Agricoltura, immigrazione, donne e Australia: Il Gruppo Mombelli. — Lombardi nel Mondo

Agricoltura, immigrazione, donne e Australia: Il Gruppo Mombelli.

Un Libro di Bruno Ravagnani, australiano (con radicidisangue italiane):”1942; Il Gruppo Mombelli, di Sole Donne, Guidato dalla Vecchia Pierina Mombelli… una Donna dal Coraggio e dall’Energia Esagerati.
Un Libro di Storia Australiana e di donne australiane con radicidisangueitaliane, scritto da Bruno Ravagnani dal titolo:
Un Australiano con Mantova nel Cuore” , Edizioni Mantovani nel Mondo2003

1942: IL GRUPPO MOMBELLI, DI SOLE DONNE, GUIDATO DALLA VECCHIA PIERINA MONBELLI UNA DONNA DAL CORAGGIO E DALL’ENERGIA ESAGERATI… SI VANTAVA DI AVER COLTIVATO TREMILA TONNELLATE DI CANNA DA ZUCCHERO...”

Scrive Diego Scarbolo (autore del presente articolo):
L’ing Sergio Scaglietti, Past-President della Sezione Australia dell’Associazione Lombardi Nel Mondo, mia guida preziosa nella conoscenza dell’Australia, mi ha fatto dono del libro del compianto Bruno Ravagnani edito grazie all’opera instancabile dell’attivissimo Presidente Daniele Marconcini che scrive: “…..l’opera di Ravagani e’ un vero e proprio affresco narrativo…” ineludibile testimonianza diretta, contributo prezioso alla conoscenza del ruolo degli immigrati italiani e soprattutto
delle donne immigrate italiane alla Storia dell’Australia.

La Storia dell’Australia, cosi come quella degli U.S.A., del Canada è… storia di immigrati! Per primi i cittadini della Gran Bretagna con radicidisangue scozzesi, nordirlandesi, gallesi, inglesi e poi dall’Irlanda… e in seguito tutti siamo ‘dentro’ la Storia di questo bellissimo -ma piccolissimo- Astro che gira nell’Universo.
Va detto del libro, subito, senza esitare, che le pagine dedicate alle “Tenaci Donne Italiane della Herbert River Valley” sono di uno splendore storico che non può rimanere un fatto isolato ad “un solo gruppo di donne” (pag.81 ultima riga), quale il “Gruppo Mombelli“. Nel libro mancano le fotografie che Ravagnani che da’ per acquisite alla storia del Queensland.
E’ uno squarcio di luce sulle Donne Australiane -con radicidisangue italiane– che mi auguro vada adeguatamente approfondito con tutti gli attrezzi, utili, convenienti ed opportuni a disposizione degli storici di professione di Archeologia Industriale, e non solo.

Emoziona leggere che, nel 1942, Gruppi di Donne (a seguito della carcerazione, a migliaia, dei loro uomini dovuta alla entrata in Guerra dell’Italia contro il Commonwealth) assicurarono la sopravvivenza della Industria dello Zucchero… ed il Gruppo Mombelli (guidato dalla “Vecchia Pierina Mombelli,  una donna dal coraggio e dall’energia esageratipag.82) “si vantava di aver coltivato -da sole- TreMila tonnellate di canna da zucchero in una sola stagione”  e, ancora, sempre sulle loro spalle femminili “…il compito enorme di posare i binari del treno e di gestire Mille Camion…
Tutto in presenza di macchine, attrezzature, utensili ed indumenti pensati e fabbricati per solo uomini…. ma, insomma: quali adattamenti hanno messo in opera quelle donne?
A quali conoscenze tecnico-organizzative hanno attinto o sono riuscite a rielaborare?
Come hanno accumulato
la conoscenza e come l’hanno adeguata per poterla riversarla, in modo cosi’ altamente produttivo, a “misura di donna“? …e proprio in quelle attività lavorative che sono ormai storicamente riconosciute cosi’ pesanti e cosi’ faticose, definite impossibili per le donne???
E, ancora, come riuscivano a gestire le famiglie, con figli piccoli e quali le differenze significative con la “gestione di tipo maschile” precedente?
Ancora mille altre domande.

Esistono scritti, lettere, diari, fotografie a cui attingere (oltre a quelli indicate dal Ravagnani), da analizzare, con gli occhi degli storici in adeguato dettaglio.
Infine, quali le differenze con altre esperienze femminili australiane di cosi alta efficienza ed efficacia sono paragonabili sullo scenario australiano e non: è forse da  definirsi “esperienza-unica” a livello mondo?
Le radicidisangue italiane ed in dettaglio regionali se e quanto hanno pesato in questa esperienza di donne australiane?

Il libro di Ravagnani è testimonianza storica australiana che va esplorato, in modo distinto ma non separato, in tutte le sue componenti sociali, politiche, economico-finanziarie, giuridiche, culturali e religiose perchè ci racconta della nascita, crescita e sviluppo di una storia globalizzata dello zucchero e nel mentre porta elementi di storicizzazione della globalizzazione dello zucchero.
Ravagnani ringrazia la Colonial Sugar Refinery per aver avuto la possibilità di consultare i loro archivi storici e l’amico Bob Shepherd, editore dell’Herbert River Express, per la consultazione dei suoi diari privati.
Ma non basta. Il lavoro del Ravagnani e’ un messaggio “gridato” per non dimenticare.
Non dimenticare che quei materiali vanno lavorati da storici di archeologia industriale, e non solo.
Quali forze passionali le facevano muovere come una “soladonna“?
Improvvisavano, o no? Gettavano il cuore oltre l’ostacolo, o no?
Hanno chiesto e voluto aiuto, o no?
E lo hanno ricevuto, o no?
Hanno saputo parlare e anche saputo tacere, o no?
Come sono state capaci a evitare e/o a rimuovere ostacoli, preguidizi e le avversità quotidiane, da sole, o no?

Personalmente mi pare che è la Storia dell’Australia (e soprattutto delle donne d’Australia) ma anche la Storia di questo mondo globalizzato (e soprattutto delle donne di questo mondo globalizzato) che chiede di “sapere”, con forza.

 

Di Diego Scarbolo

(Fonte www.ctg-longobardia.it 18/09/15)

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