Xingu – Un film che analizza un’importante pagina della storia del Brasile — Lombardi nel Mondo

Xingu – Un film che analizza un’importante pagina della storia del Brasile

Anni ’40. Tre giovani Fratelli decidono di vivere un’avventura. Orlando di 27 anni, Cláudio di 25 e Leonardo di 23, i Fratelli Villas Bôas, aderiscono alla spedizione Roncador-Xingu In breve i tre fratelli diventano capi spedizione, coninvolgendosi nella difesa dei popoli indigeni e delle loro differenze culturali, registrando tutto in un diario

Anni ’40. Tre giovani Fratelli decidono di vivere un’avventura. Orlando di 27 anni, Cláudio di 25 e Leonardo di 23, i Fratelli Villas Bôas, aderiscono alla spedizione Roncador-Xingu [indetta dal governo del Presidente Getulio Vargas con l’intento di esplorare e civilizzare il Brasile centrale allora sconosciuto] In breve i tre fratelli diventano capi spedizione, coninvolgendosi nella difesa dei popoli indigeni e delle loro differenze culturali, registrando tutto in un diario chiamato “La Marcia verso Ovest” […]

Attraverso un epopea di circa vent’anni, con l’inaugurazione di 19 piste d’atterraggio, il contatto non violento con 14 differenti tribù indigene e 200 crisi di malaria, i fratelli Villas Bôas, grazie alla loro determinazione ed alla capacità di contrattare con il potere ufficiale, garantiscono la fondazione del Parco Nazionale dello Xingu, che all’epoca, con la dimensione del Belgio, era la più vasta area protetta del mondo.

Raccontando la saga di questi fratelli, il film Xingu presenta la lotta per la creazione di questo parco e per la salvaguardia di intere tribù, azione che trasformò i fratelli Villas Bôas in eroi nazionali. […] fonte: xinguofilme.com.br

Diretto da Cao Hamburger, il film mette in evidenza appieno le capacità di tre attori affermati come João Miguel (Claudio Villas Boas), Felipe Camargo (Orlando Villas Boas), e Caio Blat (Leonardo Villas Boas), ma presenta altri attori indigeni quali Maiarim Kaiabi (Prepori), Awakari Tumã Kaiabi (Pionim), Adana Kambeba (Kaiulu)

Tapaié Waurá (Izaquiri) e Totomai Yawalapiti (Guerreiro Kalapalo). Sena dubbio una storia interessantissima e sempre attuale che mette in evidenza una tematica: quella dei rapporti con culture diverse e la presunzione della “missione civilizzatrice”. Assistendo a Xingu non si può che pensare anche al vecchio Mission, un classico che con toni molto più drammatici (era un’epoca molto diversa) analizzava il medesimo concetto. Facendo un parallelo, con le dovute distinzioni di ordine storico, i Villas Bôas pensavano, come sognarono i gesuiti dell’inizio della colonizzazione, che la salvaguardia delle popolazioni indigene fosse una priorità e che fosse necessario un’intervento per ridurre al minimo l’inevitabile devastazione del processo di occupazione europea prima e brasiliana poi delle vaste terre indigene.

L’ostinazione dei gesuiti venne punita con la loro espulsione dalle terre del Brasile in formazione, mentre l’eguale impegno dei fratelli Villas Bôas, che seppero adeguarsi alle più diverse situazioni politiche, diede un frutto tangibile: il Parco Nazionale dello Xingu, una grandissima riserva indigena che inizialmente amministrata dagli stessi fratelli è dal 1984 gestita direttamente dagli indios.

 

Fonte: xinguofilme.com.br

Traduzione e commento di Marco Stella, Rio de Janeiro

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