Il voto delle minoranze nella campagna presidenziale americana — Lombardi nel Mondo

Il voto delle minoranze nella campagna presidenziale americana

Il partito repubblicano è generalmente identificato come il paladino degli elettori bianchi maschi, ma stupisce il fatto che diversi governatori e senatori di estrazione ispanica oppure femminile abbiano raggiunto posizioni di rilievo sotto la bandiera repubblicana

La convention repubblicana di Tampa, appena conclusasi, ha evidenziato una platea composta in apparenza da una maggioranza da rappresentanti bianchi, ma la situazione è un po’ diversa. Se è vero che gli elettori repubblicani sono soprattutto bianchi e che gli ispanici, gli afro americani, gli americani di origine italiana – quelli che votano almeno – preferiscono in larga misura il partito democratico, la realtà presenta interessanti sfaccettature.

Alla convention ha brillato la stella della governatrice dello stato del New Mexico, Susana Martinez che è stata affiancata dai senatori Ted Cruz, Texas e Marco Rubio, Florida. Per non parlare poi dell’attuale e popolarissimo governatore della Louisiana , Plyush “Bobby” Jindal, figlio di immigrati Punjabi. Segno che la politica del partito democratico, segnatamente legata alle classi più disagiate non è amata da tutti.

Romney ha pure avuto l’interessante sostegno di Ludmya “Mia” Bourdeau Love, sindaco di Saratoga Springs, Utah. Figlia di immigrati haitiani, poi convertitasi alla fede mormone, e prima sindaco afro americano dello Utah, Mia Love è candidata ufficiale per il un seggio al congresso americano con una piattaforma al tempo stesso conservatrice e innovativa, soprattutto nel rapporto tra i gruppi etnici.

In particolare, Marco Rubio, nato nel 1971 e americano origine cubana, è stato lungamente indicato come il possibile candidato da affiancare a Romney per la vice-presidenza. Rubio è infatti molto popolare, soprattutto in Florida, uno degli stati chiave delle future elezioni, per essere stato presidente della Camera -2006/2009 –  ed aver vinto il seggio di senatore nel 2009 battendo, contro tutte le previsioni, il democratico Meeks e l’ex- governatore della Florida, Charlie Christ.

Susana Martinez è nata in Texas da una famiglia di origini messicane proviene da una famiglia di origini messicane. Eletta procuratrice distrettuale nel 1996, è specializzata in tutto quanto riguarda la tutela dell’infanzia.  E’ governatrice del New Mexico dal 2010 quando vinse di stretta misura le primarie, sconfiggendo poi la vice-governatrice democratica Diane Denish in una tenzona per la prima volta tutta al femminile.

Nonostante le sue radici, il suo pensiero politico la vede contraria ai matrimoni gay, all’aborto, all’uso terapeutico della marijuana, all’emigrazione clandestina  e a favore della scuola privata

Il segnale per Obama è molto chiaro : non può essere certo del voto dei meno abbienti, delle minoranze etniche, religiose e civili. L’America è variegata e la differenza come sempre la fa chi va a votare e le statistiche affermano che i repubblicani sono più solerti dei democratici.

Ernesto R Milani

Ernesto.milani@gmail.com

1 settembre 2010

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