Padre Giovanni Antonio Grassi — Lombardi nel Mondo

Padre Giovanni Antonio Grassi

Durante il 19° secolo molti italiani approdarono alla Georgetown University di Washington. Tra di essi uno dei primi presidenti dell’università, padre Giovanni Antonio Grassi.

La Georgetown University di Washington, la più antica università cattolica americana,  fondata dal padre gesuita John Carroll nel 1789, continua ad essere retta dalla Compagnia di Gesù, e è tuttora una delle più importanti e avanzate degli Stati Uniti.

 Durante il 19° secolo molti italiani contribuirono alla crescita dell’ateneo,  tra di loro padre Giovanni Antonio Grassi e i ferraresi padre Giuseppe Finotti, eccelso bibliotecario e padre  Benedetto Sestini, valente astronomo e matematico.

Padre Giovanni Antonio Grassi nacque nel 1775 a Schilpario, Bergamo, allora parte della repubblica Veneta. Studiò a Colorno, Parma sotto la direzione di San Giuseppe Pignatelli, continuò il noviziato in Russia dove nel 1804 fu direttore del collegio dei nobili di Polotsk. Nel 1805 fu destinato alle missioni in Cina, ma fu bloccato in Portogallo dalla mancanza di credenziali da parte della Santa Sede e dal rifiuto portoghese di accettare missionari stranieri. Fu quindi trasferito a Stonyhurst in Gran Bretagna, dove continuò i suoi studi di matematica e astronomia, e dove rimase dalla fine del 1807 alla fine del 1810 quando fu nuovamente assegnato alla provincia del Maryland, Stati Uniti.

Successe come presidente della Georgetown università a padre Carroll in un periodo di grande precarietà con pochissimi studenti e con le pressioni esterne chiudere l’università e trasferirla a New York, che appariva come una sede migliore di Washington, allora non più che una città in costruzione. Grassi non si diede per vinto e nonostante le incertezze causate dallo scoppio della guerra del 1812 riuscì a mantenere aperta l’istituzione e a destreggiarsi tra le forze inglesi e quelle americane. La sua neutralità gli valse il rispetto della cittadinanza, soprattutto quando si rifiutò di trasformare l’università in un centro di riunioni per il Congresso dopo che gli inglesi avevano bruciato il Campidoglio. Padre Grassi riformò  Georgetown secondo il Ratio Studiorum della Compagnia, dotandola di un curriculum preciso, di una attenta organizzazione interna tra studenti e professori, di una importante biblioteca e di un efficiente gabinetto scientifico. L’università cominciò a essere frequentata da non-cattolici e nel 1815 ottenne l’autorizzazione a conferire diplomi dal presidente Madison, il medesimo giorno in cui il Senato ratificò il trattato che poneva fine alla guerra tra Stati Uniti e Gran Bretagna. Nello stesso anno ottenne la cittadinanza americana.

Nel luglio del 1817 padre Grassi fu inviato dall’arcivescovo Leonard Neale di Baltimora a Roma per risolvere delle faccende amministrative ma ebbe dei problemi di salute che lo costrinsero a rimanere in Italia per sempre. L’anno successivo pubblicò “Notizie Varie” in cui descrive Georgetown e gli avvenimenti che caratterizzarono la sua presidenza. Divenne quindi confessore del re di Sardegna, Carlo Felice di Savoia e della regina Maria Cristina di Borbone-Napoli e quindi  rettore del collegio dei nobili di Torino dal 1821-1831. Dal 1838 in poi fu archivista della casa generalizia a Roma, rettore del collegio di Propaganda Fide e Assistente d’Italia.

Morì a Roma, poco dopo la dispersione dell’Ordine, il 12 dicembre 1849.

 

Ernesto R Milani

Ernesto.milani at gmail.com

28 dicembre 2010

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