L’occhiale dei surfisti californiani è di Roé — Lombardi nel Mondo

L’occhiale dei surfisti californiani è di Roé

I fenomeni, nel mondo della moda, non nascono per caso. L’America ce lo insegna: ogni idea innovativa va sorretta da qualità, design, ma soprattutto un efficace progetto di marketing. Ecco perché il nuovo marchio di occhiali da sole Hype lanciato nei mesi scorsi dalla Moa Ottica di Roè Volciano si candida a diventare il fenomeno internazionale dell’estate 2013 nel complesso e variegato mondo degli accessori moda.

I numeri sono più che incoraggianti: dal lancio della nuova linea, nei 300 punti vendita italiani (a Brescia da Ottico Annibaletto e G&B negozio Flero) sono stati venduti 20mila paia d’occhiali. «Siamo stati spiazzati dalla risposta del pubblico – spiega Renato Merlo, titolare dell’azienda bresciana – il mercato dell’occhialeria sta attraversando un periodo molto difficile, ma Hype è riuscito a fare breccia. Il pubblico è trasversale, fatto di giovani, sportivi, i rapper, ma anche di esponenti dell’hip hop, le signore monegasche, il manager di una certa età».

La Moa Ottica è una piccola azienda di proprietà dei fratelli Renato e Corrado Merlo. La società venne fondata a Toscolano Maderno nel 1948, dal nonno Giuseppe Maffizzoli. La famiglia in quegli anni era proprietaria delle Cartiere di Toscolano. Venduta l’attività legata alla carta, Maffizzoli decise di investire nel commercio di occhiali di grandi marchi francesi. La svolta nel 1975 quando Silvana Maffizzoli e il marito Carlo Merlo aprirono il primo stabilimento produttivo, sempre a Toscolano. «Allora venivano prodotti occhiali da sole per i mercati tedesco e americano – spiega Renato Merlo -. Negli anni Ottanta i grandi produttori italiani decisero di delocalizzazione le produzioni in Cina. Noi abbiamo deciso di restare in Italia, scegliendo una strada ben precisa: quella della qualità, del servizio al cliente, dell’innovazione».

Oggi la Moa Ottica ha sede a Roè Volciano e produce principalmente conto terzi per marchi di prestigio internazionale come Balenciaga, Ermanno Scervino, Bottega Veneta, Marc Jacobs, Louis Vuitton, Yves Saint Laurent. «Tra i nostri clienti ci sono i più grandi marchi del settore – spiega Merlo – questo perché siamo in grado di realizzare prodotti molto complessi, i nostri impianti produttivi sono a cinque assi e consentono di realizzare lavorazioni particolarissime».

La società ha 42 dipendenti e due sedi: nel Bresciano si trova il laboratorio di prototipazione; mentre a Cavaso, in provincia di Treviso, vengono prodotti gli occhiali. Il fatturato nel 2012 è stato di 5,6 milioni di euro, ma gli obiettivi, dopo il lancio della nuova promettente linea, è riuscire a toccare i 9 milioni di euro. «Possiamo contare su una rete di 300 ottici qualificati – spiega Merlo -. In California i nostri occhiali sono venduti in 10 punti vendita, entro luglio saremo a New York, quindi Formentera e le Canarie».

Nell’occhialeria, come in molti settori manifatturieri maturi, non c’è quasi più nulla da inventare, Hype si presenta comunque come un prodotto per certi versi rivoluzionario per diverse ragioni. «I nostri occhiali sono prodotti rigorosamente in Italia, ma hanno un’anima californiana – spiega il titolare – . Durante i miei viaggi negli States ho conosciuto due famosi surfisti di Newport Beach, Bryce Marino e Tom Akly, con loro è nata una collaborazione che ha portato alla nascita delle nuove collezioni di montature. Abbiamo creato un prodotto dal messaggio sportivo e giovane, realizzato con polimeri di origine vegetale ricavati da cotone e legno».

Gusto italiano, stile sportivo e grande qualità per quanto riguarda le lenti a specchio: le Optyc by Carl Zeiss Vision.

«Si tratta di un prodotto “no frills”, senza fronzoli e spese accessorie che abbiamo deciso di vendere ad un prezzo “etico” di 109 euro». Anche la campagna pubblicitaria sembra azzeccata con la scelta di testimonial di eccezione: i sette nani.

fonte: giornale di brescia

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