Forza Italia sta organizzando per sabato prossimo a Milano. In effetti, Berlusconi ha allargato le braccia: venerdì sarà già a Ravello al matrimonio di Marianna, la sorella della compagna Francesca Pascale. E così, ha da tempo promesso la sua presenza anche agli Stati generali di Forza Italia al Sud, sabato a Ischia.

 

Il Cavaliere ha comunque garantito un suo video messaggio all’evento milanese, di cui ha letto al presidente lombardo alcuni passaggi. Inoltre, l’ex premier avrebbe dato disponibilità a partecipare in carne ed ossa a una nuova iniziativa referendaria nel capoluogo lombardo, a metà della prossima settimana. I due avrebbero parlato anche dello scenario venturo, entrambi convinti che il governo supererà il giro di boa del voto di fiducia sulla legge elettorale. Il che ha suggerito anche che le elezioni si svolgeranno con ogni probabilità già a marzo. Una buona notizia per Roberto Maroni: un election day con le politiche è sempre stato il suo primo obiettivo in vista della rielezione. Intanto, la Commissione di Venezia (un organo di costituzionalisti presso il Consiglio d’Europa) ha pubblicato il suo parere in vista dell’udienza del 22 novembre. Quella in cui la Corte europea dei diritti umani deciderà sul ricorso di Berlusconi contro la sua decadenza da parlamentare sulla base della legge Severino. Secondo i costituzionalisti, la procedura seguita nei confronti dell’ex premier sarebbe sostanzialmente in linea con i requisiti richiesti dal diritto.

di Marco Cremonesi, 11 Ottobre 2017 (FONTE milano.corriere.it)

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