Eugenio Sangregorio a Mendoza per il suo progetto: Dall’Italia alle Ande — Lombardi nel Mondo

Eugenio Sangregorio a Mendoza per il suo progetto: Dall’Italia alle Ande

Il progetto, tra le altre iniziative prevede la costruzione di un complesso turistico, con hotel, appartamenti e bungalow su 1500 ettari di terreno a 2500 metri d’altezza sul lago di Potrorillos

MENDOZA – L’imprenditore Eugenio Sangregorio è tornato dalla città di Mendoza, dove si è recato, accompagnato dal conduttore del programma radio “Italia Tricolore”, Franco Arena, per presentare ad autorità del governo provinciale il suo progetto “Dall’Italia alle Ande”, che tra le altre iniziative prevede la costruzione di un complesso turistico, con hotel, appartamenti e bungalow su 1500 ettari di terreno a 2500 metri d’altezza sul lago di Potrorillos. Il complesso sarà realizzato, assicura Sangregorio, con imprenditori ed investitori italiani ed argentini nel rispetto dell’ambiente.

Sangregorio, al suo arrivo a Mendoza, è stato ricevuto dall’ing. Claudio Bravin, presidente della Federazione Friulana di Mendoza. Il 3 ottobre ha incontrato: il sindaco di Godoy Cruz, città limitrofa alla capitale provinciale, César Biffi, candidato all’incarico di governatore provinciale nelle prossime elezioni del 28 ottobre, il capo della Segretaria della Provincia, il vicesegretario dello Sport “Lic” Carlos La Terra, il capo della Segretaria per gli Investimenti e le attività produttive ed alcuni professori dell’Università di Cuyo (regione geografica che comprende: Mendoza, San Juan, San Luís). Dopo aver pranzato insieme nel noto ristorante La Marchigiana, si è intrattenuto con loro per parlargli dei suoi progetti ed interscambiare opinioni sul futuro politico e sociale della comunità italo argentina. L’imprenditore pensa che l’Argentina abbia bisogno di vendere le sue materie prime e l’Italia di esportare tecnologia. L’ideale sarebbe quindi che queste due necessità si incontrassero, per creare joint venture italo argentine e dare così valore aggiunto alle commodity argentine con la tecnologia italiana o come nel caso del suo progetto, per lo sviluppo del territorio. Per attrarre gli imprenditori o gli investitori ci vogliono però programmi concreti, seri, affidabili come il suo. Sangregorio pensa che i due paesi dovrebbero firmare accordi in molti campi, come la ricerca scientifica, la tecnologia, l’Università. Crede che bisognerebbe seguire questo cammino dinamico, teso a creare ricchezza e che dovremmo smetterla di chiedere assistenza all’Italia, per non gravare sulle tasche degli italiani. Il denaro necessario per aiutare i bisognosi si potrebbe ricavare proprio dagli accordi commerciali ed imprenditoriali. In procinto di costruire il complesso turistico, l’imprenditore si è reso conto che, in questa Argentina deindustrializzata, mancano operai specializzati: idraulici, falegnami, ebanisti e per formarli sta stringendo accordi con l’Università di Cuyo, che organizzerà corsi per insegnare i mestieri. Con l’appoggio del ministro dell’Educazione i corsi, coordinati dall’Università, si realizzeranno anche in alcune scuole superiori. Sempre riguardo alla costruzione del complesso turistico, ha detto che desidera impiegare operai italiani o italo argentini di cui farà richiesta nelle associazioni, che funzioneranno in questo modo come degli uffici di collocamento.

Parlando con il capo della Segreteria dello Sport, l’imprenditore italiano è venuto a sapere che non esistono programmi di interscambio tra la Provincia di Mendoza e l’Italia per la formazione e preparazione di atleti. Si è così impegnato ad attivarsi per promuovere gli interscambi e cercare il modo di far preparare i giovani talenti sportivi nel modo più consono, magari in Italia, mediante patti con club sportivi. Riferendosi alle associazioni ha affermato che fino ad ora, gli sembra che abbiano svolto molto bene il loro compito, ma nelle ultime decadi il mondo è cambiato, si è globalizzato, tecnologizzato ed anche le associazioni devono adeguarsi a questi cambiamenti.

Ha quindi dichiarato di seguire queste iniziative sia per amore verso l’Italia, sia per gratitudine nei confronti dell’Argentina che gli ha dato il modo di farsi una posizione. Ha anche suggerito che bisogna coinvolgere i politici, molti dei quali sono di origine italiana, far pressione sui vari governi provinciali ed anche su quello nazionale per ottenere maggiori riconoscimenti dell’apporto della cultura italiana al progresso dell’Argentina. Ha poi invitato i presenti ad unirsi all’Unione Sudamericana Emigrati Italiani (Usei), fondata da lui, per creare un polo, apartitico, basato sui valori umani e con la mira posta sulla realizzazione di progetti concreti per cercare di dare una risposta alle esigenze dei giovani e della gente.

Al pomeriggio ha incontrato imprenditori della costruzione, immobiliaristi di Mendoza. Di sera è stato invitato a cena dal console generale di Mendoza, Tommaso Sansone. C’erano anche l’ing. Claudio Bravin e Franco Arena. Interessati dalla conversazione si sono uniti al gruppo alcuni imprenditori italiani seduti ad una tavola accanto. Eugenio Sangregorio ha portato a Mendoza proposte concrete ed ha riscosso tanto successo, che lo hanno invitato a partecipare alla grande riunione dei friulani di Cuyo, che sta organizzando l’ing. Claudio Bravin per il 4 novembre, in occasione della visita di una delegazione del Friuli. Lo accompagnerà Franco Arena e per l’occasione il programma Italia Tricolore verrà trasmesso in diretta da Mendoza, con la partecipazione del neo governatore e delle nuove autorità. (edda cinarelli\aise)

 

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