Sulle tracce del Ministro Juan Pistarini — Lombardi nel Mondo

Sulle tracce del Ministro Juan Pistarini

Gli argentini sono molto abituati a chiamare l’Aeroporto Internazionale di Buenos Aires: Ezeiza. I turisti invece, sono informati dai comandanti degli aerei, che stanno per atterrare all’Aeroporto “Ministro Pistarini”della Capitale dello Stato argentino.

 

Chi è Juan Pistarini?
Secondo le biografie consultate, nacque il 23 dicembre 1882 a Victorica, Provincia di La Pampa, da una famiglia italiana.
La necessità di approfondire la ricerca mi ha fatto prendere contatto con Laura Pistarini, giovane nipote di Pascual Pistarini.
Dalla sua gentile disponibilità ho appreso che, il suo bisnonno Carlo Pistarini era nato a Castellazzo Bormida, un piccolo paese in Provincia di Alessandria (Piemonte) mentre Lucia Pedemonte era originaria della città di Genova, in Liguria.
Carlo sposa Lucia in Italia e recatisi in Argentina, ebbero dieci figli: Reyes Carlos Bartolome (1881), Juan (1882) coniugato con Maria Luisa Frogone (detta Muti o Tota); Reyes (1884), sposato con Elvira Eduarda Marchioni; Amalia (1887) coniugata con Tulio Benedetti; Carlos (1889) sposato con Lucia Passicot; Luis (1897), Pascual (1915) coniugato con Eugenia Ludueña (nonni di Laura); Maria Rosa, sposata con Angel Candido Puente; Angel e Luis Bernabe, coniuge di Edelmira Ferguson.
Carlo e la moglie si recano a Rio Cuarto, seconda città della Provincia di Cordoba, in cui svolgono l’attività commerciale.
Secondo il Censimento di popolazione del 1895, proprio in quell’anno, Carlo ne aveva quarantacinque e Lucia quarantaquattro anni. Da quel registro sorge pure che avevano dieci figli e ventuno anni di matrimonio, ciò permette supporre che si sarebbero sposati nel 1874.
Ai diciassette anni, Juan Pistarini inizia la carriera militare presso il Colegio Militar de la Nacion e poi è destinato a un’unità di zappatori e comunicazioni.
Nel 1921, già promosso Maggiore, insieme ad altri ufficiali di nota fa parte della loggia Centro General San Martin, disciolta nel 1928.
In Europa si laurea ingegnere civile e al ritorno frequenta la Scuola Superiore Tecnica e la Scuola di Guerra, ottenendo la laurea come ingegnere militare e il grado di ufficiale di Stato Maggiore.
Nel 1930, il Presidente José Felix Uriburu lo manda come aggiunto militare in Europa, la cui missione è l’acquisto di armamento in Germania. La sua conoscenza della lingua tedesca è molto utile.
Quegli anni all’estero gli danno un’enorme esperienza. Per queste sue attività all’estero è distinto Comandante della Legione d’onore della Repubblica francese, decorato con l’Ordine del Golden Adler con le Foglie di Rovere, la Croce di Ferro di 1ª Classe del III Reich e l’Ordine di Grande Commendatore di San Gregorio Magno consegnata da Papa Pio XII in Vaticano.
Tra 1932 e 1940 accompagna a Peròn in Italia e all’inizio del secondo conflitto mondiale ritorna in Argentina per farsi carico della Direzione Generale Genio dell’Esercito.
Nel 1943 è promosso Comandante della più grande unita militare del Paese: Campo de Mayo. Sotto la sua guida fa piantare oltre 1.000.000 di alberi.
Nello stesso anno fa anche parte del GOU (Gruppo Opera e Unificazione or bene Gruppo Ufficiali Uniti) e partecipa al colpo di stato del 4 giugno 1943.
Nel 1944, riprende il controllo del Ministero dei Lavori Pubblici, che conducesse durante la presidenza di Agustín P. Justo e dove maturò l’idea dell’aeroporto internazionale.
Il 15 gennaio 1944, un violento terremoto -di 7,8 gradi Ritcher–  devasta la città di San Juan, uccidendo circa 10.000 persone e lasciando metà della popolazione della provincia senza casa. Pistarini svolge un ruolo molto importante nella ricostruzione dopo il sisma.
Il 20 ottobre 1945, è eletto vicepresidente di fatto del Generale Edelmiro J. Farrell ritenendo la carica di Ministro dei Lavori Pubblici.
Dopo le elezioni del 24 febbraio 1946, in cui vince la formula Perón-Quijano, è mantenuto nel suo ministero e decide contrattare l’architetto Ernesto Vautier per progettare l’Avenida General Paz, anello di circonvallazione della Capitale Federale.
