Miriam Giordano, promuove il Design Made in Italy in Spagna. — Lombardi nel Mondo

Miriam Giordano, promuove il Design Made in Italy in Spagna.

Vive a Barcellona da solo un anno, ma ha già lanciato sul mercato spagnolo due importanti marchi del Design italiani. Miriam Giordano è una professionista specializzata in Comunicazione interna ed esterna, in immagine aziendale, strategia creativa e marketing.

Vive a Barcellona da solo un anno, ma ha già lanciato sul mercato spagnolo due importanti marchi del Design italiani. Miriam Giordano è una professionista specializzata in Comunicazione interna ed esterna, in immagine aziendale, strategia creativa e marketing. In questa intervista ci racconta della sua esperienza come italiana in Spagna…”la Spagna mi ha dato molto ma soprattutto mi ha insegnato a essere creativa prima di tutto con me stessa,…una bella lezione che non dimenticherò.”

 

 

 

D – Da quanti anni vivi a Barcellona?

 

R – Ho compiuto un anno da poco!

 

 

 

D – Professione Comunicazione e relazioni esterne, di cosa ti occupi esattamente?

 

R – Mi occupo di strategie di comunicazione e promozione dell’immagine di un marchio o di un prodotto, relazione esterne con la stampa, con clienti e referenti chiave per il cliente. In due parole effettuo consulenze per il benessere aziendale, finalizzato all’ottimizzazione e incremento dei profitti. Lavoro come consulente freelance, collaboro con aziende di svariati settori merceologici, ricoprendo il ruolo di Direttore della Comunicazione, marketing manager o Art Director.

 

In questo momento sto lavorando al posizionamento e promozione di uno studio di architettura italiano  specializzato in Interior Design che ha aperto una seconda sede qui a Barcellona.

 

 

 

D – Perché hai scelto Barcellona?

 

R – In realtà é Lei che ha scelto me…é arrivata una proposta di lavoro legata al fatto che avevo fatto un corso di specializzazione in Desing a Barcellona qualche anni fa.

 

Devo dire che ci ho pensato prima di accettare, andare all’estero a lavorare é molto impegnativo, perché é un cambio di abitudini di vita e di relazioni, non solo di lavoro, ma ho accettato anche abbastanza in fretta…in fondo é un amore anche questo, era stato un amore a prima vista e come in tutte le relazioni ci si sceglie sempre in due.

 

 

 

D – Essere Italiano in Spagna ti ha permesso di rivalorizzare o riconsiderare la cultura italiana?

 

R – Credo che chi va all’estero per scelta e non perché costretto, un po’ cerca cose che non trovava nel proprio paese…allo stesso tempo io sono sempre stata orgogliosa di essere italiana, con tutti i pro e contro.

 

 

 

D – Il marchio Made in Italy trasmettere un messaggio positivo di affidabilità e qualità. Non solo, esso rimanda, nell’immaginario comune, ad un modo di vivere strettamente correlato alla cultura e alle tradizioni del nostro Paese.

 

Cosa significa per gli spagnoli possedere un prodotto italiano?

 

R – L’Italia vende all’estero uno stereotipo. Tuttavia devo dire che il consumatore spagnolo e’ ora più informato e attento a ciò che compra. Per aver successo, un prodotto Made in Italy può certamente veicolare il concetto di italianità, ma non basta. Direi che un prodotto italiano deve essere all’altezza della fama che lo precede, in tutti i sensi.

 

 

 

D – Cosa ti manca dell’Italia?

 

R – La bellezza. L’Italia e gli italiani la portano in ogni cosa, nel modo in cui fanno le cose, una bellezza che é difficile spiegare. La interpretiamo e la ricerchiamo anche senza accorgercene, anche nelle piccole cose e soprattutto nei dettagli.

 

D – Quali sono le relazioni che hai con gli italiani a Barcellona?

 

R – Per lavoro ne ho conosciuti e continuo a conoscerne molti, il mondo dell’architettura e del design conta molti italiani  qui a Barcellona. In molti casi sono anche gli amici che frequento più spesso.

 

 

 

D – Fai parte di qualche associazione italiana qui in Spagna?

 

R – Ho contatti con la Camera di Commercio Italiana a Barcellona, che lavora molto bene, organizza incontri di lavoro, fiere e presentazioni di aziende italiane qui a Barcellona e con l’Istituto Europeo di Design che ha la sede centrale a Milano, ma associazioni italiane vere e proprie no.

 

 

 

D – Secondo te, in questo momento di grande crisi economica, quale settore merceologico sta soffrendo maggiormente?

 

R – La richiesta di prodotti di design d’alta qualità non verrà mai meno. Forse le vendite potranno subire una flessione, ma il mercato difficilmente entrerà in crisi. Sono comunque ottimista; credo che ci sia per tutti la possibilità di riconquistare il terreno perduto; l’importante è far fronte alla crisi con campagne promozionali molto mirate e offrire prodotti con un buon rapporto qualità/prezzo. L’eccellenza continua a reinventare strategie e a combattere senza temere ostacoli.

 

 

 

D – Cosa ti ha dato Barcellona in questo anno?

 

R – La città ha un respiro internazionale, di grande metropoli, ma allo stesso tempo è molto vivibile. Ho conosciuto persone molto diverse tra loro e libere da tanti pregiudizi sociali che invece ci portiamo ancora dietro nella società italiana. Il lavoro viene affrontato con più rilassatezza e il fatto di essermi trovata, in questa crisi europea, proprio in questa città, più solare e economicamente “giovane”, mi ha fatto capire che la voglia e la disponibilità a rimettersi in gioco sono un buon modo per andare avanti. Sfruttare le proprie capacità e credere in se stessi al di là delle etichette del ruolo lavorativo. Essere creativi prima di tutto su se stessi, questo mi ha dato Barcellona…una bella lezione che non dimenticherò.

 

 

 

D – Quali sono le tue prospettive future?

 

R – La Spagna mi alletta per la qualità di vita che in Italia ho paura di non ritrovare. L’Italia é vicina e l’economia é ormai di formato europeo. E se lavorassi in Italia e vivessi in Spagna?

 

 

 

Mentre mi risponde mi rivolge lo sguardo, le si illuminano gli occhi, quella bellezza che tanto le manca dell’Italia, lei ce l’ha dentro. La sua è la bellezza della persona buona e semplice, colta e intelligente, vivace e creativa. Miriam è la bellezza dell’Italia e della Spagna messe insieme.

 

 

 

D – Quali suggerimenti può dare a un imprenditore che voglia affrontare ex novo il mercato spagnolo?

 

R – Prodotto innovativo e promessa di vendita coerente con la qualità offerta…per il resto direi che i partner fanno la vera differenza. Associarsi a punti vendita seri, riconosciuti sul mercato e con un’ ottima reputazione, aiuta a piazzare più facilmente e con maggior successo il proprio prodotto.

 

Attenzione dunque a come il prodotto verrà veicolato sul mercato; è essenziale che non vi sia un differenza sostanziale tra il valore e la “storia” del marchio venduto e la qualità percepita del punto vendita.

 

 

 

 

 

Grazie Miriam

 

Testo di  Marcella Bellocchio

 

 

 

Miriam Giordano: www.hopdesign.com

 

miri.giordano@gmail.com

 

Document Actions

Share |


Condividi

Lascia un commento