– Italiano residente a Rio de Janeiro-

Nato a Torino, André Urani, si considerava carioca per scelta. L’economista è morto a 51 anni [il 14 dicembre 2011] in seguito ad um cancro allo stomaco. Figlio di Franco Urani, che portò la Fiat in Brasile durante gli anni 70, Andrè Urani si innamorò della città d’adozione. In uno degli ultimi libri da lui organizzato “Rio, a Hora da Virada” [Rio, l’ora del cambiamento], pubblicato assieme ad un altro carioca d’adozione, l’economista Fabio Giambiagi, Urani ha cercato di stimolare il dibattito e tracciare possibili strategie attorno alla ripresa [economica e sociale] di Rio de Janeiro, che ospiterà il Campionato del Mondo [di calcio] e le Olimpiadi.

“Mi addolora profondamente la prematura scomparsa dell’economista André Urani, che, con grande conoscenza teorica e impegno nella ricerca applicata, ha messo grande passione e idee innovative a servizio dello sviluppo econômico e sociale de Paese”, ha affermato il presidente del BNDES [Banca per lo sviluppo sociale] Luciano Coutinho, in un messaggio inviato alla stampa.

Urani è stato fondatore e presidente dell’ Istituto di Studi Del Lavoro e Società (IETS) ed era consigliere della Transparência Brasil, della Rio Como Vamos e del Centro Studi di Integrazione e Sviluppo (CINDES).

L’economista è stato assessore comunale alle politiche per il lavoro presso il municipio di Rio de Janeiro (1997-2000), è stato professore all’istituto di Economia dell’Università Federale di Rio de Janeiro e ricercatore presso l’istituto di Ricerca di economia applicata (Ipea). Inoltre è stato membro del consiglio di imprese come la Natura[cosmetica], la Light [energia], il Banco Real [istituto di credito] e la TIM.

Fonte radioitaliana.com – Traduzione Marco Stella