Il faro più alto del Sudamerica progettato da un italiano — Lombardi nel Mondo

Il faro più alto del Sudamerica progettato da un italiano

Se Jorge Garrappa ci ha abituato a straordinarie avventure letterarie e ricerche sempre molto particolari, Jorge Luis, il figlio, è altrettanto temerario nello scovare notizie che sempre fanno onore agli italiani. In questo caso abbiamo la fortuna di averli entrambi, insieme nell’elaborazione di questo articolo

Il faro di Monte Hermoso compie 105 anni al servizio della sicurezza della navigazione nell’Atlantico Sud.

A parte questo, è indubbiamente una delle principali attrazioni turistiche per chi va in villeggiatura in questa città balneare, vicina a Bahia Blanca e distante 600 km circa dalla Capitale dello Stato.

Riceve ogni anno tra 20 e 30 mila visitatori e il 1° gennaio scorso, ha compiuto 105 anni.

 

 

 

Sono sette i membri della Marina Militare Argentina che svolgono i compiti odierni del faro, lavorando congiuntamente con l’ufficio turistico del Comune di Monte Hermoso.

Il faro più alto del litorale argentino è situato sulla costa meridionale della provincia di Buenos Aires, sette miglia a ovest dalla foce del fiumiciattolo Sauce Grande (Salice Grande).

Si tratta di una torre tubolare, con strisce orizzontali bianche e rosse. La sua altezza è di 67 metri, e per la sua altezza è il primo anche nell’America meridionale, tra i fari di struttura aperta.

È costituito da un cilindro centrale di ferro di 1,50 metri di diametro e 8 colonne fatte in ghisa. La scala, al suo interno, conta con ben 327 scalini a chiocciola, tutto in ferro.

Nel 2006 fu restaurato dal personale del Servizio Idrografico della Marina Militare Argentina.

Pochi sanno che, poco più di un secolo fa -il posto ora occupato dal faro Recalada. Gravi erano le difficoltà per il trasporto dei materiali, poiché era chiuso da catene di dune vive. Ecco perchè, i rifornimenti necessari alla costruzione, dovevano essere trasportati via mare.

La torre giunse in Argentina, dalla Francia, trasportata dalla compagnia Bernard Barbier e Turenne e imballata in un centinaio di scatole con le etichette su cui si poteva leggere chiaramente la destinazione: Monte Hermoso, Argentina.

Questa struttura era stata trasportata sul vapore Ushuaia. Anche a bordo, due chiatte per assistere allo scarico, impedito allora da una violenta tempesta. Ciò aveva fatto si che fosse stata trasferita ad un altro porto militare.

Appena un mese più tardi, insieme ad altri materiali, raggiunse finalmente la sua destinazione per iniziare la costruzione, che durerebbe quasi due anni. Il faro fu finalmente inaugurato il 1° gennaio 1906.

Il primo impianto luminoso del faro di 180 gradi, con una lampada incandescente a vapore d’olio, che emanava semplici lampi bianchi ogni cinque secondi. Nel 1928 fu applicato il sistema automatico di luce e nel 1976 sostituito con una lente rotante con metodo ottico, che ora è collegato all’illuminazione urbana da una lampada di 1000 Watt.

Il sistema è rotante e un giro completo richiede 27 secondi, in cui si generano tre lampi, visibili ad una distanza di 28 miglia marine, ossia 53 chilometri.

La storia dei fari in Argentina, riconosce una tappa importante nel 1881 quando l’allora Presidente italo – argentino, Julio Argentino Roca, crea la Commissione del Faro, con l’obiettivo di studiare la segnalazione marittima sulla vastissima costa atlantica del paese sudamericano.

Il 22 novembre 1881 era stata installata una lampada (12 miglia di raggio) sulla parte superiore della stazione balneare di Monte Hermoso, tra un colle situato su una duna nei pressi di Punta Alta. Unico segno per accedere a tutti e sei porti alla foce di Bahia Blanca.

Alimentando la mia teoria, sulla partecipazione degli italiani in ogni momento importante della storia universale, l’ingegnere italiano Luigi Luiggi, che aveva diretto i lavori della futura base della Marina Militare a Puerto Belgrano, progetta un nuovo faro di approdo nella baia, attenendosi all’incidente costiero di Punta Catanga, a 11 miglia dalla foce del fiume Sauce Grande.

La costruzione fu decisa in seguito dal Ministero della Marina – 1904- e la direzione è stata presa dal Maggiore Adolfo Connor, seguendo l’approccio sviluppato da Luiggi.

Bisogna ricordare che Luigi Luiggi nacque a Genova l’8 agosto del 1856 da Settimio e da Paola Rossi. Laureatosi in Ingegneria presso l’Università di Torino nel 1878, fu assunto al Genio Civile in qualità di Ingegnere. Fu membro della Commissione per il Canale di Suez, specializzandosi in progettazioni marittime, divenendo presto famoso per aver progettato e diretto, dal 1881, l’ampliamento del porto di Genova. Dopo aver partecipato alla Campagna d’Africa, nel 1882, diresse i lavori del porto di Livorno, iniziati nel 1892.

Dopo essersi trasferito in Argentina dove, il suo nome, è riportato accanto ai tanti nostri connazionali che hanno contribuito alla crescita del grande Paese Sudamericano.

A questo riguardo, pochi sanno che anche la principale base della Marina Militare Argentina “Puerto Belgrano”, è ancora oggi uno dei migliori e più perfetti moli dell’America Latina, fu interamente progettato e fatto costruire dall’Ingegnere Luiggi, nel 1896.

Cittadino onorario di Bahia Blanca, membro della sede di Buenos Aires della Società Dante Alighieri, Luiggi si guadagnò meritatamente che un paesino portasse il suo Nome meritò nel dipartimento di Realicò, nella cosiddetta “Pampa Umida”, oltre a numerose vie e piazze cittadine.

Ritornando al faro, i lavori erano stati affidati alla Barbier Bernard & Constructeurs Turenne Parigi, la stessa società che aveva costruito la Tour Eiffel a Parigi, tanto per capirci.

Il montaggio comunque fu incaricato all’italo – argentino Luigi Ortelli, meccanico della Marina Militare formatosi pure lui a Parigi. I lavori del cantiere cominciarono nel mese di aprile 1905 e finirono sei mesi dopo. La struttura era situata su un terreno privato appartenente alla tenuta “El Recreo Viejo”, che in seguito fu trasferito al governo nazionale.

La vista panoramica dall’alto è ideale per scattare fotografie e immagini uniche della città e le sue spiagge.      

            

 Jorge Garrappa Albani – Redazione Portale Lombardi nel Mondo–20/02/2011

jgarrappa@hotmail.com – jgarrappa@arnet.com.ar

 

Jorge Luis Garrappa – Giovane Corrispondente Portale Lombardi nel Mondo

jlg8383@hotmail.com

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