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Il Centro Lombardo di Rosario ha presentato un progetto per fornire ai cittadini lombardi bisognosi della Provincia di Santa Fe un’adeguata assistenza sanitaria.

Il progetto é stato presentato da Franco Tirelli Jr., rappresentante del Centro Lombardo di Rosario presso la Regione Lombardia, tramite Daniele Marconcini, presidente dell’Associazione Mantovani nel mondo, e può contare già sull’adesione della Camera di Commercio Italiana di Rosario, del Comune di  Rosario e del Governo della Provincia  di Santa Fe. È prevista poi anche la creazione di un gemellaggio con gli ospedali lombardi, gemellaggio mirato alla fornitura di materiale scientífico- ospedaliero.

L`Ospedale Italiano di Rosario è il più antico della provincia  di Santa Fe e il secondo  in  Argentina; sede della Facoltà di Medicina, tra le più prestigiose del Paese a livello privato, é il piú moderno stabilimento ospedaliero argentino sia nell’ambito della neonatologia sia per quanto riguarda i servizi alla terza età.

La Repubblica Argentina dalla fine del 2001 soffre una profonda crisi socioeconomica ed istituzionale che ha coinvolto gran parte della popolazione ed ha distrutto la classe media, mettendo in un virtuale stato d’emergenza anche i sistemi di previdenza sociale, sistemi in cui gli immigrati italiani e i loro discendenti si erano da tempo perfettamente integrati.

Per quanto riguarda la sanità, l’Argentina non possiede un sistema unico amministrato dallo Stato: i dipendenti, infatti, versano i loro contributi obbligatoriamente agli enti sindacali, invece gli autonomi lo fanno ad enti privati. Entrambe le classi di enti sono conosciute come “obras sociales”. Questo sistema, però, non tiene conto dei disoccupati e va inoltre ricordato che moltissimi lavoratori indipendenti non possono pagare una “obra social” privata; tali persone, letteralmente espulse dal sistema assistenziale-sanitario, finiscono per ingrandire la categoria di coloro che sono costretti a rivolgersi agli ospedali pubblici, smantellati e distrutti dalla crisi e dalle cattive amministrazioni.

É importante sottolineare che la rete di ospedali denominati  “Ospedali italiani” fa parte della rete di “obras sociales” private, che oggi anche tanti anziani Lombardi non possono pagare.

La proposta consiste quindi in un intervento dell’Assessorato alle Politiche Sociali per finanziare il pagamento di una quota di Euro 300 annuali all’Ospedale Italiano di Rosario, per 10 prestazioni assistenziali per 1000 lombardi della Regione di Santa Fe che ne abbiano bisogno. Intendiamo per persone in stato di necessità coloro che, anziani oltre i 65 anni di età, non percepiscano pensione italiana di nessun tipo, riscuotendo invece quella argentina, completamente insufficiente.

Il Centro Lombardo di Rosario si occuperà di trovare I 1000 lombardi nella regione di Santa Fe.  La durata del progetto è di un anno, rinnovabile per altri due anni, a seguito di verifica delle prestazioni fornite dall’Ospedale Italiano di Rosario e della disponibilità del Bilancio della Regione Lombardia.

Red. Andrea Tommasini

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