Nardini propone i giornali con i plichi elettorali — Lombardi nel Mondo

Nardini propone i giornali con i plichi elettorali

Vezio Nardini, Presidente della Commissione Informazione del Comites San Paolo ed editore della rivista Oriundi ha indirizzato al Ministro per gli italiani nel mondo, Mirko Tremaglia, e al Direttore Generale della Dgiepm Adriano Benedetti, una proposta per informare gli elettori italiani all’estero.

“A giugno, gli italiani all’estero saranno chiamati, per la seconda volta, a dare il loro parere su materie oggetto di specifico Referendum. A noi, addetti alla stampa e all’informazione italiana all’estero, questa volta sarà più facile spiegare di cosa si tratta, molto più facile spiegare la fecondazione assistita che i conduttori elettromagnetici, vero?” Inizia così la lettera che Vezio Nardini, Presidente della Commissione Informazione del Comites San Paolo ed editore della rivista Oriundi ha indirizzato al Ministro per gli italiani nel mondo, Mirko Tremaglia, e al Direttore Generale della Dgiepm, Adriano Benedetti.

Questa volta sul banco degli imputati non c’è la disastrosa condizione dell’Aire, ma le difficoltà che gli organi di stampa italiana editi all’estero incontrano nel raggiungere la comunità dei connazionali soprattutto “in una circoscrizione consolare che dall’Atlantico sud si inoltra, attraverso l’interno del Brasile, fino all’Amazzonia, a circa 2,8 mila Km. di distanza da San Paolo a Rio Branco, in linea d’aria” situazione che lo stesso Nardini presentò al sottosegretario agli esteri, Giampaolo Bettamio in occasione della sua recente visita in Brasile.

“Oltre alle vecchie lagnanze, già molto discusse ed ancora non risolte, di quelli che non potranno votare, – scrive il direttore di Oriundi – sarà inevitabile il risentirci affermare che il governo italiano si fa vivo, presso gli italiani all’estero, solo in occasioni ufficiali come il voto. Poi, per altri tanti anni, silenzio totale, fino alla prossima elezione”.

Ma oltre alla denuncia Nardini fa una proposta. Volendo informare tutti gli italiani, anche chi vive più lontano dalle grandi città, serve uno sforzo in più delle testate, ma anche del Governo perché “se è vero che i mezzi di comunicazione degli emigrati hanno bisogno di appoggi perché non riescono a sopravvivere da soli” è anche vero che “il governo riconosce questa necessità di appoggio e ha già un elenco di pubblicazioni riconosciute, alle quali è concesso un appoggio finanziario, anche se piccolo”. Visto che “il governo ha già delle grandi spese postali per far arrivare ad ogni cittadino il plico elettorale per il voto del Referendum” perchè non si autorizzano i consolati “ad inserire, in ogni plico elettorale inviato agli elettori, una copia omaggio di una o più pubblicazioni locali, riconosciute dal governo italiano?”.

Con un’unica spesa, insomma, si potrebbe informare i cittadini, consegnare loro il plico elettorale e, allo stesso tempo, promuovere le testate italiane in Brasile che il governo stesso ritiene meritevoli e dunque finanziabili.

“In ogni modo, si darebbe al cittadino un segno di interessamento da parte delle autorità italiane”.

Certo, c’è anche da considerare che “molte testate sosterranno che non hanno risorse per stampare tante copie in più, ma toccherà a loro, – sostiene risoluto Nardini – magari con l’aiuto di organismi ufficiali come l’Istituti di Cultura, l’ICE, il Ministero degli Italiani all’Estero, le grande ditte multinazionali italiane (che normalmente ignorano la piccola stampa) ma anche dei loro sponsor normali, trovare risorse per affrontare l’opportunità unica di allargare la loro diffusione”.

“Sappiamo che il tempo è ridotto, ma crediamo che il risultato valga lo sforzo.

Auspichiamo – conclude Nardini – che i due ministeri interessati approvino immediatamente l’idea, dimostrando in tal modo che sanno valutare pure i fatti concreti, sfruttando l’opportunità che esiste, e non limitandosi alla retorica”. (aise)

 

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