Pistarini contemporaneamente ordina il disegno e costruzione dei palazzi di Vialidad Nacional, Ministerio de Obras Públicas, Obras Sanitarias de la Nación (oggi Aguas Argentinas) e altre sedi degli organismi governativi nazionali.
Contemporáneamente spinge fortemente allo sviluppo della flotta fluviale, considerata all’epoca, la più importante del Sudamerica e quarta al mondo.
Ovviamente il gioiello di Pistarini è l’Aeroporto Internazionale di Ezeiza, l’autostrada di collegamento con la metropoli, il gruppo di abitati e la meravigliosa foresta circostante.
Nel 1947, arriva a Buenos Aires l’ingegnere tedesco Kurt Tank, il primo ad accettare l’offerta argentina -fatta da Pistarini– già stanco di sopportare gli agenti segreti alleati e rifiutare le proposte fatte da inglesi e sovietici.
Tank, ex capo della fabbrica Focke-Wulf Flugzeugbau -di Bremen– e disegnatore del famoso caccia con motore radiale Fw-190 (e la sua definitiva evoluzione da intercettazione d’alta quota Ta.152), porta da Copenhagen una valigia piena di microfilmIn Argentina realizzerà FMA I.Ae. 33 Pulqui II, un velivolo da caccia a reazione rimasto allo stadio prototipale a causa dei tagli di budget dovuti alla crisi economica del 1953.
A richiesta proprio di Kurt Tank, Pistarini viene promosso l’arrivo di altrettanti esperti tedeschi come il direttore della Fieseler, Karl Thaulau; l’ingegner Paul Klages, disegnatore dello IA-35 huanquero; Roth della Daimler-Benz; il pilota Behrens, ex direttore del Centro di Prove della Luftwaffe; Pabst, specialista in dinamica di materiali e tecniche di costruzione; Heintzzelmann, specialista in estatica; Bansemir e Mittelhuber; il modellista Rothkegel; i teorici Mathias e Wolf; lo specialista aeronautico Ruth e l’ingegner Rudolph Freyer.
Tra 1944 e 1952, Pistarini costruisce migliaia di chilometri di autostrade e modernizza il sistema viario secondo le nuove norme di guida all’americana, in vigore dal 6 giugno 1945.
Al comando del Ministero dei Lavori Pubblici, Pistarini fa costruire: 10.000 scuole, 1.017 istituti; la maggioranza delle caserme militari, alberghi sociali a San Luis, Paso de los Libres, Ushuaia e Bariloche tra l’altro. Complessi turistici sociali come Chapadmalal ed Embalse Rio Tercero, spazi di svago come quello sul lungofiume “porteñoCostanera Norte; quartieri a stile californiani come quelli dei sottoufficiali in Campo de Mayo e Saavedra, quartieri e monoblocchi popolari finanziati dal Banco Hipotecario, ecc.
Insomma, il Ministro Pistarini raggiunge il traguardo tanto desiderato da qualunque governo: chiudere il deficit di abitati che, in quel periodo, era di 650.000 case… a dire il vero, non poco.
Laura racconta che Juan usciva con una barca della Prefettura per pagare gli stipendi agli operai bloccati dagli allagamenti nelle isole del delta. Quest’aneddoto delinea con chiarezza la personalità del Ministro Pistarini.
Benché Perón abbia promesso mantenerlo nel suo secondo periodo, il colpo di stato fallito del 1951, costringe il Presidente a fare qualche cambiamento per cui l’Ing. Roberto M. Dupeyrón subentra Pistarini il 4 giugno 1952.
Dopo il Colpo di Stato del 1955, è detenuto e imprigionato nel famigerato e celebre Carcere della Fine del Mondo, a Ushuaia.
Per la fedeltà al regime di Peron le viene negata la pensione militare, la libera disposizione dei beni personali, la sua famiglia è perseguitata e lui sottomesso a ogni tipo di torture morali e indegnità.
Privato di assistenza medica il Generale Juan Pistarini muore a settantaquattro anni d’età all’Ospedale Militare di Ushuaia, il 29 maggio 1956.
Il vecchio soldato e imparagonabile patriota di origine italo-argentina -privato della libertà in seguito alla caduta di Peron– usci dalla prigione in una bara e gli fu anche negato il riposo eterno al Pantheon Militare.
Le sue spoglie comunque riposano nella Chiesa Nuestra Señora de Loreto a Embalse Rio Tercero, Provincia di Cordoba.

Del Prof. Arch. Jorge Garrappa Albani 08/02/2016

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